Ieri sera ho finito di leggere Casa di bambola di Henrik Ibsen: mi sarebbe piaciuto leggere Il nemico del popolo ma in casa avevo questo…
Devo ammettere che non ho capito quest’opera: soprattutto non riuscivo a inquadrare la protagonista femminile: era una caricatura di donna/moglie felice e contenta oppure un ritratto realistico? E poi il ricatto era credibile o solo un tentativo di spillarle qualche quattrino/favore? E qual è il ruolo del dottore Rank?
Queste incertezze, che mi hanno accompagnato fin quasi alla fine dell’ultimo atto, mi hanno impedito di apprezzarne gli eventuali significati più nascosti.
Alla fine si capisce che il matrimonio apparentemente idilliaco della protagonista non era tale. La moglie aveva fatto tutto per il marito ma quando sarebbe toccato a lui fare la propria parte egli si tira indietro e, anzi, accusa la consorte di aver rovinato tutto; lei si rende così conto di aver vissuto una vita illusoria, di essere stata allegra ma non felice, e decide di lasciare marito e figli per andarsene via da sola a riflettere su se stessa.
Conclusione: sicuramente originariamente (1879) fu un’opera provocatoria, volendo anche femminista, ma adesso mi pare abbia poco da dire...
In bocca al lupo - 16/4/2019
Qualche giorno fa ho letto su FB un meme che mi ha fatto sorridere: ora non ricordo le parole esatte ma più o meno suonava così “Quando ti augurano 'in bocca al lupo' tu rispondi semplicemente 'grazie'” con foto di mamma lupa con in bocca un lupacchiotto...
Il meme mi ha fatto sorridere per due motivi:
1. Fin da quando ero bambino (circa 40 anni fa) mi dispiaceva per il lupo e quindi, con aria preoccupata, rispondevo “grazie” proprio come suggerito dal meme.
2. Ero preoccupato perché avevo la sensazione che rispondere un semplice “grazie” mi portasse grande sfortuna!
Comunque, per non auspicare la morte al lupo e per non apparire maleducato con chi mi augurava con tale detto buona fortuna, ho perseverato fin da allora a rispondere “grazie”!
Credo che questo la dica lunga sul mio carattere...
Notre Dame - 16/4/2019
L'incendio di ieri che ha semidistrutto la cattedrale di Notre Dame a Parigi mi ha impressionato molto: ma del resto credo che nessuno sia rimasto indifferente a tale obbrobrio.
So di averla visitata un paio di volte ma onestamente ho solo un vago ricordo di un “buio luminoso”, ovvero della luce che proviene dalle vetrate e che illumina una chiesa altrimenti tetra: ma magari mi confondo con altri luoghi...
Invece il ricordo più vivido legato a Notre Dame è di pochi anni fa: ero andato a trovare gli zii al mare e la zia, che aveva sempre avuto una memoria ferrea, ci chiese sconsolatamente come si chiamava quella chiesa a Parigi, sull'isola nel Tamigi, con le vetrate bellissime: erano giorni che ci pensava senza riuscire a ricordarlo.
Quando le si rispose “Notre Dame” lei semplicemente annuì e sospirò: “già...”
Fu uno dei primi sintomi del suo Alzheimer...
Terzini - 16/4/2019
Domenica ero da mio padre e così, dopo molti anni, ho seguito la telecronaca della partita della Fiorentina del Guetta, non il DJ ma il telecronista “storico” della squadra viola.
Onestamente non è che mi sia riuscito seguirla bene: evidentemente oramai sono più abituato a guardarla che ad ascoltarla...
Però ho avuto una “grande” soddisfazione: riferendosi a Biraghi ha detto qualcosa del tipo “se la nazionale italiana non ha elementi migliori per questo ruolo non siamo messi troppo bene...”: che è esattamente il mio pensiero espresso però in maniera MOLTO più delicata di come avrei fatto io...
Gli adoratori dell’uovo di cioccolato - 24/4/2019
Qualche giorno fa ho notato una polemica su Twitter a causa di un cinguettio di Obama sugli attentati in Sri Lanka: riferendosi alle vittime, al posto del semplice “cristiani”, aveva infatti scritto “Easter worshippers” che, traducendo alla lettera suona come “fedeli della Pasqua” o "fedeli pasquali".
Le polemiche erano sul fatto che, con questa espressione, sembrava volesse nascondere che le vittime fossero proprio dei cristiani.
Io non gli avevo dato troppo peso: non essendo un madrelingua inglese pensavo che fosse un’alternativa valida. Del resto su WordReferences, dove per curiosità avevo controllato, si dà come sinonimo di “church goers”. In seguito poi avevo notato che anche Hillary Clinton aveva usato la stessa espressione e così mi ero convinto che fosse una polemica solo italiana causata da una comprensione imperfetta dell’inglese.
Ho però scoperto che non è così: Easter Worshippers Pounce! di Rod Dreher su TheAmericanConservative.com
alla prima stazione
1 ora fa
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