«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
» Pv. 22,17

Qui si straparla di vari argomenti:
1. Il genere dei pezzi è segnalato da varie immagini, vedi Legenda
2. Per contattarmi e istruzioni per i nuovi lettori (occasionali e non) qui
3. L'ultimo corto è questo
4. Molti articoli di questo blog fanno riferimento a definizioni e concetti che ho enunciato nella mia Epitome gratuitamente scaricabile QUI. Tali riferimenti sono identificati da una “E” fra parentesi quadre e uno o più capitoli. Per esempio: ([E] 5.1 e 5.4)

giovedì 9 aprile 2015

Breve ma significativo

Il sogno è interessante perché c'è una comparsata della famigerata Barbara (v. finale di Sogno e riflessione e, soprattutto, Come rimbalzo bene) che così tanto sembra aver turbato il mio inconscio...

Sognavo di essere a scuola, non in una classe specifica (dall'aspetto degli studenti direi liceo/università), ma in un grande stanzone, dal soffitto altissimo e debolmente illuminato.
C'erano tre file di coppie di banchi, disposti piuttosto disordinatamente e con molti posti vuoti ma io ero in piedi perché il mio “solito” posto era occupato: tutto per colpa di un mio amico che si era “indebitamente” seduto all'ultimo banco facendo quindi scorrere tutti gli altri studenti di una posizione fino al mio posto.
Io aspetto che qualcuno mi ceda il posto come “promesso” ma, dopo qualche minuto, gli altri studenti continuano a far finta di non vedermi e di essere concentratissimi nello studio: allora il mio amico, che si sente in colpa, si alza e mi cede il suo posto all'ultimo banco.
Vado quindi a sedermi al suo posto e, solo allora, mi accorgo che nel banco accanto al mio c'è la famigerata Barbara.
Faccio appena in tempo a pensare a quanto sia bella che lei abbozza una smorfia di disgusto e, senza dire niente, si alza e va a sedersi a un altro banco più distante.
Lei aveva sempre il solito aspetto senza tempo, sempre uguale a se stessa indipendentemente dagli anni: non saprei dire se avesse venti, trenta o quaranta anni: espressione, sguardo e acconciatura erano sempre gli stessi...
Poi il sogno prosegue con me, forse per la frustrazione, mi diverto a tirare palline di molliche di pane al resto della classe (insegnanti compresi) facendoli fare delle parabole altissime (sia per aggiungere difficoltà che per non far capire la loro provenienza): niente di interessante...

Di significativo ci sono due elementi: il primo è che il mio inconscio ha ammesso esplicitamente che Barbara mi piace ancora; il secondo è che si è verificata la mia paura: nell'essenza lei che mi rifiuta.
Eppure questo suo rifiuto ha avuto un effetto catartico su di me: in qualche maniera mi sono convinto che non potrebbe andare così male nella realtà!
Stamani mi ero infatti quasi deciso a chiederle l'amicizia su FB ma, scritto questo pezzo, lascerò passare almeno una decina di giorni per evitare situazioni potenzialmente imbarazzanti.

Nessun commento:

Posta un commento