Qualche giorno fa un mio amico su FB ha segnalato il blog Parole Santels. Sulla fiducia, basandomi sul nome del blog, anch'io ho premuto il tasto “Mi piace”. Solo dopo sono andato a dare un'occhiata...
Ci sono rimasto malissimo: dal look accattivante della pagina iniziale ho immediatamente capito che quel blog era più carino del mio!
Irritato ho subito richiuso la pagina web, senza leggere niente, e con la tentazione di toglierlo immediatamente dalla lista dei “Mi piace”...
Dopo qualche giorno ho preso coraggio e l'ho “studiato” per bene: ecco il risultato delle mie riflessioni.
Come detto la struttura dell'homepage è semplice ma carina e, soprattutto, funzionale.
Sotto il titolo del blog ci sono quattro links: un link all'homepage, uno al profilo dell'autrice (spiritosamente intitolato con “Non pubblico il mio profilo, ho il nasone”), uno a una miriade di link e l'ultimo a un altro suo blog (o comunque a un sito dove scrive: non ho controllato...).
Di seguito i tre post più recenti: ogni post ha la data, poi il titolo in rosa, il testo vero e proprio, tre suggerimenti ad altri post del blog che “potrebbero interessarti” e infine una corposa lista di etichette.
Sulla colonna di destra c'è una rapida introduzione al blog: un paragrafetto molto simpatico che dà subito un assaggio di una peculiarità dello stile dell'autrice: il linguaggio infarcito di neologismi. L'ottimo per farmi sentire vecchio e superato. Per la precisione si accenna a “rotoballe” e “gonzismi”: non so cosa siano ma devo ammettere che suonano bene.
Subito sotto c'è il “Search” di google e, appena visto, mi sono compiaciuto di averlo pure io!
Di seguito c'è il widget per FB: anche io ho qualcosa di simile ma questo è più bellino...
Poi c'è la lista dei sostenitori: 14 volte più numerosi dei miei. Una fitta al fegato...
Interessante è poi la lista delle categorie che permette, prevedibilmente, di accedere direttamente ai post su uno specifico argomento.
Le categorie selezionabili sono: Moda , Style Flash, Fotogrammi rubati, Collage, Gonzismi, Wishlist, “Giovani, Carini, Occupati”, Movie, Photography, “Junk Stuff”, Illustrazioni, Unfreeze-Lab e Vintage.
Ho guardato “Moda”. Per quel che mi riguarda i post potrebbero essere scritti da un alieno. Anzi no. I post sono scritti bene: veloci ed efficaci. È il contenuto, la moda appunto, che non riesco assolutamente a giudicare. Evidentemente io sono l'antitesi della moda: la sua antimateria. Se entro in contatto con la moda ci annichiliamo a vicenda esplodendo in un vortice di energia.
Comunque il primo post che ho letto (primo in assoluto) mi ha molto colpito. È un po' più sostanzioso della media e racconta l'esperienza dell'autrice alle prese con un paio di zoccoli svedesi: entra per curiosità nel negozio, vede gli zoccoletti carini, cerca di convincersi che siano scomodi, li prova e si trova benissimo, pone domande inutili alla commessa con la speranza di convincersi a rimandare l'acquisto ma, alla fine, cede alla tentazione e li compra. Insomma un'esperienza di vita quotidiana che sarà capitata a tutti, anche a me (beh, non con gli zoccoletti svedesi ma magari con un libro o un DVD...).
Questa quotidianità coinvolge il lettore e l'incuriosisce a terminare la lettura. Va da sé che lo stile è veloce e brillante.
Anche qui abbondano neologismi e anglicismi: “mass market”, “caccaeemme” (gioco di parole su H&M), “vesciche fest” e simili.
Però emerge un altro aspetto dello stile dell'autrice: c'è una certa liricità in alcuni paragrafi. La cosa strana, ed è qui che viene fuori la sua bravura, è che queste immagini più poetiche non fanno a botte con i neologismi e il linguaggio gergale. Riescono a fondersi insieme ottenendo un risultato frizzante, piacevole ma anche immediato. Ah, il post di cui parlo è questo.
In genere gli altri post hanno un testo molto più breve (comunque divertente) e sono pieni di foto (di moda).
Poi ho guardato la categoria “Style Flash” e...
... non ho capito la differenza con la “Moda”!
Sono sicuro che c'è: intuisco chiaramente che l'autrice sa quel che dice! Solo che le mie conoscenze nel campo sono troppo limitate. Il mio vocabolario per la moda è limitato a vocaboli del tipo “scarpe”, “camicia”, “pantaloni”, “gonna” etc... Quando leggo di “finto vintage” o “finto grunge” non ho idea di cosa si stia parlando...
Inoltre annoto: molte foto e testo agile di contorno.
“Fotogrammi rubati” sono post basati su fotogrammi di film legati da un filo conduttore. Testo minimale. Non ne capisco lo scopo ma è piacevole guardare le immagini.
“Collage”. Collage di immagini variamente assortite e variamente evocative. Come per “Fotogrammi rubati” non ne capisco la logica. Comunque, tanto per la cronaca, scopro che “Miu”, citata qua e là in vari post, è Miuccia Prada.
Ecco, volevo arrivare a questa categoria, “Gonzismi”, per capire che roba è...
Cioè un gonzo è una persona ingenua e non troppo sveglia quindi un “gonzismo” è... dovrebbe essere... una... bo...
Provo a interpretare dopo aver sfogliato i post: argomenti vari, disavventure quotidiane, perplessità irrisolte, non so: “incongruenze” della vita o esagero io?
Ah! vi ricordate il MIO post KGB le Origini: prudente...?? Ho riconosciuto lo scheletro del gigante alto “un metro” dei miei ricordi d'infanzia! Il museo era la Specola: vedi foto in questo post...
Quest'altro post poi lo devo segnalare perché troppo divertente!
Vabbè, qui smetto di spulciare categoria per categoria e traggo qualche conclusione.
Innanzi tutto si tratta di un blog fatto per piacere: già il fatto che abbia la sua pagina su FB fa capire che l'autrice vuole far conoscere i suoi post a un pubblico il più vasto possibile.
Lo stile poi, come già detto e ridetto, è agile e veloce: al massimo pochi paragrafi che si bevono come acqua, tutti di un fiato. Chiaramente si vuol venire incontro ai lettori che hanno poco tempo e poca pazienza per leggere qualcosa di più impegnativo. L'argomento principale del blog è la moda con contorno di grafica, foto e film.
Immagini e colori la fanno da padrona e rendono piacevole la lettura anche a chi, come me, di moda non ci capisce niente...
Frivolezza colorata che vortica rapida: probabilmente lo stile più adatto per parlare di moda...
Al contrario io nei miei post mi dilungo, cerco di trasmettere (in genere!) un messaggio e per esporlo mi prendo tutto il tempo che mi pare necessario. A volte io per primo sono consapevole dello zero interesse che susciterò nei miei lettori. Inoltre anche gli argomenti di cui parlo sono molto più eterogenei. Forse sono pure troppo dispersivo. È che non mi interessa tanto il dettaglio quanto lo scopo: magari per questo che non mi ci intendo con la moda...
Insomma un blog agli antipodi del mio a tutti vivamente sconsigliato ma che io masochisticamente continuerò a leggere perché mi piace...
Il post sentenza
57 minuti fa
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