Due settimane fa non ho resistito e mi sono comprato un gioco per computer in edicola a 10€.
I miei gusti sono alquanto limitati: prediligo i giochi di strategia, quelli cosiddetti di ruolo, i puzzle e le simulazioni. Inoltre devo ormai fare attenzione ai requisiti minimi del mio computer che inizia ad avere sui 6 anni (*1).
Da questo punto di vista i giochi pubblicati sulle riviste sono l'ideale perché, anche questi, non sono mai recenti e hanno almeno 3 o 4 anni.
Il gioco che ho preso è “Sherlock Holmes contro Jack lo Squartatore”: un gioco molto atipico che fa quasi categoria a sé (*2). Si tratta infatti di un giallo in cui si impersona il personaggio di Sherlock Holmes e bisogna scoprire e fermare Jack lo squartatore.
L'idea era intrigante ma sfortunatamente non è stata realizzata bene.
La grafica era in 3D ma, vista la struttura del gioco, avrebbe benissimo potuto essere in 2D: infatti nella meccanica del gioco c'erano delle idee molto buone ma si trattava sempre di puzzle o problemi da risolvere, al contrario non c'era nessuna parte di “azione” (sparatorie, inseguimenti oppure da interagire con l'ambiente dovendo fare salti, arrampicarsi, etc...).
Non so, forse inizialmente gli ideatori del gioco avevano in mente una meccanica più complessa, dove fosse cioè possibile intraprendere scelte diverse: sfortunatamente il risultato finale, forse per limiti di budget, non dà al giocatore nessuna libertà d'azione e corre invece su un unico binario dall'inizio alla fine. Cioè la sequenza dei problemi da risolvere e delle zone da visitare è unica. Se ci si blocca su un problema non c'è verso di abbandonarlo momentaneamente per dedicarsi ad altre cose: spesso anzi il programma non permette di uscire da una stanza fin quando non si è risolto l'enigma annesso...
Complessivamente il gioco nel suo complesso è deludente, perfino irritante quando si rimane bloccati su problemi evidentemente stupidi. Quello che lo salva è la trama storica che ripercorre i delitti di Jack lo squartatore e i puzzle, alcuni dei quali, divertenti. Insomma il giudizio sul gioco oscilla fra 3 e 6 in base ai gusti: a chi i puzzle (specialmente se male o non spiegati) non piacciono e non è interessato a Jack lo squartatore allora rimarrà nauseato dal gioco dopo poche decine di minuti (da cui il 3); al contrario chi come me apprezza i suoi aspetti positivi allora lo può trovare tollerabile (da cui il 6). Comunque, se non si è masochisti, è necessario usare una guida per superare i problemi più difficili: io la guida l'ho usata solo tre volte per sbloccarmi anche se forse, avendo più pazienza, in due casi avrei potuto farne a meno.
Insomma si tratta di un gioco mal realizzato ma che aveva qualche idea buona.
Quello che però gli dà il colpo di grazia è la traduzione in italiano. Le cattive traduzioni in Italia sono la regola e non l'eccezione: per questo amavo comprare i giochi in Olanda visto che era sempre prevista la possibilità di giocarli in inglese.
Mi chiedo ma che senso abbia fare delle traduzioni così pessime....
In alcuni tipi di giochi una cattiva traduzione è solo fastidiosa ma è letale in uno che vorrebbe fare dell'atmosfera uno dei suoi punti di forza!
E il doppiaggio dei dialoghi? Ancora peggiore! Oltre alla traduzione approssimativa c'è il problema delle voci prestate certo non da attori: i dialoghi vengono letti con voce monotona e inespressiva e, specialmente sul finale, non sono nemmeno sincronizzati con le immagini (cioè il dialogo finisce e Sherlock continua a muovere la bocca per svariati secondi: evidentemente il dialogo in italiano era stato pesantemente tagliato!). Oltretutto Watson ha un'odiosa voce in falsetto che lo rende insopportabile mentre i personaggi minori sembrano doppiati tutti dalla stessa persona che cerca di camuffare la propria voce: terribile!
Un paio di esempi che mi sono rimasti impressi: su dei giornali si trovano più volte scritte frasi del tipo “il sospettoso è riuscito a sfuggire alla polizia” oppure “La polizia ha interrogato un sospettoso”: ovviamente il termine italiano corretto sarebbe dovuto essere “sospetto”...
In un dialogo poi:
Sherlock: quanto costano tutte queste salsicce?
Macellaio: Tutte? Facciamo due libbre.
Ovviamente, trattandosi di un prezzo, la traduzione corretta di “pounds” era “sterline”!
Ma come è possibile che il doppiatore non si sia accorto della sciocchezza che leggeva? Evidentemente lui non poteva farci niente perché la qualità non rientrava nei criteri (*3) del doppiaggio.
Uno degli effetti negativi di questa traduzione è che ogni informazione (usate in dei puzzle per fare deduzioni) era inaffidabile perché poteva avere un significato anche ben diverso dall'originale. Il risultato era che, piuttosto che sforzarsi di interpretare le parole, era molto più facile provare diverse combinazioni per trovare la soluzione.
Ovviamente, per l'atmosfera del gioco, questo ha esiti disastrosi...
Concludo linkando la recensione di questo gioco su gamespot.com (un sito che trovo piuttosto affidiabile): Sherlock Holmes vs Jack the ripper.
Al gioco danno addirittura un 7 ma faccio notare che scrivono: “Pleasing character art along with a great script and impressive voice acting that bring to life Holmes, Watson, and a cast of Victorian lowlifes really help to sell the atmosphere as well.”
Cioè i dialoghi e i testi aggiungevano atmosfera nella versione inglese mentre invece, in quella italiana, sono un difetto invece che un pregio: insomma il punto in meno dovuto alla cattiva traduzione ci sta tutto...
Ah! ah! Ah! Per curiosità sono andato a leggere anche la recensione di questo gioco pubblicata su un sito italiano che mi era stato consigliato una volta da un amico: Gameplayer.it
A parte che danno al gioco un sicuramente eccessivo 8,5 globale ma scrivono anche: “I dialoghi come detto sono completamente localizzati in italiani, e si integrano perfettamente per carisma e qualità alle animazioni dei personaggi nei loro siparietti.”!!!
Ma li hanno ascoltati??
Su un altro sito italiano: voto globale 7,5 e scrivono “Il doppiaggio è un po' altalenante”...Ma!
Seconda conclusione: evidentemente gli italiani conoscono talmente male l'inglese che qualsiasi traduzione, per quanto cattiva, diviene un punto di forza...
Oppure, forse più probabile, hanno interesse a fare recensioni non troppo negative.
I will stick with Gamespot.com
Nota (*1): quindi: 14*6 = 84 anni! Ho deciso infatti che per calcolare l'età di un computer bisogna moltiplicare l'età reale per 14...
Nota (*2): beh in realtà sono a conoscenza di qualche altro gioco dello stesso genere ma non avendoli mai provati non mi ricordo nemmeno come si chiamino.
Nota (*3): in realtà tutta la traduzione doveva avere avuto un solo criterio: basso costo!
L'esempio di Benjamin Franklin
7 ore fa
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