Recentemente ho finito di leggere vari libri e non ho avuto voglia/tempo/interesse a commentarli: di seguito qualche nota veloce...
Ho letto su bitlibro il Faust di Goethe: come per i dolori del giovane Werther credo che la traduzione sia determinante. Nella versione in italiano che ho letto la storia è piatta e noiosa. Praticamente niente mi è rimasto impresso: si salva la figura di Margherita e, forse, quella di Elena.
Temo di non aver compreso qualche elemento importante che dia significato al tutto...
Decisamente più gradevole la Novellaja Fiorentina di Vittorio Imbriani del 1877 anche questa come bitlibro scaricato dal Progetto Gutenberg. In generale le fiabe mi incuriosiscono ma in particolare ero curioso di scoprire se avessi trovato traccia del “Gatto Mammone”...
Quando ero molto piccolino una sera mia nonna mi raccontò una fiaba che lo vedeva protagonista: di essa non ricordo niente se non che mi affascinò con una fantasmagoria di immagini che nella mia immaginazione infantile erano vivide e coloratissime. Per anni richiesi alla nonna di ripetermi tale fiaba ma non lo fece mai: ecco ripensandoci ho la sensazione che anche la prima volta improvvisò molto inserendo in un unico minestrone elementi di storie diverse...
Comunque ho scoperto che il Gatto Mammone è reale ed è stato “recentemente” avvistato! Direttamente da Wikipedia:
«Nel 1968, Serafina dal Pont segnalò ai giornali la comparsa presso Cesiomaggiore (provincia di Belluno) del Gatto Mammone, un mostruoso felino che si limitò a spaventare un gruppo di mucche al pascolo. La donna si sarebbe salvata grazie all'intervento miracoloso di Santa Rita, apparsa sotto forma di un enorme topo, il quale distrasse l'attenzione del mostro che si mise ad inseguirlo attraverso la campagna, sottraendosi ben presto alla vista.»
Nel libro letto in realtà ho trovato una sola favola che presenta il Gatto Mammone: un gatto enorme, direi piuttosto buono, a capo delle fate...
Ho letto poi anche un altro libro di H. G. Wells: The time machine del 1898 (anche questo scaricato dal Progetto Gutenberg). Un racconto piacevole: mi chiedo se c'è un seguito... L'autore ha infatti chiaramente indicato dei particolari nella trama che fanno pensare che, o in origine fosse più complessa, oppure che avesse intenzione di rimetterci le mani sopra magari con un seguito...
Divertente il passaggio dove il protagonista proiettato in un lontanissimo futuro si trova nella campagna inglese completamente cambiata: “Qua e là fra la vegetazione c'erano edifici come enormi palazzi, ma la casa e il cottage, che sono caratteristici della campagna inglese, erano spariti” e il protagonista commenta: «“Communism.” said I to myself»
Ah, più o meno nello stesso periodo ho letto due libri di fantascienza/giallo/mistero che mi hanno prestato: si tratta dei primi due volumi del ciclo della Biblioteca dei morti di Glenn Cooper. Il primo discreto (6½) il secondo migliore (7+)...
Sto aspettando che mi prestino l'ultimo: magari ne riparlerò... o anche no...
Il ritorno del gladiatore
7 ore fa
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