Mi sto un po’ stufando di scrivere di covid-19: oramai non ci sono più dubbi sulla gravità della variante omicron e sul rapporto beneficio/rischio dei vaccini mRNA. Sfortunatamente la narrativa dominante è rimasta ferma al palo, ovvero all’estate 2021 e i politici che hanno gestito la pandemia tuttora si atteggiano a grandi statisti.
Mi pare però di vedere che il mondo scientifico stia aprendo gli occhi alla mole di ricerche sempre più decisive e numerose: a ruota seguono i medici, almeno quelli che seguono un minimo di informazione indipendente. Lentamente anche i media dovranno adeguarsi anche se onestamente non so quanto tempo sarà ancora necessario. Devo informarmi sul reato di falso ideologico perché ho la sensazione potrebbe essere contestabile a molti politici.
Eppure, con un ritmo direi intenso, continuano a uscire nuove ricerche che via via evidenziano come la situazione sia più grave di quanto si pensasse. Cioè io pensavo che fosse male 5/10, poi 4/10 e ora, bo, forse 3/10 ma anche meno…
Sono stato volutamente vago, limitandomi a dei “voti” scarsamente significativi, perché non voglio influenzare troppo il lettore con il il mio parere. Comunque considerate i seguenti due, forse tre, video che commenterò qui di seguito.
Il primo video è questo: Immunology of mRNA vaccines dal canale del Dr. Campbell.
Si tratta di un’intervista al professor Clancy, un immunologo australiano responsabile di importanti scoperte nel suo campo (e, come afferma un paio di volte, forte fautore dei vaccini tradizionali cioè non mRNA).
Siccome il materiale è tanto sarò super sintetico:
1. I vaccini mRNA non sono stati testati sull'uomo
2. Hanno un effetto sistemico perché le cellule che producono l'antigene si spostano per tutto il corpo con effetti autoimmunizzanti (*1).
3. Gli antigeni andrebbero forniti alla giusta quantità: la risposta del sistema immunitario varia in base alla quantità di antigeni con una distribuzione a campana. Se troppo pochi o troppi l'immunizzazione è scarsa o nulla. Il punto è che con i vaccini mRNA, dove l'antigene è prodotto dalle cellule, non c'è maniera di controllare la quantità di antigeni prodotti.
4. Teoricamente è possibilissimo che l'RNA venga integrato nel nucleo delle cellule: possibili effetti cancerogeni e, se arriva nelle cellule riproduttive, anche transgenerazionali.
5. Altro elemento su cui non si ha controllo su questi vaccini mRNA è la loro durata in azione. Inizialmente ci era stato detto che, come qualsiasi altro RNA, dopo pochi giorni si autodistruggeva. In realtà quella era solo un'ipotesi: questo mRNA può rimanere attivo per settimane.
6. I fattori su cui non si ha controllo sono quindi molteplici: quantità di antigene prodotti, per quanto tempo lo si produce e dove lo si produce.
7. L'efficacia, forse a causa del punto 3, è via via ridotta (v. anche Fuori dal vaso).
8. Scarsa comprensione del potere politico di questi meccanismi immunitari: si fidano troppo degli esperti di chi ha altissimi interessi economici in ballo.
9. Le istituzioni che dovrebbero controllare la qualità e la sicurezza dei farmaci non funzionano come dovrebbero.
Qualche commento al volo:
- I punti 3 e 5 mi sembrano i più significativi, soprattutto la mancanza di controllo sulla quantità di antigeni prodotti dalle cellule mi sembra fondamentale: non mi stupirei se il motivo per cui i giovani rischiano di più fosse legato proprio a questo fattore.
- I fattori di potenziale rischio sono tantissimi ma, come detto, non sono state fatti controlli nel medio e lungo termine.
- Il punto 8 mi pare ingenuo: io ci vedo dolo e, nel caso migliore, totale incompetenza (v. Chi voleva sapere sapeva).
Il seguente video invece presenta una ricerca le cui conseguenze dovrebbero far nascere dubbi significativi sulla moralità di alcune decisioni. Anche questo video è del Dr. Campbell: Rare complications.
Premetto che il Dr. Campbell parla di complicazioni “rare” perché nei termini di servizio di YouTube quando si parla di effetti dannosi dei vaccini bisogna sempre ripetere che sono rari (*2) altrimenti si rischia la censura o peggio. Giudicate voi, in base ai dati di questa ricerca, se tali effetti siano effettivamente rari.
La ricerca è del dicembre 2021 ma è stata colpevolmente pubblicata solo qualche giorno fa (*3).
La ricerca esamina 5.000 ragazzi (da 12 a 18 anni) taiwanesi, tramite degli elettrocardiogrammi, prima del vaccino Pfier, dopo la prima dose e ancora dopo la seconda e, se ho capito bene (vado a memoria: riverificate!), a un ulteriore mese di distanza.
All’epoca della ricerca il covid-19 non era arrivato sull’isola di Taiwan e quindi i risultati ottenuti non possono essere attribuiti alla malattia.
Ebbene dopo la prima dose il numero di ragazzi con sintomatologie cardiache era circa il 5%; dopo la seconda circa il 17%. Appunto: controindicazioni rare.
Fortunatamente i ragazzi con sintomi gravi sono stati "solo" 5: 1 miocardite e 4 pericarditi (o viceversa, non ricordo bene). In pratica le controindicazioni gravi sono state circa 1 ogni 1000 ragazzi. Tante? Poche?
Tenete presente che, per esempio, negli anni ‘90 un vaccino (Rotavirus da CDC.gov) fu ritirato dal commercio perché dava 1-2 controindicazioni ogni 10.000 vaccinazioni.
Particolarmente preoccupante il caso dei giovani con anomalie nell’elettrocardiogramma ma asintomatici: non essendo consapevoli delle anomali potevano rischiare di accentuare il problema (*4).
Poi, se ho ben capito, dopo un mese la maggioranza di questi sintomi era scomparsa: sicuramente è una notizia confortante ma si deve tenere presente che il cuore, diversamente da altri organi, non si autoripare e quindi ogni danno che riceve è permanente. Non è quindi da escludere che fra 10 o magari 20 e passa anni questi ragazzi possono avere problematiche cardiache che altrimenti non avrebbero avuto.
Riassumendo: la probabilità di morte all’epoca della variante delta (quella più pericolosa) per i ragazzi era di 1 ogni 2 milioni. Secondo questa ricerca le controindicazioni gravi sono 1 ogni 1000.
Oggi la variante omicron è notevolmente meno pericolosa e quindi il rischio di morte dovrebbe essersi ulteriormente ridotto: fortunatamente gli esperti comunque ci informano che il rapporto rischi/benefici di questi vaccini mRNA è accettabile anche per i più giovani (è consigliato negli USA a tutti coloro che hanno più di 6 mesi; non so che età hanno stabilito in Europa).
E il terzo video? Beh, l’ho ascoltato mentre scrivevo questo pezzo e quindi inizialmente non sapevo se ne avrei scritto o meno. Ma, da quello che ho capito, mi sembra anche questo molto significativo e, contemporaneamente, paradossale. Giudicate voi: Strokes After Pfizer Bivalent Vaccine - CDC Identifies Possible Safety Concern dal canale Drbeen Medical Lectures.
Nel video il dottore commenta un articolo del CDC (CDC & FDA Identify Preliminary COVID-19 Vaccine Safety Signal for Persons Aged 65 Years and Older) che informa che, dopo la vaccinazione col Pfizer, su chi ha più di 65 vi sono stati “segnali” di rischio per ictus. Questi segnali sono assenti invece dopo la vaccinazione col Moderna. L’aspetto paradossale è che, nonostante questi segnali di rischio, il CDC ritiene che non ci sia bisogno di cambiare le proprie indicazioni, ovvero di consigliare il vaccino contro il covid-19 a chiunque abbia più di 6 mesi (*5).
Conclusione: tutto normale, eh? Come sempre in me prevale la sensazione che il principio di massima precauzione si applichi alla tutela degli interessi economici delle case farmaceutiche invece che alla salute della popolazione...
Nota (*1): non so se si scrive così in italiano: si intende il fenomeno in cui il sistema immunitario si attiva e quindi attacca cellule del proprio corpo.
Nota (*2): a onor del vero sarebbe anche vietato dire che sono ASSOLUTAMENTE sicuri ma non mi pare che questa regola sia fatta rispettare altrettanto rigidamente.
Nota (*3): come spiegato nell’introduzione l’atmosfera nel mondo scientifico su questi vaccini sta cambiando seppure lentamente. Un anno fa molte riviste non se la sarebbero sentito di pubblicare ricerche con risultati come quelli di questa.
Nota (*4): non sono un dottore ma ormai ho imparato anch’io che in caso, per esempio, di miocarditi è fortemente consigliato di evitare sforzi fisici!
Nota (*5): per esempio perché non consigliare il vaccino Moderna invece del Pfizer a chi ha più di 65 anni?
martedì 17 gennaio 2023
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