Questo è un post difficile e impegnativo e non è detto che, nonostante il mio impegno, mi venga fuori bene. Però è da tantissimo tempo che mi ero ripromesso di scriverlo e quindi, finalmente, ho deciso di provarci.
Non è facile nemmeno capire da dove partire. Siate pazienti, mi ci vorrà un po' per calarmi nel vivo dell'argomento...
Dunque, vediamo...
Io non so assolutamente valutare se un uomo è bello o brutto. Cioè, a parte casi eclatanti tipo naso mozzato o altre deformità evidenti, nel qual caso suppongo di trovarmi di fronte a una persona brutta, in genere brancolo nel buio, specialmente dovendo distinguere fra bello e normale.
Una volta, per riprova, chiesi a una mia cugina dei giudizi estetici su diversi uomini e verificai la mia incompetenza al riguardo. In particolare scoprii che un uomo il quale a me sembrava normale (aveva la testa a forma di fagiolo, un sorriso triste e l'aria sempre mezza addormentata) era in realtà considerato decisamente bello.
Sono partito molto da lontano, forse troppo: proviamo a ritornare sull'argomento di cui volevo parlare...
In poche parole: per spiegare la mia inabilità elaborai la teoria secondo la quale, se una mente ha la sua parte maschile (*1) preponderante rispetto a quella femminile, farà fatica a immedesimarsi nella mentalità di una donna e quindi, ad esempio, a valutare la bellezza maschile.
E adesso arrivo all'uomo che sussurrava alle donne (USD *2) del titolo del post.
Quando lo vidi per la prima volta, ormai diversi anni fa, non mi sembrò avere niente di speciale eppure notai che l'attenzione di tutte le colleghe, sposate e non, era calamitata su di lui. Questo risvegliò la mia curiosità: non essendo pettegolo mi limitai a tenere gli occhi e gli orecchi ben aperti ma mi bastò pochissimo tempo per capire che il nuovo collega era considerato molto bello e affascinante.
Per un po' di tempo mi capitò di lavorare insieme a lui ed ebbi modo di apprezzarne l'intelligenza e l'abilità professionale. Gli feci i miei complimenti e, siccome dico quello che penso i miei complimenti suonano (e sono!) sinceri, egli ne fu lusingato.
Un giorno poi ebbi la fortuna di essere assegnato a lavorare insieme a lui presso un cliente esterno che raggiungevamo in macchina insieme (*13). Quindi ogni giorno, per circa due settimane, ebbi l'opportunità di parlare in libertà con lui per circa mezz'ora.
Io ne approfittai per farmi spiegare la sua visione del mondo femminile.
USD mi spalancò un mondo nuovo e modificò radicalmente le mie idee sulle donne. Probabilmente, anche se poi ci siamo persi di vista, è stata una delle persone che mi hanno influenzato maggiormente (*3).
Diciamo che io partivo da un'idea, da dolce stilnovo, di donna angelica mentre egli, semplificando molto, in termini scherzosi diceva che la componente lussuriosa (*4) aveva un ruolo centrale nella psicologia femminile (*5).
Non voglio entrare nei dettagli del suo pensiero ma voglio sottolineare che i fatti gli davano ragione. Magari il suo modello di mentalità femminile era errato eppure lo serviva perfettamente nel senso che riusciva a ottenere quello che voleva dalle donne.
Secondo USD fondamentale per la seduzione era lo sguardo con il quale riusciva a far passare un inequivocabile messaggio di disponibilità (*6). Poi veniva l'abilità nel flirtare (*7) e per questo, ad esempio, non riteneva le discoteche dei luoghi adatti alla seduzione in quanto, a causa del rumore, è impossibile parlare normalmente. Credo di non sbagliare di troppo scrivendo che USD considerasse il flirtare un arte. A suo dire, la caratteristica essenziale è che ogni frase deve contenere più messaggi ed essere interpretabile in numerose maniere. Egli era poi abilissimo a muoversi fra questi livelli come un ragno sulla tela: a essere più diretto se la donna era ricettiva oppure ad abbassare i toni se era intimorita. Insomma la sua arguta loquacità era come uno strumento musicale che egli sapeva suonare perfettamente.
La mia teoria, riguardo il talento di USD, è che egli, paradossalmente, avesse un cervello con la parte femminile preponderante!
Così come era abile a leggere le donne allo stesso tempo con gli uomini era più in difficoltà. Ad esempio non credo che egli si rese mai conto che la mia ammirazione nei suoi confronti non era tanto per le sue numerose conquiste quanto per la sua visione del mondo. Anche in ufficio non legò con nessuno uomo. Difficile spiegare perché si tratta solo di una vaga sensazione che ebbi: normalmente fra uomini, un minimo di rapporti amichevoli di cameratismo viene facile e istintivo crearli. Invece egli mi dava l'idea che corresse per conto proprio: una specie di cacciatore solitario che non sentiva il bisogno degli altri. Insomma mi pare che egli si relazionasse molto più facilmente con le donne che con gli uomini. Di nuovo, secondo la mia teoria, a causa del suo cervello “femminile”.
Oppure la sua facilità di parola: la risposta prontissima e i doppi sensi sparati uno dopo l'altro come da una mitragliatrice. Anche questa abilità mi pare femminile.
Infine la cura, direi quasi narcisistica, per il proprio aspetto: a partire dai capelli (*8) alle unghie delle mani. Ovviamente anche nel vestire aveva un suo stile: onestamente non feci caso (*9) se indossasse abiti firmati ma sono sicuro che avesse un ottimo gusto e che stesse molto attento ai minimi dettagli...
Ci sarebbero tanti dialoghi interessanti da raccontare... Avrei dovuto scrivere questo post una decina d'anni fa quando i ricordi erano freschi! Comunque, per ogni mia domanda aveva una risposta inaspettata che mi apriva nuove prospettive...
Solo per fare un esempio, un giorno gli chiesi: “Cosa fai se una donna non ne vuol sapere di te?” (*10).
Senza esitazione mi rispose: “Lascio perdere. Poi magari è lei che, se cambia idea, viene a ricercarmi...”. Rimasi deluso perché speravo in qualche segreta astuzia o profonda intuizione psicologica per sovvertire, o almeno provare a cambiare, le carte in tavola... sigh...
Dal punto di vista di USD un rifiuto non era un problema: non era interessato a una donna in particolare (*11). Io lo immaginavo come un pescatore, sempre pronto a gettare la rete. USD era onesto e ammetteva che, la maggior parte delle volte, gli andava male. Solo che, corteggiando contemporaneamente una decina di donne, se anche otto non ne volevano sapere, gliene rimanevano ancora due: in altre parole, il WE era sempre impegnato!
Chi legge questo post potrebbe pensare “povero KGB! Questo USD si deve essere proprio divertito a prenderlo in giro!”. Sì, un po' USD si pavoneggiava contento per la mia sincera ammirazione, ma che egli ci sapesse fare con le donne è inequivocabile: quando entravamo in una stanza con una o più donne queste concentravano totalmente la loro attenzione su di lui e sui suoi doppi sensi che fluivano naturalmente nel suo parlare: sono sicuro che se mi fossi tolto gli abiti e avessi iniziato a saltare urlando da una scrivania all'altra nessuna di loro se ne sarebbe accorta!
Alla fine questo post è piuttosto fine a se stesso: una sorta di “omaggio” a una persona interessantissima che ha avuto un grosso impatto nella mia comprensione del mondo (*12) ma che dice poco o nulla di per sé. Volendo proprio cercare una morale si può dire che, per capire le donne, bisogna essere una donna o, almeno, avere un cervello femminile!
Nota (*1): Vedi il Tao e la teoria dello yin e dello yang.
Nota (*2): USD = $ (dollaro). Non me ne vogliano la sterlina, l'euro o il marco!
Nota (*3): Attenzione: non voglio suggerire che io abbia accolto supinamente le sue idee, anzi! Però, prendendo spunto da quanto mi diceva ho rielaborato molto le mie teorie sulle donne.
Nota (*4): USD si era espresso, pur scherzosamente, usando un termine più diretto. Io ho preferito usare una perifrasi per edulcorarne l'asprezza. Voglio infatti evitare di offendere le donne che, per errore, stessero leggendo questo post!
Nota (*5): In riferimento anche alla nota 2, direi che adesso ho un'idea, probabilmente più realistica, mediata fra queste due posizioni estreme e contrapposte.
Nota (*6): Credo che USD, probabilmente senza rendersene conto, fosse molto abile a leggere il linguaggio del corpo e a far “parlare” opportunamente il suo...
Nota (*7): USD era convinto che ogni uomo, con un po' di pratica, fosse in grado di imparare. A mio avviso non si rendeva conto del suo personale talento e predisposizione.
Nota (*8): Un piccolo aneddoto per rendere l'idea della cura che aveva per il proprio aspetto. Un giorno mi raccontò, piuttosto seccato, di aver provato il noto shampoo Garmier che però non l'aveva soddisfatto. Con suo stupore si era accorto che sfortunatamente non era sufficiente lavarsi i capelli con un altro shampoo perché il Garmier lasciava una specie di patina protettiva intorno ai capelli che rendeva inefficaci gli altri prodotti. Alla fine era riuscito a risolvere il problema lavandosi i capelli con Garnier e, immediatamente dopo prima che la patina si solidificasse, usando un secondo prodotto. Io al suo posto: 1) Non avrei notato il problema 2) Se qualcuno me lo avesse fatto notare lo avrei ignorato 3) Finita, dopo n mesi, la boccetta di shampoo Garmier, avrei aspettato che la patina protettiva si dissolvesse autonomamente confondendosi con la mia naturale forfora...
Nota (*9): Io ero (e sono) il suo opposto: considero troppo poco l'apparenza per sforzarmi di migliorare la mia. Di conseguenza, allo stesso tempo, non mi curo di quella altrui.
Nota (*10): Domanda particolarmente interessata perché consiste nella mia situazione abituale!
Nota (*11): Kundera avrebbe definito la sua come un'ossessione di tipo epico (contrapposta a lirico)
Nota (*12): Da un certo punto di vista, avrei potuto intitolare questo post come "KGB le Origini: qualcosa" perché ha modificato sostanzialmente la mia personalità o, almeno, la mia visione delle cose.
Nota (*13): Dovevamo proprio essere una coppia male assortita: per farvi un'idea immaginatevi Richard Gere (quello giovane di American Gigolo) e Woody Allen (senza occhiali) che viaggiano insieme in un'auto sportiva decapottabile; poi quando scendono uno è perfetto e carismatico (USD) e l'altro è tutto allampanato e arruffato dal vento (KGB)!
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