Nelle ultime due notti ho tenuto la radiosveglia accesa e sintonizzata sul canale di musica classica: non so se sia un caso ma contemporaneamente ho avuto numerosi sogni, molto vividi e diversi dal solito. Non so se sia solo un caso ma comunque lo scoprirò presto visto che ho intenzione di continuare a dormire al suono della musica classica.
Comunque oggi volevo riferire un sogno fatto a metà nottata (e che quindi in genere avrei dimenticato) ma che a causa della sua intensità emotiva mi è rimasto in mente: o almeno molti dettaglio di esso.
In particolare ricordo due battute pronunciate nel sogno: trovo questo aspetto particolarmente affascinante perché indica una consapevolezza inusuale.
Comunque ecco il sogno:
«Non ricordo la trama in maniera lineare ma vari episodi. Nel primo una bella meccanica deve scegliere fra me (sì ci sono anch’io nel sogno stavolta) e un mio amico (in realtà nessuno che conosca) e ovviamente sceglie l’altro. La ragazza non la ricordo bene: mi pare però che avesse capelli corvini piuttosto corti, occhi blu scuro e pelle chiara; difficile giudicare il corpo a causa della tuta da lavoro: ipotizzerei robusta ma ben fatta.
La “scelta” del mio amico significa che lei gli costruirà una macchina mistica, ovvero un po’ magica: lei non è solo una strega ma anche una maga.
A me capita di ripassare da loro solo di tanto in tanto e osservo i lentissimi progressi nella costruzione della macchina.
La prima volta scherzo dicendo loro qualcosa del tipo: “Bravi! Fra 35 anni sarà già pronta!” ovviamente scherzando sulla loro velocità. Curiosa la scelta di esattamente 35 anni.
La seconda volta la macchina era quasi pronta: tutto era stato montato e mancava solo la carrozzeria (sì immagino che le macchine non si costruiscano così! Ma questa era stata montata dai componenti interni e via via aggiungendo quelli più esterni: il telaio poi era una griglia piuttosto fitta che racchiudeva il tutto e sulla quale immaginavo sarebbero dovuti poi venire applicati i pannelli della carrozzeria. Il primo elemento a essere montato, al centro di tutto, era il motore: da questa mia consapevolezza della costruzione della macchina viene poi la mia battuta). Chiedo loro quindi con voce fintamente allarmata “Ma il motore ve lo siete ricordati di metterlo?!”.
Poi ci sono altri due episodi che non avevo ancora sognato ma che “sapevo” sarebbero successi (di solito questa forma di consapevolezza l’ho per episodi già avvenuti, come se li avessi già sognati, mentre mi pare sia la prima volta che questi debbano ancora realizzarsi).
Nel primo faccio un solo giro di prova con la macchina su un circuito e vado benissimo, meglio dell’amico che la prova tutti i giorni: ne intuisco che io sarei stato una scelta migliore per la bella meccanica: magra consolazione.
La seconda intuizione è che la macchina, data la lentezza con cui viene assemblata, sarà effettivamente destinata a qualcuno di più giovane di me o del mio amico.
Ho la fortissima sensazione che se non mi fossi svegliato avrei effettivamente proseguito nel sogno includendo uno di questi episodi.»
Riguardo le battute queste sono molto nel mio stile: talvolta sono più criptico ma comunque anche queste le avrei potute effettivamente pronunciare.
Poi ho fatto innumerevoli altri sogni, come se non avessi fatto altro per tutta la notte, ma adesso, concentrandomi su questo, li ho dimenticati…
C’entrerà qualcosa la musica classica? Sicuramente nei prossimi giorni ne saprò di più però al momento mi piace pensare che sia così.
Ipotizzo che la musica classica di sottofondo stimoli aree diverse della memoria e che faccia riemergere ricordi che normalmente non avrei usato per costruire il sogno.
Vediamo se Google mi suggerisce qualcosa per le chiavi “sogni dormire con musica classica”…
Google mi ha suggerito diversi articoli rilevanti (*1) ma il più interessante che ho letto è questo: Addormentarsi con la musica aiuta il sonno? da MarfeoIlDioDelSonno.it
Rispetto agli altri articoli qui si ipotizza il meccanismo di richiamo mnemonico causato dalla musica e si avverte che non esiste una musica adatta a tutti ma che deve essere la propria preferita.
Se ci fosse una radio di soli musica “power metal” in Italia (anche se molti articoli suggeriscono un ritmo lento fra i 60 e gli 80bpm mentre il “power metal” è spesso oltre 150 bpm!) allora sì che dormirei bene!
Aggiungo, perché mi sembra importante per chi volesse provare, che tengo il volume al minimo: questo significa che le parti più silenziose neppure le sento, che la voce roca del “DJ” è appena un borbottio indistinto e che solo delle parti più rumorose riesco a distinguere chiaramente la melodia.
Conclusione: qui più che mai il “vedremo” è d’obbligo.
Nota (*1): tutti molto simili: suppongo derivati o ripresi da un’unica fonte: uno studio o un articolo estero...
Il post sentenza
2 ore fa
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