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domenica 17 maggio 2015

Vocine da Bibbona...

Dopo mesi che non se ne sentiva più parlare è sbucata una registrazione (v. qui per l'audio su Youtube), fatta di nascosto a Bibbona, del colloquio fra Grillo e diversi parlamentari dissidenti, la maggior parte dei quali usciti o espulsi, avvenuto lo scorso novembre.

Per me è stato un tuffo nel passato (v. La fine del M5S): non avevo ascoltato nessuna registrazione ma ero a conoscenza di tutti gli elementi salienti del “dialogo” più un paio di altri, probabilmente emersi nel confronto fra la precedente delegazione di parlamentari e Grillo.

Nel complesso il colloquio è andato come mi aspettavo: da una parte 4-5 parlamentari che parlano e fanno domande, spesso pestandosi i piedi fra loro e, dall'altra, un Grillo che si barcamena rispondendo di volta in volta alla questione meno spinosa che gli veniva rivolta in quel momento.
Ho la sensazione che per chi non sia bene al corrente di tutti i retroscena sia quasi impossibile individuarne i passaggi più critici: e infatti la maggior parte dei media ne hanno estratto solo dei frammenti, più o meno di senso compiuto, ma non troppo interessanti o significativi.

Tutto sommato Grillo si è difeso bene considerando che si è trovato a gestire diverse persone contemporaneamente: solo grazie alla pertinacia della ragazza che lo pressava con insistenza si è lasciato sfuggire qualche ammissione...

E in questi mesi cos'è successo di nuovo?
Da una parte il progetto che gli attivisti fuoriusciti (almeno di quelli toscani con cui sono in contatto) speravano di riuscire a concretizzare è fallito. Le ragioni sono molteplici ma direi che la più importante, e forse meno evidente, è la diversità di opinioni ed esperienze politiche degli stessi: all'interno del M5S queste differenze erano smussate dalla personalità di Grillo e dal fatto che i temi più critici non venissero mai affrontati nel dettaglio creando così l'illusione che si fosse tutti concordi.
Anche il progetto dei parlamentari fuoriusciti (opinione personalissima) mi pare non sia andato molto più lontano di un nome e di un simbolo: so che stanno cercando di organizzare dei gruppi sul territorio ma non ho idea se questo tentativo stia avendo successo...

Il M5S sta continuando a fare il suo in Parlamento: ovvero essere completamente irrilevante.
Invece di scendere fra la gente e manifestare con gli insegnanti, con i “no expo”, contro il “Job Act”, contro l'Italicum, a difesa della salute pubblica, contro gli F35, etc... ci si limita a delle proteste inconcludenti in aula, alle solite accuse ululate sul “Blog” e tutto finisce lì...
Un'opposizione seria dovrebbe prendere atto che in Parlamento non può fare niente perché la maggioranza non cerca, né vuole, un minimo di dialogo e cooperazione: benissimo, allora come in tutti i paesi democratici, si scende in piazza a manifestare, pacificamente ma duramente, su tutte le ingiustizie di una gravità inaudita che stanno venendo compiute dal governo Renzi.
Così farebbe un'opposizione che volesse essere credibile e presentarsi all'intera popolazione nazionale come un'alternativa di governo plausibile... invece macché...

A sentire degli amici ancora nel M5S in queste ultime settimane il partito di Grillo è in ripresa: dal 17% circa e arrivato al 22% in ambito nazionale: in crescita ma comunque ben alle spalle del PD di Renzi che viaggia sul 30%. Questo sarebbe un successo? Secondo me assolutamente no si tratta anzi di un colossale fallimento!
Con tutto quello che sta combinando Renzi, un'opposizione appena credibile sarebbe facilmente al 60%!! (*1)
L'aumento del M5S è dovuto ai voti (virtuali) di chi non sa più dove sbattere la testa ma pensa comunque andare a votare...

Tanto per (non) cambiare i candidati toscani (come immagino sia per le altre regioni) sono il solito gruppo di raccattati scelti a casaccio con la votazione in rete. Ci saranno un 50% di persone oneste ma anche altrettanti (*2) furbastri: la frettolosa espulsione di Artini fu infatti dovuta (al di là della versione ufficiale della mancata rendicontazione) proprio per evitare che gli attivisti toscani potessero organizzarsi per scegliere fra le proprie fila dei candidati validi e affidabili da proporre poi alla votazione in rete aperta a tutti i simpatizzanti...
Una democrazia interna che avrebbe coniugato insieme qualità dei candidati, storia di attivismo e competenze: a mio avviso l'altra via maestra (oltre allo scendere fra la gente) per essere un'opposizione credibile con qualche speranza concreta di vittoria...

Comunque, prendendo atto della situazione, ho finalmente deciso cosa fare alle prossime elezioni: il mio ragionamento è il seguente...
Attualmente il M5S è potenzialmente la migliore speranza per l'Italia: ma non questo M5S organizzato come adesso, pieno di contraddizioni, inaffidabile e inefficiente, ma un nuovo M5S riformato internamente, con una nuova struttura che permetta di far emergere le persone con più capacità e competenze invece che quelle col video più bellino.
Già dopo la batosta delle europee speravo che Grillo, l'unico che può dirigere il cambiamento dall'interno senza spaccare il partito, magari alla manifestazione di Roma (v. Speranza e attesa) annunciasse delle novità sostanziali ma, ovviamente, non andò così.

Per questo spero che il M5S subisca una nuova batosta elettorale: magari è la volta buona che Grillo prenda atto (v. Altro ploff per le mie considerazioni dopo la scorsa tornata elettorale) di dover cambiare qualcosa...
Invece no... almeno secondo i sondaggi gli italiani, come al solito, faranno il contrario di ciò che io penso sia giusto fare: così, anche se il M5S arriverà secondo e ben distanziato da Renzi, Grillo potrà cantare vittoria, illudersi e illudere gli attivisti che alle prossime elezioni #vinceremonoi...
Argh!!! e bleah...

Nota (*1): vabbè esagero un po' ma sicuramente il M5S, come unica opposizione a un governo disastroso, avrebbe potuto aspirare al doppio dei consensi che attualmente ha...
Nota (*2): come ripeto da oltre un anno la percentuale di “furbetti” è destinata a crescere: l'iscrizione al viario di Grillo non dà infatti nessuna garanzia di serietà e attivismo. E i risultati si vedono: ma a Grillo sta bene così...

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