Una delle pubblicità di questi mesi ha per protagonista l'allenatore di calcio Jurgen Klopp: lo si vede arrivare in ritardo a un appuntamento di lavoro perché si diverte a guidare una macchina (*1) dai fari particolarmente potenti. A tutti coloro che ho chiesto questa pubblicità sta cordialmente antipatica.
Oggi, improvvisamente, ne ho capito la ragione: è un problema di mentalità che ci impedisce di capirne l'umorismo!
I tedeschi sono molto seri e puntuali, difficile che abbiano ritardi ingiustificati: l'idea che il famoso allenatore arrivi in ritardo per un motivo così futile è completamente assurda e, suppongo, faccia sorridere i tedeschi. Al contrario gli italiani sono molto più assuefatti ai ritardi: sfugge quindi l'aspetto paradossale della pubblicità e si coglie soltanto la cafonaggine di Jurgen Klopp il cui sorriso a 256 denti (*2) non aiuta...
Strano però che la Opel (*3) non abbia verificato come sarebbe stata percepita questa pubblicità dal pubblico italiano!
Nota (*1): spiacente sono geneticamente incapace di ricordarmi sia il modello che la marca...
Nota (*2): suppongo piaccia alle donne...
Nota (*3): sono andato a controllare!
Al volo su Trump - 29/3/2017
Ieri ho scritto L'uomo color arancione lamentando una scarsa oggettività nella valutazione del lavoro di Trump: l'articolo del FattoQuotidiano.it che avevo citato definiva il presidente americano il peggiore della storia e, citando un articolo del Wall Street Journal, parlava di sondaggi secondo i quali la fiducia degli americani in lui era già al minimo.
Oggi però leggo nell'HuffingtonPost.it Fiducia Usa al top da 16 anni. Fed verso due rialzi dove in particolare si spiega che la fiducia dei consumatori americani ha toccato il massimo degli ultimi 16 anni.
C'è insomma un'evidente contraddizione fra queste due rilevazioni e a me pare evidente quale sia quella più affidabile: c'è da chiedersi le ragioni dell'altra...
Colpo alla botte - 29/3/2017
La mia posizione ufficiale su Trump l'ho espressa in Succo di Trump: però visto che ultimamente l'ho “difeso” in un paio di pezzi è forse bene ribadire la mia valutazione su di lui.
In questi giorni fa molto scalpore la notizia che Trump voglia rilanciare l'industria energetica basata sul carbone facendone pagare le spese all'ambiente. In realtà è una non notizia: questa sua idea era uno dei pochi punti chiari ed espliciti del suo programma.
Personalmente sono contrario a questo provvedimento perché lo ritengo più favorevole ai parapoteri economici (che ne beneficeranno) che alla popolazione USA (che ci rimetterà). In particolare scrissi:
«Parte delle liberalizzazioni consistono nella rimozione di vincoli ambientali di cui beneficeranno le industrie energetiche. Questo equivale a trasformare la qualità dell'ambiente (che appartiene a tutta la popolazione) in profitto per le grandi aziende con ricadute positive minime (o troppo ottimistiche) sulla popolazione. Decisamente una politica a favore dei parapoteri e contro la popolazione USA (AM -1; PP +1; BU 0).»
Altre bòtte alla bótte - 29/3/2017
Altra notizia di oggi: Gli Stati Uniti cancellano le tutele della privacy online. Si potranno vendere i dati degli utenti dalla Stampa.it
Questo non era nel programma ma rientra nella direzione di tagliare i vincoli burocratici/legali all'economia e, in un certo senso, legittima misure di spionaggio informatico contro altre nazioni (questo invece è nel programma di Trump). Ovviamente sarei (ancora, almeno secondo il sito della Casa Bianca (S.J.Res. 34 – Disapproving the Federal Communications Commission’s Rule on Privacy of Customers of Broadband Services) Trump deve ancora firmare il provvedimento), fortemente contrario a questa iniziativa (direi AM -3; PP +1; BU 0) ma ancora non sono sicuro che il presidente l'accetterà. La nota infatti si conclude con “i consiglieri suggeriranno a Trump di accettarla”: non avevo mai letto una tale precisazione e mi pare lasci aperta la porta a un colpo di scena del presidente. Vedremo...
Macchianera Internet Awards - 30/3/2017
Peccato che non ci siano premi per il viario con più citazioni della seconda guerra punica in pezzi diversi...
L'esempio di Benjamin Franklin
9 minuti fa
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