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mercoledì 20 ottobre 2010

Do - le - re - mi - fa

Ieri sera ho fatto il mio acquisto inconsulto.
No, non è stato un gesto inconsulto: in verità erano già due anni che meditavo la cosa e ancor prima, per molti anni, ci avevo fantasticato sopra di sfuggita...

Insomma, per farla breve, ieri mi sono comprato una chitarra elettrica e relativo amplificatore.
La domanda che mi perplime è: "Quanto a lungo l'userò, prima di arrendermi di fronte all'evidenza della mia incapacità, e gettarla via?"

È risaputo infatti che, per imparare a suonare decentemente uno strumento musicale, bisogna iniziare da piccoli (*1). Oltretutto io sono piuttosto imbranato e faccio fatica a coordinare le dita torpide con l'orecchio sordo e la memoria inaffidabile.

Eppure sono molto felice: erano anni che non ero così contento! Mentre camminavo per strada, con la mia chitarra in spalla e l'amplificatore in braccio, sorridevo come una pasqua quando mi accorgevo che qualcuno mi guardava con curiosità. Mi divertiva l'idea che qualcuno potesse pensare che io fossi in grado di farci qualcosa con quel pezzo di legno con sei corde che mi trascinavo dietro!

Tornato a casa ho, praticamente saltato la cena e, scaricato il primo corso gratuito per chitarra, ho iniziato a esercitarmi. Ingenuamente pensavo che, almeno strimpellare male la chitarra, fosse facile. Invece no, è difficilissimo! bisognerebbe avere tre occhi indipendenti per tenere tutto sotto controllo (*3).
Risultato: ho imparato a memoria l'esercizio 4 della seconda lezione: un brano di ben 25 note!
Ho detto imparato a memoria e non a suonare perché infatti, dire che lo "suono" è un insulto anche per un disco graffiato (*2).

Attualmente ho i seguenti problemi:
  1. Tendo a proiettare la durata della nota successiva su quella attuale. Se, ad esempio, ho una nota da 1/4 seguita da una da 4/4 tendo a prolungare eccessivamente la prima.
  2. Perdo il senso del tempo a causa del ticchettio del metronomo. Il metronomo dovrebbe servire proprio a mantenere il giusto ritmo ma io finisco per esserne distratto e perdermi nei lunghi attimi di silenzio. In particolare mi confondo col tic sulla nota e non capisco se è già il successivo...
  3. L'impugnatura della mano sinistra è più tennistica che da chitarrista... Spesso, senza accorgermene, schiaccio la prima corda rendendola muta.
  4. Il metronomo mi angoscia! Non è uno scherzo: il suo ticchettio mi dà un senso di vero malessero fisico. Un'ansia che mi spinge a fare le cose il più velocemente possibile e che mi rende teso e nervoso.
  5. Ovviamente mi confondo con le note che devo suonare e sulla loro durata...

Comunque, come detto, per il momento sono molto contento del mio acquisto: terrò informati i miei poveri lettori sui miei scarsi progressi...

Nota (*1): "Piccoli" di età non di altezza, altrimenti non avrei problemi. Sottolineo che qualcuno dovrebbe sentirsi in colpa per avermi spinto a determinare con precisione millimetrica la mia altezza: nella mia beata ignoranza ero felice mentre, adesso, sono traumatizzato e chissà, anche da grande, potrei risentirne...
Nota (*2): L'audace, ma forse non troppo comprensibile metafora, significa che suono così male che, anche un disco graffiato suona meglio...
Nota (*3): Un occhio per controllare che corda pizzica la mano destra, uno per vedere cosa combina la mano sinistra e il terzo per leggere lo spartito.

4 commenti:

  1. Complimenti, un altro Axe-man tra noi! :D :D

    Il mio consiglio, comunque, è quello di evitare come la peste, per almeno la 1° settimana qualsiasi corso online o reale ed impratichirti, prendere confidenza con lo strumento e farti i calli.

    Inizia a fare esercizi molto semplici suonando in progressione 2 o 3 note (il 5° dito, quindi la 4° nota è dura all'inizio) passando di corda in corda (quindi 2/3/4, poi alla corda sotto, arrivata alla 6° avanza di 2/3/4 tasti e risali), il tutto mooolto lentamente con un tempo di metronomo lento (sui 60 bpm).

    Quando avrai un po di dolori alle punte delle dita, avrai iniziato un minimo a capire come non toccare con le dita 3 corde insieme, allora potrai fare i primi esercizi un po più complessi, per passare alle prime scale maggiori.

    Per arrivare a suonare i primi accordi, se ci lavori ogni giorno, direi, se ti ci metti di lena, non prima di un mese (ma è già troppo presto).

    Lo so che un nuovo acquisto spinge a voler far tutto e subito, ma per imparare ci vuole metodo, passione e dolore.

    Ciao

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  2. Grazie per i consigli: siccome non trovo più il corso che mi ero stampato, finito chissà dove, oggi ho provato a fare come mi hai spiegato.
    Dopo 40 minuti ho iniziato a vedere i primi progressi (3-4 note azzeccate di fila...). Per adesso il mignolo non lo sto utilizzando.

    Nel frattempo credo di aver un po' scordato la chitarra (nel tentativo di accordarla). Confermo che l'amplificatore fa più o meno capricci in base alla presa di corrente (l'UPS non serve a niente).

    Adesso però fa un eco terribile: quando suono una nota continua a vibrare e a far rumore per decine di secondi: alla fine sembra di suonare in una chiesa! È normale? Sono io che pizzico qualche corda per sbaglio?

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  3. Oggi forse non ho colpo bene la spiegazione del rumore/riverbero...non è che il segnale audio crea l'effetto larsen??

    Cioè il suono della chitarra entra in loop continuo con l'amplificatore, perchè usi un volume troppo alto o sei troppo vicino ed in una specifica angolazione rispetto all'amplificatore?

    L'effetto larsen, quando capito come controllarlo, viene usato molto soprattutto nel metal/hard rock.

    Ciao

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  4. Non so, ma non credo...
    Sono le corde che continuano a vibrare, seppur di pochissimo, quindi è giusto che il suono venga generato.

    Cosa buffa, ho trovato in camera una presa di corrente funzionante però, se poso la chitarra sul letto si sente chiaramente un ronzio (anche se non fortissimo) : magari la rete metallica fa dell'interferenza?

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