L'ultima volta ho posto al maestro la fatidica domanda: «Secondo te, considerato che è quasi un anno che prendo lezioni, sono migliorato abbastanza?»
Al che il maestro ha guardato il soffitto, poi si è guardato i piedi, si è sfiorato i capelli, si è toccato il naso, ha strascicato un piede per terra, ha fischiettato, si è torto con disperazioni le mani l'una con l'altra, si è grattato un orecchio e poi, quasi senza esitazione ma con voce insolitamente acuta, ha farfugliato «sì, abbastanza...»
Come si fa a rendere credibile una mezza bugia? In genere le si accosta una verità...
E poi il maestro ha aggiunto: «specialmente negli ultimi tre mesi circa sei particolarmente migliorato...»
In effetti sono d'accordo con questa affermazione: anch'io avevo avuto nettamente questa impressione...
Allora mi sono incuriosito e ho controllato i miei appunti per vedere cosa fosse cambiato verso maggio-giugno.
Prima qualche dato analitico: a marzo mi sono esercitato ufficialmente (*1) diciotto volte, ad aprile dodici, a maggio quindici, a giugno diciotto, a luglio diciannove e ad agosto quattordici volte. Non so, ma non mi pare che queste variazioni siano troppo significative: il calo ad aprile fu dovuto alla Pasqua mentre quello di agosto al gran caldo...
Credo quindi che sia necessario esaminare gli esercizi che facevo. Come punto di partenza prendo il mese d'aprile quando, all'epoca, sicuramente non c'erano stati grossi segni di miglioramento.
Col senno di poi, riguardando gli esercizi di quel periodo, mi pare che quelli più “costruttivi” fossero le progressioni (in pratica i giri di accordi che adesso chiamo pattern) e due esercizi potenti (ovvero esercizi sui power chord): a quel tempo usavo solo il metronomo e, soprattutto, non suonavo sopra le basi (né su Tuxguitar né su tracce mp3).
A inizio maggio (v. Lezione XXIV) c'è il primo cambiamento significativo: comincio a esercitarmi sul brano Paranoid dei Black Sabbath. Inizialmente ho un sacco di problemi, primo fra tutti quello di tenere il conto dei sedicesimi, e occorrerà tutto il mese per iniziare a superarli ma l'utilità (e il piacere) di suonare un vero pezzo musicale sopra la base di Tuxguitar è, a mio avviso, fondamentale...
Il 31 maggio un'altra variazione significativa: l'addio al metronomo (v. Lezione XXVIII) sostituito dal programma Hydrogen Drum Machine...
Credo che questo banale cambiamento mi abbia aiutato moltissimo ad affinare il mio senso del ritmo.
Ai primi di giugno il maestro mi ha fatto studiare degli specifici brani tratti da un corso (v. Lezione XXIX) e ho anche iniziato a usare il programma Solfege!
Onestamente ancora non saprei dire quanto mi sia utile questo tentativo di sviluppare il mio orecchio con Solfege! Però, guarda caso, dopo qualche tempo ho iniziato autonomamente a realizzare delle semplici melodie senza difficoltà (in inverno il maestro mi aveva dato, proprio con questo scopo, degli specifici esercizi dall'esito fallimentare): non so, magari le cose sono collegate...
Invece sono sicuro che mi sia stato utilissimo iniziare a suonare dei brani, per quanto semplici, su delle tracce mp3: non saprei spiegarne il perché... forse, non poterli rallentare a velocità “lumaca”, mi ha costretto a “buttarmi”...
A fine giugno (v. Lezione XXXI) credo sia stato molto proficuo abbandonare i vari esercizi potenti, ormai decisamente noiosi, per esercitarmi sui power chord direttamente con dei brani che mi piacessero: nel mio caso Battle Hymn e, successivamente, “Carry On” (v. Lezione XXXIII). Da notare il passo falso con “For whom the bell tolls” dei Metallica: il brano sarà anche bellissimo ma a me non piaceva ed esercitarmi su di esso era una grande fatica...
Credo che il quid che mi ha fatto migliorare sia fra quanto ho indicato perché da allora non ci sono state altre modifiche significative alla struttura delle esercitazioni.
Riassumendo credo mi abbia giovato: suonare brani FACILI (non importa quali) sopra una base NON rallentabile; suonare brani (beh, frammenti di essi) che mi piacciono molto sopra Tuxguitar (dopo averli opportunamente rallentati); aver abbandonato il metronomo a favore di una base di batteria; e, forse, l'addestramento con "Solfege!".
Mentre scrivevo queste note mi è venuto a mente quello che, dall'alto della mia bassa esperienza, mi pare essere un buon suggerimento per chi ha intenzione di imparare a suonare questo strumento: prendete in mano una chitarra e faticosamente, magari facendovi aiutare, mettete le dita della mano sinistra sopra le corde dell'accordo di DO maggiore, con la destra date una coraggiosa plettrata sulle prime cinque corde e ascoltate attentamente il suono che viene fuori: se il risultato non vi piace lasciate perdere perché per tanto tanto tempo (parlo di mesi) difficilmente riuscirete a ottenere qualcosa di significativamente migliore. Se invece l'accordo, per quanto venuto male, vi aggrada l'orecchio allora avete qualche possibilità...
Il fatto è che ci vuole un sacco di tempo per migliorare e, se non ci piacciono i brutti suoni che inizialmente otterremo, allora difficilmente troveremo l'entusiasmo necessario per non scoraggiarci e lasciar perdere...
Nota (*1): molto spesso mi capita di fare qualche esercizio a casaccio o magari di suonare qualche brano del mio “repertorio” ma per “esercitazione ufficiale” intendo l'aver fatto tutti gli esercizi stabiliti col maestro.
venerdì 14 settembre 2012
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O più semplicemente, l'apprendimento non procede in modo lineare. I gestaltisti ne hanno una spiegazione molto interessante .
RispondiEliminaSì, è possibilissimo...
RispondiEliminaIn effetti, per quel che riguarda la mia esperienza personale, quando mi sono dedicato a qualcosa ho sempre avuto dei cicli di apprendimento con dei "balzi" improvvisi (in genere dopo una pausa anche relativamente lunga durante la quale avevo abbandonato del tutto la materia di studio). Però erano cicli più brevi, direi sui 3 mesi...
Comunque, di nuovo, è possibilissimo che tu abbia ragione: per quel che riguarda la chitarra c'è da considerare l'aspetto manuale (proprio della mano) e anche la mia età non più verde...
Riguardo i "gestaltisti" mi hai incuriosito: vedrò di scoprirne di più...
Domanda banale ma quelle 14/15 volte, in cui ti sei esercitato a casa, che durata hanno avuto in media?
RispondiEliminaSoprattutto all'inizio è importante che l'esercizio sia costante, soprattutto per prendere confidenza con lo strumento e sviluppare le caratteristiche fisiche della mano obbligatoriamente necessarie.
Un esercizio incostante e frammentato, allunga di parecchio l'apprendimento e l'ottenimento di risultati soddisfacenti.
Curiosa la nota che hai messo in merito alla drum machine, quando ti avevo fatto provare le prime volte avevi "inveito" contro questa diavoleria in favore del metronomo, adesso invece noti come la drum-machine (soprattutto per gli accenti) sia molto utile per sviluppare il senso del ritmo! :D
Come ti avevo indicato tanto tempo fa (e come mi par di capire confermi BW) la curva di apprendimento non è lineare, si fatica molto all'inizio, ma se le basi sono solide, poi c'è un'accelerazione netta fino ad un livello intermedio, per poi un nuovo rallentamento e quindi lo sprint per raggiungere il livello alto (che si ottiene solo con esercizio, esercizio, esercizio ed esercizio).
Ciao
Booo...
RispondiEliminaInizialmente (cioè nei primi mesi) tenevo il conto dei minuti per ogni esercizio e in totale ero sui 60 minuti NETTI per un 80 minuti "lordi"...
Poi mi sono reso conto che stare così attento al tempo mi stressava troppo e quindi, già dalla primavera, non ci sto volutamente attento: direi comunque che sono sugli 80-90 minuti complessivi.
Tieni presente però, come scritto nel blog, che mi riferisco alle esercitazioni ufficiali: a volte mi capita di esercitarmi magari guardando la televisione per oltre un'ora (magari su dei giri particolarmenti difficoltosi) ma di queste sessioni non tengo traccia...
Comunque da qualche parte ho letto che consigliano di allenarsi poco e spesso!
Beh, tu mi avevi consigliato la drum machine (o quel che era) dopo due settimana che prendevo lezione! Io credo che diventi decisamente utile dopo qualche mese quando si iniziano ad avere un minimo di basi...
Ma... io non sono tanto sicuro di quale livello sono arrivato... la mia accelerazione è stata piuttosto fiacca!
Magari una volta ti organizzo un concertino con tutto il mio repertorio così mi dai un giudizio...
Grazie per il commento!