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sabato 19 dicembre 2015

Banche nei boschi

La mia posizione su come gestire i casi di banche in difficoltà è chiara e la descrissi nel pezzo di qualche anno fa Soldi facili. In tale articolo (incentrato sulla banca belga DEXIA che si era ritrovata piena di obbligazioni spazzatura) spiegavo che era preferibile risarcire i piccoli risparmiatori e lasciare fallire le banche gestite male (leggere anche i commenti). In questa maniera si sarebbero premiate le banche più virtuose e, comunque, protetto gli utenti più deboli. Al contrario, salvando DEXIA, si era incentivata la cattiva gestione e la speculazione sfrenata.

Il caso di questi giorni non è troppo dissimile: varie banche italiane di nuovo in grosse difficoltà finanziarie. Chiaramente siamo in Italia e non in Belgio e la situazione è quindi molto più torbida: nel nostro caso non si tratta solo di operazioni finanziarie pericolose ma di una cattiva gestione sistematica che usava le risorse delle banche (v., ad esempio, Banca Etruria: 90% delle garanzie sui prestiti era carta straccia dal FattoQuotidiano.it) per aiutare i soliti “amici degli amici” come se fossero dei salvadanai. Uno sperpero di denaro ingiustificabile mentre chi doveva controllare si era opportunamente voltato da un'altra parte (*1).

Ovviamente il governo Renzi ha fatto l'esatto opposto: si salvano le banche a scapito dei risparmiatori che avevano investito nelle loro obbligazioni. Può darsi che fra questi ci fosse anche qualche speculatore (che ovviamente non aveva gli agganci politici giusti altrimenti se ne sarebbe tenuto ben lontano) ma la maggior parte sono persone normali che credevano di fare un investimento sicuro: impossibile? Rimando alla lettura di Banche furbette di qualche anno fa..
Per non parlare di chi, come sembra sia successo in alcuni casi, è stato costretto a sottoscrivere tali obbligazioni per non essere scaricato dalla banca. Casi insomma al limite (v. Arezzo, parlano i "traditi" di banca Etruria dal FattoQuotidiano.it) dell'estorsione e della truffa.

E la Boschi?
Personalmente non credo che si siano stati fatti favoritismi alla banca del padre: i favoritismi sono infatti stati fatti a tutte le banche coinvolte!
Nondimeno, avendo un minimo di pudore, la Boschi avrebbe comunque dovuto dimettersi: i ministri di un governo, come la moglie di Cesare, dovrebbero essere al di sopra di ogni sospetto.
Che autorevolezza può infatti avere un governo quando esiste il legittimo dubbio che i suoi ministri facciano i propri interessi personali?
Ma è possibile aspettarsi pudore e senso della morale da questo governo? Ovviamente no, visto che lo stesso primo ministro convive tranquillamente con gli intrallazzi spregiudicati del padre dal pizzetto mefistofelico...

Conclusione: Non so se le banche italiane siano nei boschi ma sicuramente sono governate da lupi, anzi da sciacalli...

Nota (*1): Mi viene in mente l'immagine dei direttori di banca che, come tanti disneyani Bassotti senza la mascherina nera sul volto ma in giacca e cravatta, svaligiano le proprie banche mentre Macchia Nera (con la scritta “CONSOB” sulla schiena) fa il palo pronto a dare l'allarme se la polizia o qualche magistrato iniziano a investigare...

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