Oggi ho per caso sentito la notizia (v. Wikileaks: la NSA spiava anche Berlusconi dal FattoQuotidiano.it) che Berlusconi, nel 2011, veniva spiato dagli USA.
Beh, e dove sarebbe la novità? Possibile che solo io non me ne stupisca?
Già altrove (v. ad esempio KGB sullo stato del mondo 1, 2 e 3) ho spiegato che gli USA, con la sconfitta dell'URSS e l'ascesa al potere delle multinazionali, hanno assunto le caratteristiche di un impero commerciale. Due delle caratteristiche di tali imperi sono il declino degli ideali e la miopia politica incentrata solo su interessi economici a breve e medio termine; la loro conseguenza principale è che si finisce per considerare gli alleati solo come partner economici e, ancor più paradossalmente, vice versa.
L'Italia, come gli altri stati europei, sono stati quindi declassati da alleati a semplici soci d'affari di secondo piano: come tali non si gode più del rispetto reciproco che vige fra Stati che si considerano da pari a pari.
È talmente ovvio che sono sicuro che i governi di Francia e Germania (altri paesi i cui vertici politici sono stati spiati) abbiano preso opportune precauzioni per le comunicazioni importanti: solo l'ingenua Italietta, con i suoi protagonisti politici dagli angusti orizzonti mentali, possono aver parlato con noncuranza al telefono pensando di non essere intercettati da potenze estere (*1).
Onestamente non ricordo se lo scrissi (*2) ma da tempo sospettavo ingerenze estere nella caduta di Berlusconi. Come ho scritto (e questo sono sicuro di averlo fatto!) Berlusconi, pur con tutti i suoi indubbi limiti, non governava contro l'Italia: sarebbe stato contro i suoi stessi interessi economici visto che le sue aziende guadagnano sulla pubblicità: un'Italia in declino avrebbe fatto calare i profitti, come infatti è successo...
Al suo posto fu messo il “non eletto” Monti (*3) che, seguendo istruzioni e “ricette” provenienti da poteri esteri, avviò subito tutta una serie di riforme nefaste che non solo non hanno “salvato” l'Italia ma, anzi, l'hanno fatto sprofondare sempre più...
Sempre rimanendo sull'argomento mi sono imbattuto in un articolo, sempre del FattoQuotidiano.it, che sembra, almeno parzialmente, darmi torto: Wikileaks, gli USA: Berlusconi danneggia l'Italia.
In questo articolo vengono riportate, tramite Wikileaks, alcuni cablogrammi dell'ambasciatore americano in Italia particolarmente critico, ma anche cinico, verso Berlusconi.
Incuriosito ho letto tale articolo con interesse notandovi contraddizioni evidenti. Vediamole un po'...
Da una parte si accusa Berlusconi di non avere una visione politica a lungo termine (vero, ma quale politico italiano la ha?) e poi di cercare nuove strade o soluzioni diplomatiche su difficili controversie internazionali. A mio parere è evidente che la vera colpa di Berlusconi è il suo tentativo di avere una politica estera indipendente e la sua amicizia con Putin.
Poi si accusa Berlusconi di essere stato condiscendente verso le richieste militari USA: ma di nuovo mi chiedo quale governo italiano abbia avuto il coraggio di dire no agli USA. Vedi Renzi con la Libia, ma anche i governi precedenti, bo... tipo D'Alema con la Serbia...
Solo Craxi, a mia memoria, rivendicò l'indipendenza e sovranità italiana durante la crisi di Sigonella (v. La crisi di Sigonella) e, guarda caso, qualche anno dopo fu eliminato politicamente da “Mani Pulite”: una coincidenza?
Poi si spiegano le pressioni fatte su Berlusconi e altri politici a lui vicini affinché venisse ritirato un decreto legge contro l'agricoltura “biotech” che avrebbe sfavorito un'importante, anzi strategica, multinazionale americana del settore. Ma sarebbe cambiato qualcosa con altri politici? Ad esempio il trattato TTIP è mille volte peggio ma Renzi, guarda caso, si è già dichiarato un suo sostenitore entusiasta...
Un cablogramma del 2008, prima delle elezioni, riassume bene la situazione: “Se vince Veltroni la situazione sarà eccellente. Se ritorna Berlusconi sarà molto eccellente”. A me pare significhi che l'uno vale l'altro: vedi anche il mio Douche & Turd...
Insomma da una parte ci si vanta di poter manovrare Berlusconi facilmente (visto che concede agli USA le stesse cose che avrebbero concesso altri governi) ma dall'altra ci si lamenta della sua troppa indipendenza in politica estera. Non è una contraddizione?
Probabilmente, visto che la fonte dell'articolo è Repubblica/L'Espresso, non dovrei stupirmi...
Conclusione: pensavo a quanto e quando sia attendibile Wikileaks. Cosa impedisce, ad esempio agli USA (ma anche ai servizi segreti russi o cinesi) di far trapelare notizie o documenti artefatti in maniera da provocare specifiche reazioni nell'opinione pubblica mondiale e non? La mia conclusione è che, paradossalmente, solo i documenti che mettono in cattiva luce gli USA siano credibili!
Nota (*1): non necessariamente solo dagli USA...
Nota (*2): talvolta per non apparire troppo paranoico mi trattengo ma poi la realtà finisce per superare la mia fantasia: vedi il caso Volkswagen...
Nota (*3): e la stessa politica distruttiva, sebbene con accenti diversi, è stata poi proseguita da Letta e Renzi.
mercoledì 24 febbraio 2016
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