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sabato 13 marzo 2010

Chiosa a chiosa su facezia

Domanda: ha senso commentare seriamente un commento serio a un post faceto?
Non è una domanda oziosa perchè è già da qualche giorno che mi dibatto in questo dilemma.

In genere credo che chiosare seriamente partendo da premesse ironiche, quindi nè accurate nè esaurienti, equivale a cercare di costruire un palazzo senza fondamenta: ogni commento equivale un piano in più. Dopo un po' l'edificio, se non crolla, traballa...
Nel mio caso specifico però, questi commenti conducono a una considerazione interessante e tale, forse, da giustificare l'intera artificiosa costruzione.

Lascio quindi al lettore la possibilità di valutare autonomamente se questo sia o meno il caso.

Il post "faceto" di partenza è quello intitolato "Pubblicità inutile". In quel post scherzo sul fatto che la signora, protagonista dello spot, non riuscendo a capire il risultato di un normale test di gravidanza non ha, in verità, bisogno di alcun test perchè, è risaputo, la "madre degli sciocchi è sempre incinta".
Il commento, privato, che ho ricevuto a tale post mi faceva notare che questi test di gravidanza non sono poi di così facile lettura: insomma la signora, che avevo allegramente schernito, non aveva tutti torti se si era trovata in difficoltà col suo test...

Le mie riflessioni sono state le seguenti.
Da cosa può derivare l'incertezza nella lettura di un test di gravidanza?
Probabilmente nel capire se la sfumatura violacea, assunta dall'indicatore di un test tradizionale, sia più rossa oppure blu... La sfumatura dipenderà dalla concentrazione di un certo ormone. La concentrazione di tale ormone varierà se la donna è incinta o meno, ma, come al solito, sarà influenzata anche da altri fattori tipo: farmaci, stress e da individuo a individuo.

Permettetemi un breve inciso: l'incertezza delle mie ipotesi, superficialmente, è dovuta al fatto che non conosco il funzionamento di questi test ma, più filosoficamente, come accennato nell'introduzione del post, è perchè sto ragionando seriamente partendo da delle improvvide premesse facete. Fortunatamente, in questo caso, come si vedrà, non è importante se le mie tesi siano completamente corrette o meno...

Torniamo alla mia catena di ipotesi/ragionamenti. Dunque, secondo la mia teoria, una donna può essere incinta ma, per altri fattori personali o esterni, può avere una concentrazione dell'ormone relativamente bassa. Viceversa, una donna non incinta, potrebbe avere una concentrazione dello stesso ormone relativamente alta. Ora suppongo che, proprio in questi casi, il colore assunto dall'indicatore del test non sarà nè blu nè rosso ma avrà un colore intermedio.
Immagino che nelle istruzioni di questi test ci siano delle avvertenze che spieghino come essi non siano attendibili al 100%.

Ora il nuovo test pubblicizzato cosa farà per stabilire se una donna è incinta? Userà una tecnica totalmente innovativa?
Non lo so ma immagino che si baserà su un sistema analogo ai tradizionali test ma che, in più, avrà un sensore elettronico che stabilisca con accuratezza il valore dell'ormone. Ad esempio se la concentrazione è >=60 si accenderà la scritta "Bingo! sei incinta!" se invece <60 apparirà "Ritenta, sarai più fortunata!".
Quindi una donna, con il livello dell'ormone a 60, sarà considerata incinta, a 59 no. In entrambi questi casi, un test tradizionale, avrebbe mostrato un colore viola di difficile interpretazione.

Cosa se ne deduce? Che questo nuovo test è sempre esatto? Assolutamente no! Sono sicuro che anche nelle sue istruzioni sarà indicata una percentuale di attendibilità minore del 100%.

Il punto a cui volevo arrivare è che questa pubblicità fa sembrare più attendibile, quasi infallibile, qualcosa che, in ultima analisi, è semplicemente più facile da leggere.
Si vende come Accuratezza/Attendibilità ciò che è solo Facilità. Guarda caso le signore della pubblicità non si azzardano a dire che il test sia infallibile (o anche solo più preciso) ma solo quanto facile sia da leggere: la sensazione di affidabilità è trasmessa solo dal contesto non dalle loro parole.

E` quindi vera la frase "la pubblicità vende illusioni". In questo caso vende l'illusione di sapere, con assoluta certezza, se si è incinte o meno.

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