Oggi, mentre attraversavo il salotto, mi sono sorbito quella decina di secondi di SkyPD24 che ogni tanto mio malgrado mi toccano.
Oggi c’era un (credo) giornalista che a una platea di studenti ricordava le follie e ingiustizie della pandemia quando dei ragazzini, da un giorno all’altro, solo perché non vaccinati, non avevano più potuto prendere parte alle manifestazioni sportive o anche solo andare in palestra, piscina o giocare a calcio.
Ho pensato: “strano che su SkyPD24 riconoscano così apertamente gli errori della gestione pandemica: evidentemente qualcosa sta cambiando”. Così ho ascoltato per altri 4-5 secondi scoprendo perché il relatore parlava al passato remoto: non si riferiva alle discriminazioni verso i non vaccinati ma alle leggi razziali del 1938!
Contemporaneamente il giornalista ha spiegato che non bisogna mai abbassare la guardia, che bisogna imparare dal passato per non ripeterne gli errori, che la conoscenza è l’antidoto più sicuro per evitare gli orrori. Sfortunatamente però ancora oggi ci sono degli “imbecilli” che inneggiano al fascismo o al nazismo.
E su questo punto anch’io mi sono trovato d’accordo col relatore: inaspettatamente molte persone sembrano subire ancora oggi subire il fascino perverso del nazismo.
Poi però il giornalista ha precisato che si riferiva ai tifosi che allo stadio cantano cori contro gli ebrei: io invece avevo in mente lo stato ucraino…
Proprio nei giorni scorsi il comico che è anche il presidente dell’Ucraina è stato in visita in Italia.
Per esempio, scegliendo il primo articolo suggerito da Google, ho trovato questo articolo: Mattarella incontra Zelensky “La pace non deve essere una resa” dal CorrierePL.it
Osservatene la foto con Mattarella e Zelensky che si stringono la mano. Il presidente ucraino ha rinunciato alla sua maglietta verde d’ordinanza optando per un più sobrio maglione scuro.
Ecco: guardate i simboli sul petto e sulla spalla del maglione. Li avete visti bene?
Sapete cosa simboleggiano? No?
Leggete qui: Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini la cui ideologia, secondo la stessa pagina di Wikipedia, è un misto di fascismo, collaborazionismo nazista, antisemitismo, sentimento anti-polacco, nazionalismo ucraino, razzismo e anticomunismo e la sua “collocazione” è genericamente di “estrema destra”.
Poi, certo, magari è il solito “caso” sfortunato. E poi indossare fieramente, gonfiando il petto, un tale simbolo non significa automaticamente condividerne l’ideologia a esso associata: è semplicemente seguire la moda. Probabilmente Zelensky ha solo indossato la prima roba che la moglie gli aveva messo in valigia...
Ma del resto l’informazione di SkyPD24 è questa: le recrudescenze fasciste vanno sì combattute ma solo allo stadio, a quelle vere invece bisogna mandargli aiuti economici e militari. “Perché bisogna imparare dal passato per non ripeterne gli errori” suppongo….
Conclusione: a volte si vede la pagliuzza allo stadio ma non la trave, e bella grossa, a qualche Stato di distanza a est dell’Italia…
martedì 16 maggio 2023
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Vapore Sodo
RispondiEliminaSebbene abbia sentimento e formazione eco-anarcoide, non posso non essere condizionato da ambiente ed epoca che vivo.
Quindi la demonizzazione di fascismo e nazismo mi ha portato, naturalmente, a volerne sapere un po' di più. Non è possibile che siano satana, il Male, sono non-spiegazioni
In questa ricerca sono sempre incappato in clamorosi ribaltamenti che hanno demolito la narrazione imperante, l'unica che hanno tentato di somministrarmi per lustri. Ho in mente anche sicuri fatti di cui venni a conoscenza: gli eccidi delle brigate garibaldi, Katyn, la Campucea, etc. .
Insomma, più ho cercato sui fascionazi, più ho scoperto nefandezze sul comunismo.
Anche una metrica dei disastri e tragedie ha visto ampiamente vincitore il secondo.
Razionalmente, quindi, sono arrivato alla conclusione che i fascionazi sono stati, il male minore.
Non so se sia simpatia: certamente se avessi dovuto scegliere di vivere nella Germania di Adolfo o in quella di Giuseppe, avrei senza dubbio scelto la prima.
Io mi trovo anche in imbarazzo a scrivere queste cose ma ricerca e pensiero razionale sono implacabili su questo.
Esiste un piccolo lato antagonistico anche in me, con qualche tendenza al contrario di ciò che mi viene somministrato.
Peraltro un errore in cui cadiamo tutti, me compreso, è quello di adocchiare come cause le ideologie mentre ciò che era forte e condiviso erano i metodi di industrializzazione sociale dell'epoca.
Peraltro ora decisamente più in voga nei nipoti di quelli del treno della vergogna, come abbiamo visto con la tessera verde o gli spostamenti di popoli contro le loro volontà.
Anch’io sarei in imbarazzo dovendo scegliere dove vivere: credo che le mie chance di sopravvivenza sarebbero state basse in entrambi gli ambienti.
EliminaA parte gli scherzi io credo vi sia un’importante distinzione da fare fra dittatura nazista e comunista andando oltre il conteggio delle milionate di morti che hanno provocato.
Nel nazismo vi era un male di fondo: l’ideologia della superiorità di una razza e dell’inferiorità di altre. Il nazismo per la sua stessa natura era destinato al male.
Il comunismo nasce invece su un’idea di giustizia e uguaglianza: siamo d’accordo che poi, per enne ragioni, sia degenerato in una dittatura altrettanto spietata e che, forse, il comunismo così come lo intendeva Marx sia un’utopia irrealizzabile, ma di per sé il comunismo, a differenza del nazismo, non nasceva “bacato”.
Che poi nella nostra provinciale italietta per decenni parte della popolazione abbia osannato l’URSS e il comunismo, al di là di tutto ciò che avveniva, è un altro discorso ancora. Qui entrano in gioco fattori psicologici, convenienza politica e ipocrisia.
PS: ma com’è capitato su questo pezzo? :-) Neppure me lo ricordavo di averlo scritto! divertente però...
Il vostro diario è molto interessante: ora ho qualche tempo in più per leggerne alcune pagine.
EliminaCome ecologista e razionalista sono vicino ad una cultura delle differenze e ostile ad una delle uguaglianze.
Uno dei fatti che ribaltarono le mie credenze fu la lettura di "Genealogia della morale".
Qui non divergiamo: il fatto che la lince mangi la lepre non rende la prima malvagia.
Nietzsche diceva che questa morale è sbagliata. Buffo che poi sia continuata con Walt Disney fino alle degenerazioni vegan-animalistiche attuali, quanto di più antiecologico e antropocentrico esista.
Come ecologista ho trovato un punto di appiglio saldo, razionale in quel lavoro di Nietzsche per resistere alla demonizzazione.
Gli eventi degli alleati in Europa hanno confermato che nel "Male" che essi imputavano ai fascionazi furono superiori tanto da vincere il conflitto è invaderne a tutt'oggi i paesi.
In altre parole un arzigogolata superstizione / superfetazione smentita dai fatti.
Sono d’accordo con la prima parte del vostro commento. Proprio qualche sera fa ho visto l’ultimo film della serie Jurassic ParK appena arrivato su Primevideo. Dovrei scriverci un corto per quanto era pessimo, comunque nel finale vi ho percepito quella sorta di morale disneyana a cui mi pare alluda lei. La morale del film è che le specie attuali e quelle riportate in vita devono imparare a vivere insieme: si vedono così scene di pterodattili e oche che si alzano insieme in volo; elefanti mischiati a pascolare con triceratopi; mostri marini a mollo insieme a orche e forse un altro paio di scene di questo tenore.
EliminaCioè animali antropomorfizzati per “capire” che devono convivere pacificamente insieme: che è un andare contro natura dato che ogni specie animale cerca di spremere il massimo dal proprio ambiente e i nuovi animali sarebbero concorrenti per le stesse risorse…
Totalmente assurdo: un finale ridicolo per un film pessimo…
> Gli eventi degli alleati in Europa hanno confermato che nel "Male" che essi imputavano ai
> fascionazi furono superiori tanto da vincere il conflitto è invaderne a tutt'oggi i paesi.
Qui invece non sono d’accordo (o magari ho capito male il suo pensiero).
Soprattutto nel nazismo io vi vedo un male intrinseco che si manifesta nel considerare una “razza” umana superiore e le altre più o meno inferiori. Da qui nascono i genocidi.
Gli alleati, pur con tutti i loro difetti e ipocrisie, non avevano questo vizio morale.
Vinsero la guerra non perché moralmente più cattivi ma perché economicamente più forti e demograficamente più numerosi.