In questo pezzo non descriverò tutte le ragioni per votare NO al prossimo referendum costituzionale ma mi limiterò a quelle che personalmente, come comune cittadino e non esperto della materia (*1), ritengo importanti: non è né vuole quindi essere una lista esaustiva ed è possibile che vi siano molte altre ragioni per votare NO ancor più significative di quelle da me elencate...
Di seguito i miei argomenti a favore del NO ordinati, sempre dal mio punto di vista, per importanza decrescente.
1. Senatori non eletti dai cittadini - I cittadini devono rimanere al centro della democrazia e non allontanati da essa. Il senato rischia di divenire un'aula opaca dove non si sa cosa vi avviene: un po' come per la Città Metropolitana: chi vive in una di esse sa cosa stanno facendo e decidendo per suo conto?
2. Senatori eletti dai cittadini per altre funzioni - I cittadini votano i politici per amministrare il proprio comune (o regione) e non è giusto che questi vadano a fare altre cose finendo, ovviamente, per fare male entrambe. Oltretutto MI PARE che con questo sistema il peso politico di ciascun cittadino non sia più uguale per tutti: chi elegge il sindaco di una grande città elegge anche un senatore.
3. Immunità - I senatori non eletti dal popolo (e quindi non suoi rappresentanti) avranno comunque l'immunità parlamentare. Considerando che le inchieste giudiziarie coinvolgono sempre più spesso le amministrazioni regionali e locali è ovvio che questa riforma favorirà l'illegalità.
4. Instabilità politica - La durata in carica dei senatori è legata al loro mandato: questo significa che è possibile, e anzi probabile, avere la camera dei deputati di un colore politico e il senato di un altro. Questo sarà destabilizzante perché per molte funzioni legislative (v. il pasticcio del nuovo articolo 70) entrambe le camere legiferano collettivamente.
5. Senatori competenti per attuazione normativa EU - questa è una funzione che un senato non eletto dai cittadini semplicemente non dovrebbe avere: eppure fa parte delle funzioni legislative esercitate collettivamente da camera e senato. Spiega però l'interesse della EU a favore della riforma: è plausibile che i senatori non eletti si farebbero pochi problemi ad appoggiare riforme sgradite alla popolazione.
6. I senatori dovrebbero controllare sé stessi - Fra le funzioni del senato ci sarebbe anche quella di verificare il corretto funzionamento delle varie istituzioni locali. Inutile ricordare che gli organi che dovrebbero controllare sé stessi non hanno mai funzionato per ovvi motivi.
7. La nuova costituzione è estremamente complicata - Le modifiche hanno incomprensibili rimandi ad altri articoli e commi. Nella semplicità vi è la chiarezza, nel complicato si nasconde l'imbroglio. Per questa ragione non mi fido e sospetto fregature nascoste o magari infilate nei vari regolamenti.
8. La Costituzione deve rimanere chiara - È una ragione affine alla precedente ma comunque diversa: in un paese democratico almeno la sua carta fondamentale deve essere chiara e accessibile a tutti. La nuova versione con le sue molteplici complicazioni è qualcosa di vagamente intellegibile solo ai tecnici.
9. Ragioni del sì risibili - La mancanza di argomenti del SÌ è disarmante: io ho sentito solo dire a. si risparmia qualche milione (dato opinabile visto che i senatori si attribuiranno comunque dei rimborsi); b. cambiare per cambiare perché così com'è “il sistema funziona male” (opinabile e, comunque, cambiare tanto per cambiare può far cadere dalla padella nella brace).
È possibile confrontare insieme gli articoli originali della costituzione e quelli modificati sul PDF scaricabile al collegamento Testo Riforma Costituzionale 2016
Renzi-Boschi (*2).
Aggiungo infine che ho avuto lo stomaco di rileggere (*3) la riforma solo fino all'articolo 71 escluso: nauseato, mi sono convinto di aver ragioni più che sufficienti per votare NO senza bisogno di scoprirne altre.
Come curiosità posso aggiungere di aver trovato anche una piccola novità che mi è piaciuta: l'articolo 59 fa chiarezza sui senatori eletti dal presidente della repubblica. Personalmente li avrei aboliti del tutto visto che l'idea, seppure buona, veniva sistematicamente abusata; ma comunque una minima regolamentazione (durata in carica di 7 anni e non nominabili una seconda volta) è sempre meglio di niente. Ovviamente questo articolo non cambia minimamente la mia opinione complessiva su questa riforma giustamente soprannominata “deforma”.
Conclusione: questa riforma è esecrabile e mette seriamente a rischio la democrazia italiana dimezzando il potere di voto dei cittadini senza alcuna giustificazione significativa. Spero sinceramente che fra gli italiani prevalga il buon senso nonostante l'intimidazione mediatica asfissiante, e spesso totalmente fuorviante, a favore del SÌ.
Nota (*1): al riguardo consiglio di leggere l'autorevole parere di Zagrebelsky: Gustavo Zagrebelsky spiega i 15 motivi per dire NO alla riforma voluta da Renzi
Nota (*2): e probabilmente su qualche sito statale, ma io non l'ho trovato...
Nota (*3): in realtà, a inizio estate, la lessi tutta ma oggi me la sono “rinfrescata” prendendo note per questo pezzo solo, appunto, fino all'articolo 71...
Il ritorno del gladiatore
7 ore fa
aggiungo solo 2 riflessioni al tuo condivisibile elenco: qusta revisione costituzionale l'ha votata un Parlamento illegittimo così definito dalla Corte Costituzionale per un premio di maggioranza assurdo che ha permesso di approvarla.
RispondiEliminaIl disegno di legge di questa riforma è presentato dal Governo che è potere costituito e non costituente, e non ha ottenuto il consenso delle altre forze politiche mentre la Carta Costituzionale dovrebbe rappresentare tutte le forze politiche e quindi tutti i cittadini in quanto sono le regole e i principi della convivenza e dei diritti e doveri di tutti.
ultima riflessione con tutti i problemi che ha questo paese perchè bloccare la vita politica per mesi su questo obbiettivo che sta paralizzando Parlamento ed esecutivo, forse perchè questa maggioranza è molto sensibile all'appello della J P Morgan che nel 2013 dichiarò pubblicamente che grande impiccio alla espansione del mercato globale erano certe Costituzioni dell'Europa del sud che dal dopoguerra garantivano troppo potere ai Parlamenti e meno ai governi e i cittadini erano troppo protetti da principi garantisti
voglio vedere come sarà possibile fare una nuova legge elettorale corretta ,in caso della vittoria del NO ,avendo 33% la destra,33% M5S e 33% il centro sinistra ,con il M5S che non vuol accompagnarsi con nessuno !
RispondiElimina@Antonio hai perfettamente ragione! Nel mio pezzo avevo considerato la riforma senza preoccuparmi di come fosse stata approvata: ma in realtà si tratta di vizi gravissimi...
RispondiElimina@Anonimo E allora? Non capisco... Dovrei votare a favore di una riforma chiaramente antidemocratica per paura del confronto democratico? E comunque che le percentuali siano 33, 33 e 33 è tutto da vedere! E se anche così fosse? In tal caso si tornerebbe semplicemente alle urne...
Oltre a condividere le ragioni esposte nel tuo blog, vorrei aggiungere una mia riflessione.Nella mia vita ho sempre considerato fondamentale il rispettare la parola data e il mantenere le promesse fatte. Ora questa classe politica, che uscirebbe molto rafforzata con la vittoria del "si",mi sembra che manchi del tutto di queste doti per me fondamentali,quindi sono per un "No" deciso e convinto.
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