...Colline con il suo operato: il 17 invece è solo superstizione.
Da qualche parte mi ero annotato diversi commenti/idee su Colline che non mi era riuscito infilare nei post precedenti. Oggi, prendendo l'occasione di commentare un articolo del Corriere.it, volevo usarli e farci un post: ma, ovviamente, non li ritrovo più!
L'articolo del Corriere, Monti denuncia l'accerchiamento, riporta uno sfogo del nostro "non eletto" Colline nel quale si lamenta di aver perso “l'appoggio dei poteri forti” e, in particolare, di Confindustria e di un “grande quotidiano nazionale” (sfortunatamente non specifica quale). Beh, poi riporta anche dichiarazioni su altri argomenti ma queste esulano dal tema del mio post.
Prima di tutto una considerazione: Colline menziona, seppur ironicamente (credo), i poteri forti fra i quali pone Confindustria e i media. Implicitamente ne ammette quindi l'esistenza e anzi ne definisce due espressioni.
È interessante notare come, praticamente da sempre (vedi il mio corto Colline 4: aspettando la fiducia del 17 novembre 2011), Colline cerchi di scrollarsi di dosso l'etichetta di “uomo dei poteri forti”. Al riguardo leggere il post Professorone e in particolare dove si spiega che Colline era stato un importante membro (*2) della Commissione Trilaterale.
Ma non è questo il soggetto principale del mio post...
Piuttosto, nella conclusione del post Colline 15: lo spread (*1) del 26 marzo 2012, scrivevo “perché il governo Colline vuole riaccendere l'inflazione e fermare l'economia? Cui prodest?”. Quello che mi chiedevo era come mai Colline avesse l'appoggio degli industriali visto che le sue misure avrebbero paralizzato l'economia: cosa avevano da guadagnarci?
La risposta è arrivata oggi! Evidentemente all'epoca in Confindustria non si era avuta la percezione precisa dei danni che Colline aveva fatto: ora che i vari indicatori economici stanno andando tutti a segnare il rosso e che il PIL è dato a -0,8% (vedi dal Corriere.it Calo PIL primo trimestre; e stimando grossolanamente -0,8*4 si ottiene un pauroso -3,2%) gli industriali si rendono conto che, nonostante le modifiche all'articolo 18, questo governo NON è una manna dal cielo...
Insomma il governo Colline non è solo contro gli italiani ma anche contro le piccole e medie imprese!
Viceversa proprio da questa, presunta, presa di distanza di Confindustria si capisce che i poteri forti, ai quali Colline obbedisce o comunque dei quali interpreta il pensiero o condivide la “filosofia” (ma dei quali soprattutto vuole proteggere gli interessi), sono i grandi gruppi finanziari non necessariamente italiani (vedi, di nuovo, la Commissione Trilaterale di cui Colline è stato (*2) membro).
Invece, per la serie “Io l'avevo detto”, rileggere (almeno) le previsioni nella conclusione di Colline 16: recita pasquale (del 6 aprile 2012, ma si riferisce anche a post di diversi mesi prima) che si stanno sempre più materializzando. Anzi riporto di seguito quanto scrissi:
“Nel frattempo, mentre TV e giornali continuano a cantare gli Osanna per il governo, iniziano a manifestarsi concretamente i segni del disastro economico generato dai provvedimenti del governo Colline: il PIL, sulla base dei primi 3 mesi, è stimato dall'OCSE al -1% a fine anno. Io, molto catastroficamente, avevo addirittura ipotizzato circa un -2% (*3) (vedi conclusioni del post Colline russe): vuoi vedere che a fine anno ci sarò andato più vicino io che l'OCSE?
E l'inflazione? Questo sito (che non conosco) la stima al 3,3% per il mese di marzo: addio risparmi...
E lo spread? Come ho scritto (vedi Colline 15: lo spread) lo spread non è un buon indice per valutare l'attività del governo: ovviamente però, come avevo previsto, via via che gli indicatori reali della salute economica del paese vanno a peggiorare, l'effetto placebo del rassicurante borbottio di Colline inizia a svanire, e lo spread riprende a crescere. Probabilmente in estate/inizio autunno ci sarà una nuova crisi: sarò curioso di vedere cosa inventeranno i media per giustificare Colline... ”
Nota (*1): oggi, ad esempio, lo spread è a 473 punti...
Nota (*2): Che Colline abbia avuto un ruolo di rilievo nella Commissione Trilaterale lo dice il professor Becchi nella sua intervista (vedi Professorone) ma io non l'ho controllata verificata (lo sottolineo perché sarebbe fondamentale averne conferma!).
Nota (*3): In Colline Russe (del 22 gennaio 2012) stimavo il calo del PIL al 2,5%...
mercoledì 13 giugno 2012
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