Non so come, direi di pura volontà, sono riuscito a “terminare” la nuova versione dell’Epitome.
In realtà non dovrebbe essere troppo diversa da quella temporanea che avevo reso disponibile mentre finalizzavo questa: le solite piccole correzioni qua e là che però prendono un’infinità di tempo e sono, almeno per me, estremamente noiose.
Poi, non so, probabilmente sono io, ma ogni volta che rileggo qualcosa vi trovo un sacco di errori o, comunque, di inesattezza o di dettagli che non mi piacciono più: il risultato è che mi sembra di non finire mai, che l’opera sia sempre a un livello indecente e impresentabile…
Provo a riassumere i cambiamenti principali rispetto a 1.8.0 “Verdepasso”.
A livello meramente quantitativo vi sono 22 pagine e 93 note in più.
La novità principale è un nuovo capitolo composto da 7 sottocapitoli di cui uno proveniente dalla “Miscellanea”. Si tratta di una teoria maturata in questi ultimi mesi, sostanzialmente in autunno, che interpreta la gestione della pandemia in un contesto notevolmente più ampio e generico (a cui, oltretutto si riallaccia facilmente anche l’interpretazione della guerra in Ucraina) a sua volta inquadrato nella logica dell’Epitome.
Chi mi conosce lo sa: il mio pallino per la storia è nato intorno ai complessi aspetti che hanno portato alla caduta dell’impero romano. Stranamente non ricordo se sono poi riuscito a mettere nero su bianco la mia teoria al riguardo ma non credo. Non credo perché in realtà ci sto ancora riflettendo (da un paio di decenni almeno!) ma mi sto orientando verso una particolare forma di decadenza che definisco appunto nel nuovo capitolo.
Ancora non sono sicuro che tale specifica decadenza abbia colpito veramente l’Impero Romano ma di certo sta colpendo l’occidente, ovvero gli USA e tutti gli stati che gli vanno a rimorchio.
Questa nuova teoria spiega però bene la gestione della pandemia e la crisi in Ucraina.
A proposito della guerra mi sono limitato ad aggiungere qualche paragrafo distribuiti su più capitoli, insomma accenni e spunti di interpretazione. Se mai riuscirò a scrivere una nuova versione probabilmente approfondirò il fenomeno.
Il mio “programma” originario era poi quello di pubblicare a breve una nuova versione 1.9.1 essenzialmente di correzione del materiale esistente. Poi, sempre in teoria, avrei tentato di provare a diffondere un po’ la mia opera. Avevo delle idee interessanti su come fare ma non so se avrò la forza/voglia di provarci.
Dal mio ingenuo punto di vista non cerco notorietà o fama, o qualunque cosa cerchino le persone comuni, ma vorrei solo fare un favore/regalo all’umanità! Ma onestamente inizio a nutrire dubbi che l’umanità si meriti il mio impegno…
Quindi?
Bo… non so proprio cosa farò: il mio problema di scarsa energia/volontà è piuttosto critico. Non so se si nota anche nei miei pezzi: come INTP riesco bene a compartimezzare (*1) la mia mente, a non pensare a un problema e a concentrarmi su altro… ma tutto ha un limite…
Conclusione: finalmente la “Verdepasso” va in soffitta e arriva la 1.9.0 “Dolore”...
Nota (*1): apparentemente il verbo “compartimezzare” non esiste! Io lo intendo con “dividere in compartimenti”...
Io, correttrice di bozze incompresa
1 minuto fa
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