Di tutti gli intellettuali (più o meno!) che mi capita di leggere in Rete ce n’è solo un paio che hanno un loro pensiero originale e profondo.
Il primo era il Bagnai: "era" perché da quando ha giurato fedeltà alla Lega il suo pensiero da economista è divenuto subordinato a quello da politico. Comunque ha l’indubbio merito di avermi fatto comprendere tanti concetti di economia fra cui l’assoluta follia di una moneta unica che fa solo gli interessi di pochi…
L’altro è Zhok che, anche rispetto al “vecchio” Bagnai, ha il merito di spaziare su più argomenti mantenendo una prospettiva filosofica che apprezzo molto. Sfortunatamente, più o meno dalla scorsa estate, Zhok sta dedicando il grosso dei propri sforzi alla politica (*1) e questo, suppongo, gli ha tolto tempo per la scrittura dei suoi articoli che così tanto mi piacevano.
Comunque ogni tanto pubblica ancora qualcosa: è di pochi giorni fa un suo articolo su Telegram intitolato Young global leaders.
Ma, per chiarire il motivo del mio interesse per il suo pezzo, devo fare la seguente lunga introduzione...
Nei giorni (settimane? mesi?) scorsi, sono abbastanza sicuro di aver accennato (*2) a un concetto di cui ormai sono da tempo convinto. Ovvero che nelle democrazie occidentali anche i massimi capi di stato sembrano essere progettati e prodotti a tavolino. Hanno infatti la caratteristica di essere giovani, spesso di bell’aspetto, hanno il favore dei media che ne esaltano ogni loro frase ma poi si rivelano essere tutt’altro che capaci piegandosi, al di là della logica, a interessi che non sono quelli dei cittadini e delle nazioni che dovrebbero rappresentare.
In queste somiglianze sia superficiali, ma poi anche di comportamento, io vi avevo individuato uno schema: non poteva essere solo caso…
Trovato! Il mio accenno era in un commento del 22 febbraio a Il discorso di Putin. ne riporto qui la parte significativa:
«[...]Aggiungici poi che i nostri politici (non solo in Italia ma in tutto l'occidente) sono sempre più spesso dei "prodotti" che devono essere venduti agli elettori: ecco quindi il proliferare di capi di stato giovani, telegenici e dall'ottima parlantina che però, sfortunatamente, il più delle volte sono impreparati. [<*>] Perché se sei un prodotto creato appositamente per attirare il voto degli elettori vuol dire che c'è qualcuno che ti produce. E chi ti ha prodotto ti controlla anche...»
Più o meno in [<*>] mi ero “mangiato” un passaggio logico. Ovvero che poi questi politici non fanno l’interesse della popolazione/paese ma quello di “altri”.
Pochi giorni fa UnUomo.InCammino aveva scritto un pezzo fortemente polemico contro la Schlein: Apoteosi liquida.
Come sapete io seguo pochissimo la politica italiana e, coerentemente, ancora meno le vicende interne dei nostri partiti: la mia logica è che le attuali forza politiche sono tutte sistemiche ovvero sostanzialmente intercambiabili con differenze piccolissime o nulle per quanto riguarda le scelte politiche che contano.
La possibilità che una figura con idee nuove e le capacità per rinnovare un partito da zero o comunque raggiungere obiettivi drasticamente innovativi riuscisse a prendere il potere in un partito fortemente sistemico come il PD l’esplorai diversi anni fa quando Renzi si candidò alle primarie del PD venendo però sconfitto da Bersani (o era Letta?): v. Programma Renzi 220 e/o Riflessioni primarie e/o Intervista in famiglia. In realtà in questi tre pezzi il mio “beneficio del dubbio” dato a Renzi non è totalmente esplicito. Ricordavo di aver scritto un paragone con Gorbachov ma probabilmente l’ho marcato male o è successivo di qualche anno…
Comunque, incuriosito su questa Schlein, ho cercato notizie sul suo programma dato che esso mi sembrava il punto logico di partenza per iniziare giudicarla. Al riguardo mi ha fatto molto comodo il pezzo Programma di Elly Schlein da Il blog di Gus.
Letto il quale ho commentato a UnUomo.InCammino:
«Io ho dato un’occhiata alla sintesi del suo programma fatta dal “blog di Gus” e, almeno a parole, su lavoro e sanità mi sembra apprezzabile; male su guerra in Ucraina; nessuna info su gestione pandemia, rapporti/riforma UE ed euro; solite chiacchiere su tutto il resto.
[...]»
La premessa che, probabilmente erroneamente, davo per scontata è che quello che si scrive sul programma vale poco o nulla.
La mia conclusione, di nuovo data per scontata, era che anche questa Schlein non fosse niente di sostanzialmente nuovo: ritengo la sua sessualità una nota di colore irrilevante e sostanzialmente innocua (*3).
Questa noiosa premessa per riallacciarmi all’articolo di Zhok che ho citato all’inizio del pezzo.
Scrive infatti Zhok: «Ieri menzionavo a proposito di Elly Schlein la categoria schwabiana dei Young Global Leaders. Purtroppo siccome molti ancora si informano sul Corriere o da Mentana anche di fronte alla semplice menzione di questa nozione c'è chi ha evocato il complottismo.
"Figurati se esiste qualcosa che accomuna tutti questi brillanti "giovani leader globali" in giro per il mondo (Justin Trudeau, Jacinda Ardern, Emmanuel Macron, Maia Sandu, Sanna Marin, Kaya Kallas, ecc. ecc.)?"
"Figurati se hanno un'agenda comune."
"Figurati se godono di supporti internazionali comuni."
Ora, che abbiano un'agenda comune è semplicemente un dato di fatto, se ci si prende la briga di andare a vedere le rispettive agende, sempre perfettamente allineate con la catena di comando americana, dalle strategie pandemiche alla guerra russo-ucraina.
Che siano soggetti che abbiano goduto e godano del sostegno esplicito, morale e materiale del World Economic Forum è noto e accertabile. (Per chi è forte di stomaco inserisco sotto il link autopromozionale del Forum of Young Global Leaders promosso dal World Economic Forum).
[...]»
Molti dei nomi citati da Zhok li ho riportati anch’io in un qualche mio vecchio pezzo che non ho voglia di cercare (mi pare di questa estate).
Io insomma avevo individuato lo schema ma Zhok mi ha indicato il “mandante” ovvero il “produttore” nella mia precedente metafora. Tutto torna e ha senso…
L’unico dubbio che per un attimo ho auto è che l’aspetto della Schlein non è altrettanto accattivante come quello di altre donne (e uomini) promosse dal WEF (a me piace Sanna!) ma poi ho concluso che anche Schwab deve accontentarsi del materiale che trova e, probabilmente, l’orientamento sessuale della Schlein è più o meno spendibile elettoralmente come una figura attraente.
Zhok prosegue poi con una interessantissima riflessione sulla doppia tolleranza di questi “giovani statisti”: ampia per alcuni, nessuna per altri.
Ma questa riflessione esula dall’argomento del mio pezzo: chi è interessato dovrebbe leggere direttamente l’articolo di Zhok!
Conclusione: devo decidermi a studiare seriamente WEF, Bilderberg e simili per aggiornare la mia teoria. Rispetto a pochi anni fa è ormai evidente che le forze che influenzano la politica mondiale occidentale sono organizzate e coordinate insieme. La gestione della pandemia e la guerra in Ucraina mi hanno dimostrato che l’apparente schema di influenza sul potere politico non è frutto di spinte indipendenti dei diversi poteri economici (teoria degli automi cellulari) ma espressione di una precisa volontà (ottusa, scellerata e immorale).
Nota (*1): molto idealisticamente si sta impegnando in un partitino senza prospettive chiamato “Democrazia sovrana e popolare” e sta raccogliendo le firme per candidarsi come presidente della regione Friuli e Venezia Giulia.
Nota (*2): ah! probabilmente l’ho fatto non in un mio pezzo ma in risposta a un commento di UnUomo.InCammino. Dopo lo cerco…
Nota (*3): proprio essendo dichiaratamente omosessuale, se arrivasse al governo, non potrebbe politicamente permettersi di fare leggi significative sul tema perché sarebbe subito accusata, non solo dalle opposizioni ma anche dall’interno del suo partito, di farsi le leggi “per sé”.
Tassi alcolemici
3 ore fa
C'è un problema di scala nelle comunità umane: la loro dimensione.
RispondiEliminaEtologia, politica, economia perfino alimentazione, identità, lingua, tutto viene tritato e omologato dalla sovradimensione.
Alcuni gruppi di potere (le castalie nel lessico di Hesse) cavalcano questa sovradimensione a proprio favore. La questione assai più subdola è la manipolazione collettiva per la quale essi (due elementi noti, di questi salvatori del mondo sono Schwab e Attali, esiste una pletora di queste robacce, ad esempio la OSF Soresina, En Marche in Francia, etc.) ti convincono instillandoti due credenze: essi agiscono per il bene tuo e quello comune, tu puoi esercitare il tuo potere col voto.
La manipolazione è fenomenale e so basa su finestrate di Overton martellare per lustri: con un po' di buona propaganda ripetuta il tempo giusto possono far credere, alle mandrie umane, qualsiasi assurdità e perversione: psicosi sul virus Corona, russofobia, la roba gender sono solo tre recenti casi.
Sradicamento (liquidità territoriale) e artificializzazione (urbanismo) aiutano nella ingegnerizzazione delle masse umane: una forma più attraente di oppio rispetto alle religioni moderne (comunismo) e quelle precedenti (monoteismi).
In questo caso Elly Schlein è l'esempio perfetto: il prodotto del sistema per "risolvere" i problemi prodotti dal sistema.
È sufficiente osservare anche il voltagabbana della signora Meloni su varie questioni per capire come "il sistema" attua ogni strategia per proteggere se stesso.
La scala del sistema è tale che da tempo è fuori controllo: nessuna comunità umana è più in grado di determinarsi: decisioni importanti sono tutte prese da queste castalie autoreferenziali.
C'è un limite...
C'è un limite: la legge di Tainter (riformulazione in ecologia del mito babeliano, sistanzialmente): la complessità dei sistemi diventa talmente costosa, grave, che essi collassano.
RispondiEliminaSebbene ciò sia avvenuto molte volte in passato (ultimo caso macroscopico il collasso dell'URSS) ora le condizioni ecologiche del pianeta sono talmente gravi, le interdipendenze tra le comunità umane indistricabili, la sovrappopolazione così folle, che il collasso potrebbe essere particolarmente cruento ed esteso.
La cosa buffa è che tutto sta lavorando e cooperano alacremente per aumentare più velocemente tutti i fattori di rischio e tutti i problemi, nello ultramercantile (http://unuomoincammino.blogspot.com/2014/09/ultramercantile.html)
Homo Stupidus Stupidus osservò Giovanni Sartori.
Grazie per tutto il materiale che mi hai dato su cui riflettere!
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