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domenica 20 settembre 2015

Il "mini smart patch alarm tag etc..."

In questi giorni, per qualche motivo che non mi è chiaro, avrei da scrivere più pezzi: sul Boccaccio, un'intuizione nata da qualcosa ascoltato alla radio, una riflessione sul futuro dei giovani italiani, concludere la serie “Religione e Civiltà” per poi scrivere il vero pezzo che avevo in mente, un aggiornamento sulla mia salute, sui miei progressi nei videogiochi, un aggiornamento sulla futilità della legge sui cookie (da giorni tengo una pagina aperta sul navigatore per non perdere un articolo di giornale!) e chissà quanti altri me ne sono scordati....

Tutto sommato l'argomento di oggi mi appare secondario ma, proprio per questo, voglio scriverne per evitare di dimenticarmene e poi rincrescermene quando fra mesi/anni (*1) la questione esploderà...

Si tratta dei mini segnalatori: piccoli riquadri di plastica, spessi poco più di un francobollo, in grado di segnalare la propria posizione e costantemente controllabili tramite l'immancabile app.
Ufficialmente vengono venduti per “non perdere” oggetti che ci sono cari (o costosi!) ma i possibili abusi sono palesi.
Chi impedisce a un marito geloso di nasconderne uno nella borsa della moglie per controllarne gli spostamenti? O magari di nasconderlo nella sua macchina...

Ormai il loro costo è irrisorio (v. questa pagina segnalatami da FB Mini Smart Patch Alarm Tag...) e queste microspie (perché in effetti altro non sono) sono facilmente reperibili per chiunque a un costo di 10$ per unità o anche meno...

E sono già apparsi sulle pagine di cronaca: una ragazza è riuscita a recuperare e a far arrestare il ladro che le aveva sottratto il suo iPhone. Questo è un esempio di uso legittimo e, ovviamente, non ha provocato scandalo ma è chiaro che con la loro rapida diffusione gli abusi si moltiplicheranno. E in Italia il solone di turno ci metterà la solita pezza legislativa piena di buchi per regolamentarne l'uso: vista la tendenza attuale diventerà l'ennesima opportunità, non per garantirne la riservatezza, ma per togliere altri pezzetti di libertà personale agli italiani, vedrete...

Conclusione: mesi (anni?) fa avevo avuto l'idea di scrivere un pezzo analogo a questo sui possibili pericoli per la riservatezza dato dai droni volanti. Non ne feci di niente perché scoprii che (il grandissimo!) South Park mi aveva anticipato basandoci un intero cartone! Da una parte ne fui lusingato ma un po' ci rimasi male...
Al riguardo aggiungo che, in barba alla riservatezza dei cittadini, i comuni o lo Stato fra qualche anno inizieranno a usarli, misurando e controllando dall'alto, col solo scopo di fare multe (tramite "cooperative" che si intascheranno parte delle sanzioni) agli italiani...

Nota (*1): o magari, proprio ieri sera, è già esplosa e ci hanno fatto un servizio in tivvù! ma io, non seguendo né TG né altri programmi di "informazione", non ne ho idea...

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