O meglio errata (*0): un comitato comunale di XXX ha premiato con una menzione d'onore i bambini della classe 2 sezione B della locale scuola elementare Gianni Rodari. Le maestre della scuola però, in totale disaccordo con la decisione del comitato comunale, hanno reagito punendo l'intera classe e assegnando a tutti gli alunni 5 in condotta.
Si capisce che è una storia inventata vero?
È evidente l'assurdità del comportamento delle maestre. Infatti, supponendo che le maestre fossero convinte che il premio non avrebbe dovuto essere assegnato alla classe 2B e che anzi i suoi alunni siano svogliati e pigri, non avrebbero sicuramente reagito nella maniera descritta. Magari avrebbero potuto protestare vivamente con il comitato cittadino ma sicuramente non punendo i bambini!
Dopotutto che colpa ne hanno se, per quanto immeritatamente, hanno ricevuto un premio?
Eppure qualcosa di analogo è successo nella realtà. L'articolo di riferimento è Palestina nell'UNESCO di Repubblica.it.
In breve viene spiegato che l'UNESCO (un'emanazione dell'ONU dedita alla tutela della cultura, educazione e scienza: quella dei siti “patrimonio dell'umanità” per intenderci!) ha riconosciuto la Palestina come un suo membro effettivo.
Ora si può discutere se questa scelta sia giusta o meno. Magari, se si è totalmente contrari, è lecito, forse addirittura legittimo, reagire come gli USA che hanno immediatamente tagliato i loro contributi all'organizzazione.
Ma che senso ha l'iniziativa d'Israele di rispondere alla decisione di questa organizzazione internazionale con “...un'accelerazione sulle colonie (2mila casa a Gerusalemme e in Cisgiordania) e lo stop ai trasferimenti di fondi...”.
Che colpa ne hanno i palestinesi della decisione presa dall'UNESCO? Anche ipotizzando che l'UNESCO abbia sbagliato perché punire i palestinesi?
Ovviamente la risposta è che NON ha senso punire i palestinesi per la decisione dell'UNESCO.
Questo significa forse che politici israeliani siano dei pazzi? Assolutamente no!
Significa semplicemente che questi aspettavano un pretesto qualsiasi per riprendere la loro solita politica, che non credono nel processo di pace e che i “contentini” dati all'opinione pubblica internazionale sono solo temporanei...
Conclusione: il fatto sorprendente è che un giornale “serio” come Repubblica.it non faccia un'analisi seppur superficiale come la mia. Su un sito di news un po' migliore (vedi questo da BBC.co.uk) si ha decisamente un'informazione meno parziale e si scopre ad esempio che l'iniziativa di Israele per autorizzare nuovi insediamenti è “illegale per la legge internazionale”, che Francia, UK e Germania hanno protestato vivacemente e che il PM israeliano Netanyahu ha spiegato che non si tratta di “una punizione” ma di “una risposta alle misure unilaterali miranti a opporsi a Israele all'ONU e ovunque sulla scena internazionale” (*1).
Nota (*0): questo doveva essere un "divertente" calembour basato sull'errore ortografico nel titolo del post: visto però il modesto risultato ottenuto preferisco puntualizzare...
Nota (*1): il testo originale è “a response to unilateral measures aimed at confronting Israel at the UN and elsewhere on the international scene”
Il ritorno del gladiatore
8 ore fa
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