Stanotte sono andato a letto molto più tardi del solito e ho fatto un sogno lunghissimo.
Non particolarmente strano né interessante ma veramente lungo: se provassi a descriverlo tutto mi ci vorrebbero almeno due post.
Voglio invece concentrarmi solo su quattro episodi che mi hanno più colpito.
Ero entrato per errore in un grande negozio di fumetti (tralascio come ci ero arrivato, chi lo gestiva e altri dettagli secondari) che aveva un solo piccolo scaffale dedicato ai giochi di ruolo. Come mia abitudine avevo intenzione di dare un'occhiata alla ricerca di vecchi GURPS ma, proprio di fronte scaffale, c'erano due bimbetti (direi sui dieci anni).
Pazientemente mi accingo ad aspettare alle loro spalle ma, visto che mi paiono distratti, sto pronto a intervenire. Infatti dopo poco a uno dei bambini cascano tre libri: io, che me l'aspettavo, scatto e ne acchiappo due con le mani e il terzo con un piede!
Commento: Un accenno a cosa siano i GURPS è in Racconto natalizio ma, senza scendere nei dettagli, si tratta di libri.
Cosa c'è di strano in questo episodio a parte i miei riflessi tipo Spiderman?
Beh, il fatto è che spesso, nella realtà, mi sono capitate situazioni analoghe: sono sempre sul chi vive in particolare se noto persone distratte intorno a me e, in quei casi, sono pronto a intervenire. Spesso è buffo perché la gente si stupisce. Alle medie ripresi al volo un libro facendo uno scatto talmente rapido che, per giorni, i miei compagni di classe non fecero che parlarne con stupore!
Nel sogno ero un ragazzo con un fratellino molto più piccolo, una sorella più o meno della mia stessa età e una terza di qualche anno più grande. Il fratellino più piccolo si fa male e perde del sangue dal naso: lo stesso succede a me e alle mie sorelle. Si sospetta qualcosa di soprannaturale e io e la sorella coetanea partiamo per indagare in Europa. Nel sogno ho la fugace idea che potrebbe essere la trama per un buon racconto ma poi mi dico: “No perché, questa idea viene da un libro...”
Commento: appena sveglio la prima cosa che mi è venuta in mente è stata che l'idea era invece originale (per quanto ne sappia) e che avrei potuto scriverci realmente sopra un racconto! Poi però ho accantonato l'idea perché il sogno, avendo preso un'altra direzione, non mi aveva lasciato abbastanza elementi per una trama decente...
Nel sogno avevo come fidanzata un'ennesima ragazza mai vista prima. Questa aveva i capelli castano scuri lunghi alla spalla leggermente ondulati (cioè né lisci né ricci). Aveva i tratti del volto tipicamente italiani ed era molto sportiva.
Commento: mi affascina la fantasia del mio inconscio che si inventa queste donne mai viste prima (vedi corti Linus e Streghette)!
A differenze delle due ragazze citate nei post sopramenzionati questa era troppo dinamica/estroversa/scatenata/ballerina per essere veramente il mio tipo: comunque mi piaceva...
La stessa ragazza di sopra mi aveva anche parlato di un suo ex-fidanzato (molto ricco che lavorava a Mosca) che poi lei aveva lasciato perché stufa di lui (ci sarebbero da raccontare molti altri particolari divertenti ma preferisco andare al nocciolo). Mi dice anche che il tipo era stato un mio ex compagnio di classe: il suo nome era “Dolori”. Io non riesco a ricordare nessuno con un nome simile e ipotizzo “Il cognome era Del Neri, forse?”. Lei mi risponde che non aveva cognome: il suo nome era “Dolori” e basta!
Commento: una volta sveglio ci ho ripensato e mi sono ricordato di non aver avuto nessun compagno di classe chiamato “Del Neri” ma che il bambino che avevo in mente si chiamava invece Neri Banomi. Ora forse è una coincidenza, tutto sommato piuttosto vaga, ma Benoni significa “Nato nel dolore” (vedi infatti la descrizione di Lorenzo Benoni; io lo sapevo perché Benoni è il nome di un'apertura negli scacchi...).
Insomma è vero che il collegamento fra Dolori, Del Neri, Neri Banomi e Benoni è molto flebile ma allora perché nel sogno avrei chiesto se si trattava di “Del Neri”? Solo un caso? Solo a causa della vaga assonanza fonetica fra Dolori e Del Neri? Mi pare ancor meno credibile...
L'esempio di Benjamin Franklin
7 ore fa
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