Ci sarebbero molte notizie da commentare: il referendum per il Brexit in UK (per esempio Brexit, tra in e out le due facce dei londinesi), i virus governativi per infettare i calcolatori dei cittadini (Intercettazioni con i trojan di Stato), le allucinazioni di Monti che vede “eccessi di democrazia” (Brexit, per Mario Monti è un eccesso di democrazia), le ultime sul TTIP magari ripartendo dal confronto Feltri vs Anti-TTIP, oppure sull'eutanasia (v. L'eutanasia è un diritto per il malato e chi lo accudisce) o magari semplicemente sugli europei e l'inciampo contro l'Irlanda...
Invece no: l'articolo di riferimento di oggi è su Virginia Raggi (Virginia Raggi, anche per gli assessori multa da 150.000 euro per chi viola il codice M5S di F.Q. dal FattoQuotidiano.it)...
Un inciso. In realtà mi chiedo se la mia solerzia nell'evidenziare tutti i difetti del M5S non sia eccessiva: del resto penso che il PD e gli altri partiti siano ancora peggio ma ad essi non dedico, intendo proprio numericamente, altrettanti pezzi di critica.
Credo che in parte la ragione sia psicologica: nel mio anno e mezzo di impegno nel movimento vi avevo dedicato una grande quantità di tempo (sebbene minore di altri attivisti!) perché credevo realmente che fosse l'unica speranza per salvare l'Italia. Quando poi ho capito che il M5S non ha alcuna intenzione di andare al governo e che è solo una trappola per incanalare in ambito democratico il malcontento allora mi sono sentito tradito: e il tradimento suscita a sua volta tutta una serie di emozioni non certamente positive. Eppure, almeno mi pare, nelle mie critiche resto sempre oggettivo: i commenti di altri ex-attivisti che conosco sono molto più duri (ed eccessivi) dei miei...
In breve l'argomento di oggi è la sudditanza della Raggi e della sua giunta a Casaleggino e, forse ancor peggio, allo “Staff” ovvero ai dipendenti dell'azienda Casaleggio Associati.
L'articolo spiega che non solo la sindaca e i suoi consiglieri hanno firmato il patto di obbedienza ma che lo dovranno fare anche i membri della giunta. Mi sembra stupido e inutile visto che (*1) gli assessori sono al servizio del sindaco: se il sindaco non è contento del loro lavoro li licenzia e ne assume di nuovi. Quindi a che serve imporre lo spauracchio della multa se non a rinfocolare le polemiche e a umiliare la professionalità dei tecnici di grande livello che la Raggi vorrebbe nella propria squadra?
Spauracchio perché credo, anche se non sono un esperto di legge, che se tale contratto venisse portato in tribunale non potrebbe che essere ritenuto nullo: come ho scritto in Allucinante! il sindaco rappresenta tutti i cittadini, anche coloro che non lo hanno votato, e non può essere certo intralciato nel suo operato dal volere di un'azienda privata.
Comunque andiamo con ordine: voglio evidenziare i passaggi dell'articolo che mi hanno colpito...
«codice del M5S»: proprio nel titolo è presente un'astuta mistificazione. Gli assessori saranno multati se infrangono il “codice del M5S”, ma di quale codice si tratta?
Leggendo i commenti all'articolo si capisce che i sostenitori pentastellati, spesso fanatici quanto ingenui, quando sentono parlare di “codice del M5S” pensano ai principi dell'“uno vale uno”, del “nessuno deve rimanere indietro” e simili. In realtà sospetto (perché non ho letto tale contratto (*2). Aggiornamento: contratto trovato e letto, vedi nota *3!!) che l'unico principio effettivamente presente sia quello dell'obbedienza allo “Staff”. Molto furbo.
«...se violano il codice...»: e chi decide se c'è stata una violazione? Molto chiaro.
«Raggi e il mini direttorio romano...»: i romani hanno votato per eleggere il proprio sindaco ma adesso si ritrovano, oltre alla Raggi, anche un direttorio, non eletto ma calato dall'alto, di cui la Raggi dovrebbe seguire le indicazioni. Molto democratico.
«...i membri della giunta... ...tenuti ad operare in sintonia “con le indicazioni date dallo staff”»: ma chi è lo “staff”? Quali sono le sue indicazioni? Perché non si è candidato lo Staff alle elezioni romane? Molto trasparente.
Lungo (troppo lungo per riproporlo qui di seguito) stralcio virgolettato tratto dal contratto con deliranti richiami alla Costituzione, al recall, a votazioni in linea e alla “trasparenza” (!!). Molto (involontariamente) ironico.
Ci sarebbero altri passaggi “interessanti” ma non voglio infierire.
Da notare che l'Appendino a Torino non ha firmato tale obbrobrio ma una versione più “soft”. Evidentemente il frutto di un compromesso accettato dallo “Staff” perché probabilmente non si credeva che potesse realmente vincere...
Conclusione: mi chiedo fino a quando le contraddizioni sempre più evidenti del M5S non “esploderanno” tutte insieme facendolo cadere nel ridicolo...
Nota (*1): almeno per i comuni dei quali ho letto il regolamento ma sono quasi certo che valga per tutti...
Nota (*2): ma cercherò di procurarmelo per dargli un'occhiata...
Nota (*3): ho trovato quello che dovrebbe essere il “Codice del M5S” sottoscritto dalla Raggi. Ho qualche dubbio perché sembra più una bozza (manca il punto 8, punteggiatura errata...) ma comunque dà l'idea del documento. Il collegamento al PDF è questo (da leggere!). Valutate voi se vi sembrano prevalenti i richiami ai principi del M5S oppure se sono più frequenti e insistiti gli articoli sul controllo pervasivo e pervicace dei vertici del movimento, tramite mini direttorio e “Staff”, sull'operato della sindaca.
L'esempio di Benjamin Franklin
7 ore fa
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