E fra ieri e oggi ho visto anche il DVD “spagnolo” di King Kong: anche questo mi è sembrato decisamente migliore di quanto ricordassi (v. Rivalutazione e il corto Altre pellicole). Diciamo che è passato da 5 a 6½...
Ho notato, beh più un'ipotesi che un'osservazione, che nel periodo “spagnolo” ero meno empatico e non “leggevo” le espressioni dei personaggi. In particolare rivedendo la pellicola non avevo notato l'amore, o comunque l'affetto, della bella protagonista verso King Kong. O magari non mi aveva coinvolto...
Non so... a tanti anni di distanza è difficile ricordare quali erano le mie sensazioni precise all'epoca...
Comunque King Kong, mi riferisco alla versione degli anni '30, è forse una delle prime pellicole vagamente ecologiste.
L'uomo moderno ha la presunzione di poter controllare, grazie alla scienza, tutte le forze della natura (compreso Kong) ma alla fine non vi riesce e finisce per combatterla e distruggerla.
Molto più concreta la venatura di razzismo sottintesa dalla peculiare predilezione di King Kong per la bella bionda protagonista rispetto alle ragazze autoctone (e nere) della sua isola...
In verità il regista, forse proprio per tutelarsi da tali accuse, ha inserito delle scene in cui King Kong, libero per New York, afferra in mano tutte le bionde che vede ma, quando si accorge che non sono la protagonista, le getta via: in altre parole, sembrerebbe dire, a King Kong non piacciono tutte e solo le bionde ma unicamente la protagonista...
Mentre guardavo alcune scene di azione un po' sopra le righe mi è venuto in mente Peter Jackson ma ho pensato “No Peter Jackson le fa molto più eccessive e prolungate...”
Avevo infatti in mente Lo Hobbit dove Jackson, per farci tre puntate, ha dovuto allungare parecchio il minestrone col risultato di avere scene d'azioni lunghissime e, paradossalmente, noiosissime...
Invece nei titoli di coda ho scoperto che Peter Jackson era davvero il regista di King Kong! Talvolta sbaglio anch'io...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento