In questi giorni sto leggendo Storia del cristianesimo: l'antichità di Giovanni Filoramo, Edmondo Lupieri e Salvatore Pricoco, Ed. Mondadori, 1997.
Al momento ne ho letto solo un quarto ma ho già scoperto delle informazioni molto interessanti.
Prima è però necessaria una premessa “biblica” per chiarire il contesto del mio interesse.
Come sapete da tempo sto leggendo, piano piano, la Bibbia (*1) e, fra i suoi libri più interessanti, certamente c'è la Genesi e, in particolare, i primi capitoli.
Quando la lessi la prima volta provai una strana sensazione che, a posteriori, definirei di “riassunto”: come se mancasse qualcosa... Ci sono varie allusioni (magari riprese da pellicole o racconti di fantascienza) ma che rimangono tali e, anzi, le note della mia CEI si affrettano a ridimensionare e/o a interpretare come metafore.
Il caso più eclatante è forse in Gn 6, 4 dove si legge: «C'erano sulla terra i giganti a quei tempi...»
Mentre le note spiegano che non si tratta di giganti in senso letterale ma di una “razza proterva”. Ovvero una razza di uomini superbi che si ritenevano giganti (? *2).
Ma anche in Gn 6, 1 si legge: «Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero.»
E poi: «...quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell'antichità, uomini famosi.» - Gn 6, 4.
La domanda è “chi sono i figli di Dio” visto che non si tratta di uomini?
Come al solito le note CEI gettano acqua sul fuoco e spiegano che i figli di Dio “potrebbero” essere la schiatta di Set (*2) evidentemente particolarmente apprezzata e preferita rispetto agli altri discendenti di Adamo...
Dopo questa lunga premessa torniamo a Storia del cristianesimo. Per raccontare la storia del cristianesimo gli autori partono dalle sue radici, ovvero dal giudaismo: tanto per capirsi il primo capitolo si intitola “Il giudaismo del secondo tempio e le origini del cristianesimo (515 a. C. - 135 d.C.)”
Per spiegare l'ambiente socio/religioso in cui il cristianesimo muoverà i suoi primi passi, l'autore fa una panoramica sulle varie correnti del giudaismo che, prima della distruzione del tempio (70 d.C.), aveva una struttura ben diversa da come siamo portati a immaginarlo adesso: basti pensare alla casta dei sacerdoti e ai riti sacri specifici del tempio...
In particolare erano importanti le correnti apocalittiche in contrasto con quella dominante esdrina: anche tali fazioni produssero svariati testi ma, non venendo poi accettati nel canone giudaico, col tempo vennero dimenticati e solo “recentemente” stanno venendo riscoperti.
Fra questi libri il più interessante è il Libro di Enoc composto da ben cinque tomi (*4). Il protagonista di questo libro è il patriarca Enoc (per capirsi il bisnonno di Noè).
Da sottolineare che in questo racconto il patriarca Enoc non muore ma, anzi, viene trasformato nell'angelo Metatron (*5).
Se torniamo alla Bibbia, nel capitolo 5 si elencano i patriarchi anteriori al diluvio. Dal versetto 6 inizia una lista caratterizzata da nome, età, figli e morte: con una eccezione...
«Set aveva... ...poi morì. Enos aveva... ...poi morì. Kenan aveva... ...poi morì. Maalaleel aveva... ...poi morì. Iared aveva... ...poi morì.
Enoc aveva... … Poi Enoc camminò con Dio e non fu più perché Dio l'aveva preso.
Matusalemme aveva... ...poi morì. Lamech aveva... ...poi morì.» - Gn 5, 6-31
Come si vede per ogni appartenente a questa genealogia (i vari nomi appartengono al primogenito del precedente) è scritto esplicitamente che morì: per tutti tranne che per Enoc!
Riguardo a Gn 6, 1 invece nel Libro di Enoc si spiega che alcuni angeli al tempo del padre di Enoc si invaghirono di donne umane e, accoppiandosi con esse, generarono appunto i giganti. In altre parole i figli di Dio erano degli angeli...
Fu questa grande corruzione, che andava contro il volere di Dio, che provocò qualche generazione dopo la punizione del diluvio universale!
Insomma il libro di Enoc non è entrato nel canone ma qualche suo influsso, per quanto indiretto, comunque traspare...
Conclusione: interessante ma anche triste. Gli ingenui come me potrebbero pensare che la scelta dei libri da considerare sacri segua delle logiche religiose, magari poco comprensibili e talvolta illogiche, mentre invece pare che, almeno in questo caso, la discriminante fosse politica.
Come detto la corrente dominante del giudaismo dell'epoca era quella degli esdrini, ovvero i discendenti degli ebrei che erano tornati dall'esilio babilonese e che, con il supporto politico del re persiano avevano ricostruito Gerusalemme e il tempio: gli ebrei che erano rimasti in Palestina erano invece considerati impuri perché si erano mischiati alle altre popolazioni locali pagane.
Il libro di Enoc va contro questa visione di presunta maggiore purezza razziale perché non sono tanto gli ebrei (palestinesi) a essersi contaminati con donne pagane quanto gli angeli stessi ad aver contaminato l'intera umanità col loro peccato: quindi neanche gli ebrei di Esdra, tornati da Babilonia, potevano dirsi puri...
Insomma la religione usata come giustificazione del potere: niente di nuovo in effetti (*6)... eppure scoprire che già nel V a.C. era così...
Nota (*1): adesso sono impantanato nei Salmi: uno degli ultimi libri che mi siano rimasti da leggere, ma è noiosissimo e lunghissimo...
Nota (*2): mia interpretazione (scettica) della nota CEI.
Nota (*3): il terzo figlio di Adamo ed Eva (che poi ne ebbero anche molti altri, v. Gn 5, 4)...
Nota (*4): di cui il primo compreso nel canone copto!
Nota (*5): e Enoch/Metatron è uno dei protagonisti del complicatissimo Cronache perdute dal mondo dei diavoli di Hal Duncan (v. Ore e non diavoli). Amo questa serendipità!
Nota (*6): adesso si usa la tivvù che ha il pregio di essere molto più duttile della religione: si fa ripetere più e più volte una ricostruzione, più o meno arbitraria, dei fatti fino a quando questa non viene creduta, o almeno considerata verosimile, dalla maggioranza delle persone. E il bianco diviene nero e il nero bianco.
giovedì 26 febbraio 2015
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