La notizia di oggi è la nuova manovra correttiva: beh, non mi è chiaro se sia la finanziaria per il 2013 (ho controllato governo.it ma ancora non ci sono notizie ufficiali) comunque la sostanza è che, come al solito, mancano soldi e quindi si aumentano le tasse...
La novità è il clamoroso e inatteso taglio dell'IRPEF per le famiglie più povere (più propriamente per la prima fascia) che passa dal 23 al 22%.
Contemporaneamente c'è però anche l'ennesimo aumento dell'IVA: la tassa indiretta per eccellenza che, come ho ripetuto più e più volte, penalizza i più poveri.
Comunque ho deciso di fare qualche calcolo per verificare come varia il potere di acquisto di un reddito di 15.000€.
Con l'IRPEF al 23% su 15.000€ si hanno 3.450€ di tasse e restano quindi disponibili 11.550€.
Con la nuova IRPEF al 22%, sempre su 15.000€, le tasse scendono a 3.300€ e restano quindi disponibili 11.700€.
La vecchia IVA al 21%, su 11.550€, ne assorbe 2.426€ e lascia quindi un potere d'acquisto di 9124€.
La nuova IVA al 22% su 11.700€, ne assorbe 2.574€ e lascia quindi un potere d'acquisto di 9126€.
Meraviglia delle meraviglie!! Il non-eletto Monti è REALMENTE generoso e regala alle famiglie più povere ben 2€ di potere d'acquisto in più!!! Mi raccomando però: non li scialacquate e, anzi, investiteli in BTP!!
A parte gli scherzi, la mia è un approssimazione grossolana (*1), eppure credo che sia già significativa: il risparmio dovuto al calo dell'IRPEF dal 23 al 22%, considerando il solo aumento dell'IVA (senza quindi tutte le altre tasse), è microscopico, praticamente nullo.
Allora ci si chiede che senso ha dare con una mano e togliere con l'altra?
Matematicamente non ha senso ma politicamente evidentemente sì: è ovvio che i media, asserviti al governo, per i prossimi giorni non faranno che ripetere quanto sia stato in gamba il governo del non-eletto Monti ad abbassare le tasse; potranno quindi nascondere dietro questo illusorio sgravio per i più poveri tutti gli altri provvedimenti...
Perso nei miei conti ho dato solo un'occhiata rapida agli altri articoli della finanziaria ma, come al solito, non c'è traccia di iniziative per rilanciare l'economia ma solo per deprimerla ancor di più...
Conclusione: qualcuno si chiede perché i giornali, che hanno al proprio servizio esperti d'economia, non abbiano ripetuto i miei semplici calcoli? Suggerimento: pensate da che parte sta la stampa...
Edited (10/10/2012): Anche Altroconsumo ha fatto qualche conto: vedi qui...
Edited (11/10/2012): Anche il Corriere.it si decide a fare quattro calcoli (v. qui) ma, non sorprendentemente, fa grandi rigiri di parole, spara qualche cifra non definitiva, ma non si azzarda a dire chiaramente le cose come stanno... Confrontare questo articolo con quello di Altroconsumo...
Edited (12/10/2012): Ogni accenno alle false diminuzioni delle tasse è già sparito dal Corriere.it; al contrario è però presente un articolo, della solita stampa estera, che tesse le lodi del non-eletto Monti...
Nota (*1): Per la precisione in Italia vigono tre fasce d'IVA: quella normale che passa dal 21 al 22%, quella per i bar/ristoranti e molti generi alimentari che dal 10 salirà all'11% e infine quella al 4% che rimane immutata per i generi alimentari essenziali.
Attenzione però! Mi sono chiesto quali siano i generi alimentari considerati essenziali e, su questo sito, ho scoperto che si tratta solo di: latte FRESCO (il conservato ha l'IVA intermedia), formaggi e latticini, frutta, frumento, farina e olio d'oliva (*2, e *3). Hanno l'IVA intermedia invece: carni, pesci, uova, latte conservato, yogurt, riso, zucchero, miele, cacao e altri...
L'acqua minerale ha invece l'IVA più alta: evidentemente l'acqua non è considerata un genere di prima necessità...
Per maggiore precisione avrei potuto considerare questa suddivisione dell'IVA nei miei calcoli perché, la parte di reddito spesa nell'acquisto di generi alimentari di prima necessità, non perde potere d'acquisto (l'IVA rimane al 4%): sfortunatamente non ho dati per stimare a quanto equivalga...
Nota (*2): non so quanto questa lista sia completa...
Nota (*3): successivamente ho trovato l'elenco completo in questo pdf. Quindi anche pane, pasta asciutta e pomodori hanno l'IVA al 4%: meno male...
mercoledì 10 ottobre 2012
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