Doverosa et Rispettosa Premessa
Oggi, forse per colpa della lettura dell'Etica nicomachea, avevo pensato di scrivere di Ari (il soprannome che ho dato ad Aristotele, nome decisamente TROPPO lungo!) ma poi ho deciso di soprassedere.
Cosa c'entra il sedere, per quanto tondo e sodo? Niente: l'immagine mi è apparsa da sola davanti agli occhi.
In verità oggi voglio cambiare genere. Quindi, se Aristotele è maschio allora Ari è femmina: sillogismo perfetto ma che però, di nuovo, non c'entra niente... non so perché oggi divago così...
La tentazione era quella di parlare della bellezza di Ari ma, si sa, la bellezza sta nell'occhio di chi guarda: ricordo che a me appariva infinita e andava a coincidere nella mia immagine di lei.
A distanza di anni la mia vista è molto peggiorata e poco è rimasto di quanto fu allora: ma sempre mantengo il ricordo di una bellezza che mi sembrava non perfettibile in quanto già perfetta e, per quanto illusorie, mi mancano quelle struggenti emozioni perdute.
Ma, come detto, oggi voglio parlare d'altro...
La storia di come sono arrivato a scoprire il canale del titolo è molto casuale!
Fra i vari suggerimenti che Youtube “personalizza” per me c'è anche una piccola percentuale di candid camera: non sono un appassionato ma, di tanto in tanto, se il titolo mi sembra divertente, do un'occhiata. Pochi giorni fa ho scoperto il canale Whatever che ha il pregio di fare (mediamente!) scherzi (*1) piuttosto raffinati e intelligenti (che loro chiamano pomposamente “esperimenti sociali”!) spesso, ma non sempre, basati sull'interazione uomo donna (o vice versa!). In uno di questi scherzi una ragazza molto carina chiedeva ad altre ragazze (le vittime) se volevano fissare un appuntamento sentimentale con lei: un discreto numero rispondeva sì!
Fra i vari commenti al video mi aveva colpito e divertito quello di un tizio che si lamentava che la ragazza in questione avesse più successo di lui nell'approcciare le ragazze: un tizio gli suggeriva di andare a guardare il canale RSD Julien lasciando capire che vi avrebbe potuto effettivamente trovare delle idee per migliorare le proprie possibilità...
La capacità di saper approcciare le donne mi ha sempre affascinato (*2) e, quando trovo un “esperto”, mi piace intervistarlo per cercare di comprenderne il punto di vista. Al riguardo rimando al pezzo L'uomo che sussurava alle donne...
Quindi, mi son detto, “perché no?”. Guardo un video così mi faccio un'idea e, se mi rendo conto che si tratta di una sciocchezza, al massimo ho sprecato 15 minuti...
Così ho dato un'occhiata alla lista dei moltissimi video disponibili e, senza pensarci troppo, ho optato per How To Get Your Dream Girl Off The Pedestal: The Cure For Oneitis ovvero «Come togliere la tua ragazza dei sogni dal piedistallo: La cura per “lei è unica”». Infatti la mia tendenza è proprio quella di idealizzare e mi sembrava interessante capire cosa ne pensasse questo tizio...
Ovviamente non ero solo interessato al contenuto ma anche a che tipo fosse Julien, l'esperto in donne e autore dei video. Di seguito la mia “recensione” del video si articolerà su due livelli: il primo sarà sul puro contenuto informativo; il secondo cercherà di analizzare Julien stesso e il suo modo di comunicare.
Julien mi è sembrato di aspetto piuttosto indifferente ma sono consapevole di non essere assolutamente in grado di valutare la bellezza in un uomo (*3): fisicamente magro, quasi mingherlino, una faccia comune e un abbigliamento trasandato (*4). Direi sui trent'anni a causa di un inizio di stempiatura ma magari è più giovane...
La voce è piacevole, parla in maniera fluida e scorrevole: magari si ripete ma non resta senza parole. Per i miei gusti gesticola un po' troppo: in una maniera leggermente enfatica che di solito associo a chi mi vuole fregare. Ma questa è solo un'impressione superficiale. Arrivato alla fine del video devo però ammettere che nel complesso mi è sembrato convincente e mi ha dato una sensazione di competenza e sincerità: magari quello che dice sono tutte sciocchezze ma lui ci crede veramente.
Nel video spiega che, di tanto in tanto, si incontra una donna che ci appare speciale, una donna con la quale abbiamo una grande sintonia e molti interessi comuni. Una donna che finiamo per considerare unica e insostituibile.
Secondo Julien però tutta questa sintonia è puramente illusoria ed è frutto della nostra volontà di autoingannarci: è l'uomo che proietta sulla donna le proprie fantasie rendendola simile a ciò che non è. Il consiglio di Julien è quello di valutare attentamente ciò che realmente si conosce delle donna e cosa sia invece frutto della nostra fantasia proiettata su di lei.
Julien chiama questa sensazione il “piacere colpevole” (guilty pleasure) perché è qualcosa che dà un'illusoria sensazione di significato alla vita: ma, secondo Julien, bisogna cercare il proprio scopo nella vita altrove. Anzi questo stato mentale potrebbe essere addirittura controproducente portando al precoce fallimento della relazione. La soluzione è invece quella di calarsi in un diverso stato mentale: la propria vita è completa e ha senso anche senza quella particolare ragazza.
Non solo: questa sensazione che le sia unica e che rappresenti un amore irripetibile è assolutamente falsa. In realtà esiste un'infinità di altre donne con cui potremo provare le stesse sensazioni.
Non bisogna creare un castello di illusioni incentrato su una particolare ragazza perché poi sarà molto più difficile liberarsene. A questo riguardo Julien fa un piccolo inciso aggiungendo che questo è il motivo per cui molte ragazze restano col proprio fidanzato anche se non ci stanno più bene insieme: non vogliono ripartire da capo con un'altra storia.
Julien conclude infine che non c'è bisogno di rifuggire da queste sensazioni ma che non si deve farsi dominare da esse: bisogna aver sempre ben chiaro cosa è reale e cosa invece è un'illusione.
Insomma non ha detto delle verità segrete e sconvolgenti ma, anzi, i concetti erano piuttosto ovvi e basati sul buon senso. Però li ha detti in maniera convincente: altre persone mi hanno detto cose simili, e talvolta io stesso le ho pensate, ma Julien mi ha convinto molto di più di altri!
Forse è proprio questa capacità di essere convincente, questa sicurezza di sé, che affascina le donne: ho notato che per tutto il tempo guardava fisso la telecamera, gesticolava e si muoveva molto; poi non stava zitto un attimo, magari anche a costo di ripetere un concetto importante. Infine usava un linguaggio colloquiale, molto enfatico, chiaro, senza inflessioni particolari e infarcendolo di quando in quando con parole più triviali. Riesce a sorridere mentre parla, con gli occhi. Fa esempi personali o che comunque si ricollegano a esperienze comuni (come la scuola).
Conclusioni: da un singolo video di questo tipo è impossibile trarre conclusioni definitive ma mi è venuta la voglia di guardarne altri per farmi un'opinione più chiara...
Nota (*1): alcuni dei miei preferiti: Cock prank (Cock = c###o e gallo); Ass prank (Ass= asino e sedere) e Camel toe prank (Camel toe = dito di cammello e... beh, capirete...)
Nota (*2): solo da un punto di vista teorico però perché poi, nella pratica, i miei tentativi hanno dato una nuova dimensione all'aggettivo “disastroso”!
Nota (*3): per cercare di capire se un uomo sia bella o meno prima ne valuto l'aspetto fisico: più è alto e meglio è; più è muscoloso, senza esagerare, e meglio è. Molto più difficile valutarne il volto: sono giunto alla conclusione che le donne apprezzino le linee del volto dritte, pulite e forti. Il mio problema principale è che in un volto maschile io tendo a cercare di apprezzarne l'intelligenza ma evidentemente le donne non fanno altrettanto: se un uomo ha un'espressione intelligente allora suppongo che sia apprezzato ma, ho la sensazione che questo tipo di valutazione, la maggior parte delle volte, mi porti fuori strada. Di tanto in tanto mi capita di scoprire che uomini, che io con le mie attente valutazioni avevo giudicato normalissimi se non peggio, sono invece considerati belli e/o affascinanti! Ah, infine un altro parametro che considero è il narcisismo nella cura dei dettagli del proprio aspetto: se vedo un uomo che sta particolarmente attento alla cura dei capelli o delle unghie suppongo che curi molto il proprio aspetto e che si consideri bello. Ovviamente è una valutazione indiretta non sempre affidabile: suppongo ci siano persone che sono brutte ma che si credono belle! O magari proprio perché sanno di essere brutte curano i dettagli per cercare di apparirlo meno.
Insomma la mia capacità di valutare la bellezza maschile è totalmente inaffidabile!
Nota (*4): anche nel campo “moda” la mia opinione vale meno di zero!
venerdì 5 agosto 2016
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