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mercoledì 25 maggio 2011

Antipatico a primo ascolto

Io mi sono antipatico.
Anzi, io mi SAREI antipatico se sentissi la mia voce come gli altri. Intendo proprio il suono, la tonalità, la frequenza: insomma la voce come fenomeno fisico indipendentemente da quello che dico.

In effetti questo è un fenomeno comune a molti: quando sentiamo la nostra voce da una registrazione ci appare molto diversa dal “normale”. La registrazione infatti cattura la voce così come si propaga nell'aria mentre il nostro orecchio la sente di una tonalità più bassa perché percepisce anche il rimbombo della cassa toracica e altre vibrazioni che all'esterno non arrivano.

Di questo ne sono consapevole solo che la mia voce è proprio brutta: supernasale, a metà fra il miagolio di un gatto e una porta che cigola.
Se sentissi parlare una persona con una voce simile alla mia mi starebbe subito antipatica. In effetti è lodevole come alcuni amici riescano a sopportarla.
Anche le mie battute, che nelle intenzioni sarebbero gentili e innocue, a causa della mia voce devono apparire acide e graffianti.

Tanti anni fa mi presentai al mio nuovo medico di famiglia per un controllo (*1): appena mi sentì parlare mi chiese “Se parli a lungo ti stanchi?” e io “Sì, se parlo per più di 10 minuti inizia a farmi male la gola...” e lui “Si perché hai [[qualcosa-che-non-ricordo]] alle corde vocali.”. Poi gli spiegai il motivo per cui ero andato da lui e non ritornammo più sull'argomento. Dopo pochi mesi mi trasferii a Pisa e dovetti cambiare medico.
In pratica è come se avessi le corde vocali accordate male: troppo tirate. La voce è troppo acuta e se parlo a lungo iniziano a farmi male (*2).

Per aggiungere la beffa al danno ho anche una teoria: secondo me (ma forse ho letto anche qualcosa al riguardo qua e là...) le donne devono essere inconsciamente molto suscettibili al mio odioso pigolio che io chiamo voce. Questo aiuterebbe a comprendere il mio altrimenti inspiegabile (*3) insuccesso con le donne.

Quando sono in compagnia tendo quindi a non parlare a causa della mia brutta voce?
A dire il vero no: tendo a non parlare solamente perché di solito non mi pare di avere niente di interessante da dire. Magari, se mi ricordassi di quanto è brutta la mia voce, mi farei ulteriormente condizionare ma, in realtà, non me ne ricordo e quindi non mi crea problemi!

Nota (*1): In realtà controlli non ne faccio quindi ci andai per una ragione ben specifica che però non ricordo...
Nota (*2): In realtà, dato il mio carattere, quello di non poter parlare troppo a lungo non è mai stato un problema!
Nota (*3): ...oltre ai 172cm di storreggiante altezza...

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