[E] Per la comprensione completa di questo pezzo è indispensabile la lettura della mia Epitome (V. 0.1.1). In particolare i capitoli: 9, 10, 12 e 13.
Prima di tutto voglio far notare che nell'avviso qui sopra, in neretto, ho scritto indispensabile e non, come tutte le altre volte utile: il motivo è che il pezzo odierno è il primo che si basa pesantemente su molti concetti che ho espresso nell'epitome e che, in questo contesto, sarebbe troppo lungo riepilogare. Insomma l'articolo di oggi è il perfetto esempio del motivo per cui ho scritto l'epitome: potermi concentrare sugli elementi che reputo interessanti senza dover scrivere troppe premesse e fornire una miriade di collegamenti a vecchi pezzi...
Da quando Trump si è insediato come nuovo presidente USA ho seguito abbastanza attentamente il suo lavoro direttamente sul sito della Casa Bianca.
Nella mia epitome ([E] 10) lo avevo infatti catalogato come esponente delle forze “populiste” che da più parti stanno guadagnando sempre più consensi.
Le forze populiste sono la reazione ([E] 10) all'influenza che i parapoteri hanno guadagnato sulle democrazie occidentali con la globalizzazione ([E] 9) ma avevo però fatto notare un'anomalia: Trump, come miliardario, sarebbe un esponente naturale dei parapoteri ma, come singolo individuo, è però imprevedibile.
Mi chiedevo quindi, al di là del suo programma (v. i vari pezzi “Programma Trump”), che direzione avrebbe concretamente preso la sua politica. In particolare ho spiegato ([E] 10) che le forze populiste sono caratterizzate da una mancanza di ideologia che spieghi e comprenda le difficoltà della società moderna: il risultato è che, nonostante la buona volontà, una volta al governo rischiano di non essere in grado di identificare i veri problemi e di “sferrare pugni alla cieca”: alcuni andranno a segno ma molti altri a vuoto.
Questa caratteristica però ci fornisce una possibile verifica della buona fede di Trump: se sferrasse “pugni alla cieca” sarebbe probabilmente in buona fede e cercherebbe effettivamente (magari senza riuscirvi) di fare il bene degli americani e non dei parapoteri; se invece si limitasse a bei discorsi ma nella sostanza continuasse a prendere provvedimenti a favore dei parapoteri (come senza dubbio avrebbe fatto la Clinton) allora sarebbe, evidentemente, in cattiva fede.
Inoltre ero curioso di capire se, a livello di politica estera, avrebbe continuato a seguire le linee che ho indicato per gli USA nella mia epitome ([E] 13.1 e 13.2).
In altre parole voglio cercare di stabilire se la politica di Trump contrasterà efficacemente i parapoteri, attenendosi alla traccia di programma che ho indicato nella mia epitome ([E] 10.5), o no. E se, in politica estera, continuerà ad adottare l'usuale politica che ho definito di imperialismo commerciale.
NB: essenzialmente per mia comodità assegnerò a ogni politica una mia valutazione della sua rilevanza a favore o contro gli americani (AM), i parapoteri (PP) e la burocrazia (BU).
Sulla difesa il programma di Trump è chiaro: aumentare la spesa (AM 0; PP +1; BU 0) per mantenere l'esercito USA il più potente al mondo. Non solo: in particolare si parla di incremento delle potenzialità per la guerra informatica i cui confini con lo spionaggio (*2) sono molto labili (AM -1; PP +1; BU 0). Infine, sia nel programma ma anche nei vari comunicati, non ho notato nessuna distinzione concreta fra alleati e partner commerciali (volendo con l'unica eccezione degli UK e, forse, Israele). Anzi, in più parti del programma aleggia una velata (e non troppo!) minaccia verso chi non rispetta o si approfitta degli accordi commerciali (AM 0; PP +1/2; BU 0).
Concretamente nei prossimi giorni Trump dovrebbe chiedere più fondi, si parla di circa 500 miliardi di dollari, per il budget annuale della difesa.
Comunque l'insieme di questi elementi porta a pensare che la politica di imperialismo commerciale sarà mantenuta se non accentuata (*1).
Passiamo all'economia. Secondo il suo programma gli USA usciranno da alcuni trattati commerciali internazionali e altri cercheranno di rinegoziarli. La discriminante (almeno quella ufficiale) è quella di riportare i posti di lavoro negli USA: nell'epitome spiego come questi trattati siano comunque tutti a favore dei parapoteri; la particolarità degli USA è che, avendo molte multinazionali, i suoi cittadini possono ricavarne comunque dei piccoli benefici indiretti. Mi sembra che alla fin fine Trump voglia andare a premiare i trattati con maggiori ricadute (sebbene indirette) positive sui cittadini USA.
Questi trattati commerciali internazionali sono estremamente complessi, pieni di trappole nascoste nei dettagli, e quindi è impossibile (almeno per me) giudicarli nel dettaglio uno a uno: mi pare però che, dal punto di vista della mia ideologia ([E] 10.5), considerando anche la peculiarità USA, la direzione scelta di Trump sia abbastanza neutra (AM +1/2; PP +1/2; BU 0).
Il tentativo di far tornare i posti di lavoro in USA (a scapito dei guadagni dei parapoteri) è invece una politica marcatamente a favore degli americani e contro i parapoteri: bisognerà però vedere se, nel concreto, i provvedimenti presi riusciranno a ottenere lo scopo voluto. Sicuramente Trump si sta dando da fare in questa direzione (AM +2; PP -1; BU 0).
Il taglio della burocrazia, annunciato nei programmi ma che sta anche venendo implementato a forza di ordini esecutivi, è invece una politica che va a favore della popolazione ([E] 5 e 12.1) restituendole libertà e quindi autonomia.
C'è da dire che delle nuove liberalizzazioni potranno approfittarne le grandi industrie (vedi poi) e quindi queste vanno, in parte, anche a favore dei parapoteri (AM +1/2; PP +1/2; BU -1).
Di questi giorni la notizia del taglio del personale dell'amministrazione federale: questo implica una diminuzione della forza della burocrazia USA e questo è, nel complesso, un provvedimento che andrà a favore della libertà dei cittadini americani (AM +1/2; PP +1/2; BU -1).
Parte delle liberalizzazioni consistono nella rimozione di vincoli ambientali di cui beneficeranno le industrie energetiche. Questo equivale a trasformare la qualità dell'ambiente (che appartiene a tutta la popolazione) in profitto per le grandi aziende con ricadute positive minime (o troppo ottimistiche) sulla popolazione. Decisamente una politica a favore dei parapoteri e contro la popolazione USA (AM -1; PP +1; BU 0).
Nel programma si parla spesso di contrasto a non ben identificate “lobbi di Washington”. Al momento non ricordo alcun provvedimento concreto al riguardo ma se venisse preso sarebbe molto contro i parapoteri. (AM +1; PP -2; BU -1/2)
Difficile giudicare la lotta alla riforma sanitaria di Obama (l'Obamacare). Pare appurato che il suo costo si fosse scaricato principalmente sulla classe media americana (il bacino elettorale di Trump). Vero è che milioni di americani rimarranno adesso senza cure mediche. La mia sensazione è che gli obiettivi di giustizia sociale della Obamacare fossero lodevoli ma la sua implementazione fallimentare. Dal punto di vista dei parapoteri cambierà poco (AM ? sono incerto ma diciamo -1/2; PP -1/2; BU 0).
I tanto contestati provvedimenti contro l'immigrazione e il muro con il Messico mi sembrano ancora solo delle trovate propagandistiche. Nella mia epitome dovrò prima o poi aggiungere un capitolo sull'immigrazione globale ma, in due parole, questa è voluta dai parapoteri e vista, almeno in prospettiva, come una maniera per vincere contro i partiti populisti. Quindi il contrasto all'immigrazione può essere visto come favorevole alla popolazione USA e contro i parapoteri (AM 0; PP -1/2; BU 0).
I risultati della mia valutazione approssimativa (per molti punti basata sul programma piuttosto che su iniziative concrete, per altri sulle intenzioni visto che i risultati saranno tutti da valutare) sono:
Cittadini americani: +2
Parapoteri: +1
Burocrazia: -2,5
Nel complesso la politica di Trump dovrebbe aiutare il popolo americano senza penalizzare i parapoteri economici americani. Sicuramente ridimensionato il potere della burocrazia che si può immaginare venga spartito indirettamente (e in alcuni casi direttamente) fra popolazione e parapoteri.
La sensazione è che Trump non sia pienamente consapevole dell'origine dei problemi USA (e di tutte le democrazie occidentali) e, come da me previsto, i suoi provvedimenti vadano in più direzioni diverse anche se, guidati dal buon senso, dovrebbero un po' aiutare i cittadini americani.
Più preoccupanti gli auspici per la politica estera che sembra orientata a divenire apertamente imperialista. Pericolosa per la libertà del resto del mondo la guerra informatica che inevitabilmente sconfinerà nello spionaggio selvaggio dei non statunitensi ma anche industriale (a favore delle aziende USA) e politico (con un aumento dell'influenza tramite ricatti basati su informazioni compromettenti).
Conclusione: detto questo è ancora presto per valutare la politica di Trump: sicuramente però non è pessima, almeno per i cittadini USA, come i media si sforzano di far credere...
Nota (*1): da notare che la Clinton avrebbe fatto lo stesso, sebbene in maniera meno appariscente, in quanto tale politica è pienamente supportata dai parapoteri USA. Inoltre c'è da aggiungere che si tratta di una politica miope che non va molto oltre il medio termine (e quindi anche i vantaggi per i parapotere, nel lungo termine, sono dubbi ([E] 13.4)).
Nota (*2): che potrebbe divenire anche spionaggio industriale a favore delle industrie USA: per questo motivo ho considerato il provvedimento leggermente favorevole ai parapoteri.
L'esempio di Benjamin Franklin
30 minuti fa
Nessun commento:
Posta un commento