E la musica? E i sogni?
A inizio luglio avevo infatti pubblicato il pezzo Sonno, sogno e musica dove, con grande entusiasmo, spiegavo come la musica della radio, sintonizzata sul canale di musica classica, mi avesse fatto dormire benissimo e avesse stimolato i miei sogni. Avevo poi dato una lettura al materiale in linea al riguardo dove veniva detto esplicitamente che ascoltare musica rilassante prima di dormire migliore la qualità del riposo.
Come temevo col passare delle notti questo effetto si è ridotto ma ho notato qualcosa di interessante: il volume è fondamentale. Se è troppo alto allora la musica viene considerata rumore di sottofondo e ignorata; invece il volume deve essere, almeno per la metà o più del tempo, sotto la soglia di percepibilità: solo in questa maniera i miei sogni ne vengono stimolati.
E il volume dei vari brani trasmessi dalla radio di musica classica è variabile (io il volume della mia radio lo tengo sempre al minimo). Se volessi fare degli esperimenti dovrei usare poi sempre la stessa musica con un volume interamente controllabile da me… vabbè… un’altra volta…
Ombra e osso - 23/7/2021
Ieri ho iniziato a leggere il primo volume di una trilogia di fantasia: “Shadow and bone” di Leigh Bardugo. Netflix aveva trasmesso una serie discreta basata su questi libri e così mi sono incuriosito.
In particolare ero curioso di verificare se vi erano discrepanze con la trama originale.
Mi aveva infatti colpito l’omosessualità di un personaggio secondario che mi era parsa un po’ forzata.
Come sapete infatti Netflix vuole “educare” i propri spettatori e nelle sue produzioni ama inserire adolescenti bisex e minoranze razziali (e varie combinazioni di queste).
Al momento ho letto solo il prologo e il primo capitolo quindi, dell’episodio in questione, non so ancora niente (è un personaggio minore). In compenso ho scoperto che la protagonista non è mezza cinese come nella serie tivvù: in effetti la cosa non aveva rilevanza nella trama Netflix (se non dei vaghi e generici episodi di discriminazione: occhiatacce che però non avevano risvolti concreti sulla storia) però siccome l’idea poteva dare spunti alla storia non ci avevo fatto troppo caso.
Due altre osservazioni rapide: la scrittrice scrive in prima persona dal punto di vista della protagonista! Mi dà una noia terribile…
Nel prologo fa un errore: presenta la protagonista e un coprotagonista all’orfanotrofio e poco prima di un esame per verificare se abbiano poteri magici si passa al primo capitolo che si svolge una decina d’anni dopo.
Diventa troppo facilmente intuibile che almeno uno dei ragazzini abbia dei poteri. E infatti nella serie tivvù questo prologo è spostato dopo un episodio in cui la protagonista dimostra il proprio potere: in questa maniera lo spettatore si chiede come mai da piccolina non fosse stata identificata come strega…
Io invece avrei aggiunto un terzo ragazzino per fare un terzetto di amici: lui sarebbe poi stato identificato come stregone e il lettore non si sarebbe insospettito sulla protagonista. Con in più tutte le possibilità date da un triangolo amoroso…
Coraggio spaziale - 23/7/2021
Comunque nell’andare nello spazio Bezos si è dimostrato più “coraggioso” di me: io non mi sarei mai fidato di un mezzo così nuovo.
Dal mio punto di vista era un rischio senza alcun guadagno: che senso aveva? Vedere la Terra dallo spazio? Bo… io sono di quelli che invece di visitare un paese straniero preferiscono leggersi un libro su di esso. È un po’ l’esperienza personale in generale che è sopravvalutata.
Che altro aggiungere? - 23/7/2021
L’opinione di Zhok: Alcune riflessioni sul green pass
Non mi pare esprima concetti nuovi rispetto a quanto io ho già scritto nel corso di questi mesi ma li riassume tutti insieme in un unico discorso organico e molto chiaro.
Non mi pare di avere altro da aggiungere al pensiero di Zhok.
Schiavo & Schiavo - 27/7/2021
"Colui che è schiavo contro la sua volontà potrà diventare libero. Colui che era libero in grazia del suo signore, e si è venduto in schiavitù, non potrà più diventare libero."
Vangelo di Filippo (*1)
Nota (*1): tratto da I Vangeli gnostici a cura di Luigi Moraldi, (E.) Adelphi, 1984.
alla prima stazione
1 ora fa
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