Da qualche mese (v. Penta perché tonica e il corto Altro errore) sono di nuovo alle prese con la teoria musicale. Probabilmente sono sfortunato ma nonostante molte ricerche in rete non ho ancora trovato libri o corsi adatti a me: da una parte infatti percepisco fortemente il substrato matematico che sta alla base della musica ma dall'altra ho trovato solo della teoria prevalentemente mnemonica che, più che spiegare, si affida a una terminologia inutilmente complicata (ad esempio per indicare gli intervalli fra due note) che copre e nasconde la logica che vi è sotto.
In Penta perché tonica avevo cercato di capire come mai la pentatonica di Dm si adatti bene alla tonalità di Dm mentre in Tonalità e modo avevo indagato le tonalità e avevo cercato di capire a quale tonalità appartiene una data melodia.
Nel pezzo di oggi ho (credo!) risolto un altro problema che da tempo mi angustiava: data una tonalità, mi chiedevo, quali sono gli accordi che vi si adattano? Una domanda fondamentale ma le mie ricerche non mi avevano portato nessuna risposta se non poche informazioni mnemoniche e limitate a specifiche tonalità...
In realtà, come al solito, la risposta è molto semplice se solo venisse spiegata senza perdersi nella terminologia: in breve gli accordi che legano con una tonalità sono quelli le cui note costitutive appartengono tutte alla scala (sette note) di tale tonalità.
Quindi sono partito dalla tonalità di C e, per ogni sua nota, ho controllato se gli accordi maggiore, minore, di settima (minore) e di settima maggiore avessero o meno tutte le loro note nella relativa scala. Chiaramente non ho perso tempo con la confusa terminologia musicale usata per indicare gli intervalli ma mi sono semplicemente basato sui semitoni: un accordo maggiore ha la 2° nota a 4 semitoni dalla 1° e la 3° a 7; un accordo minore ha la 2° nota a 3 semitoni dalla 1° e la 3° a 7; un accordo di settima (minore) è come un accordo minore con l'aggiunta di una 4° nota a 10 semitoni di distanza dalla 1°; infine un accordo di settima maggiore è come un accordo maggiore con l'aggiunta di una 4° nota a 10 semitoni di distanza dalla 1°.
È molto più complicato a dirsi che a farsi: di seguito lo schema che illustra il mio procedimento con i relativi risultati.
Emerge chiaramente che, alla tonalità di DO Maggiore, si abbinano gli accordi: C, F, G, Dm, Em, Am, Amaj7, D7, E7, A7.
Non solo: siccome la distanza fra le varie note rimane la stessa anche nelle altre tonalità maggiori (cambiano le note ma non le distanze fra esse, v. Tonalità e modo) allora avremo che anche gli stessi tipi di accordi che si abbinavano alla tonalità di C si abbineranno anche alla tonalità X nelle medesime posizioni anche se, ovviamente, avranno note differenti.
In altre parole a ogni tonalità maggiore si abbinano tre accordi maggiori che partano dalla 1°, dalla 4° e dalla 5° nota; tre accordi minori che partano dalla 2°, 3° e 6° nota; un accordo di settima maggiore che parte dalla 6° nota; tre accordi di settima (minore) che partono dalla 2°, 3° e 6° nota.
Non solo: queste relazioni sono indipendenti dal modo: le distanze fra le varie note non cambiano e di conseguenza anche gli accordi che si abbinano visto che basta considerare gli intervalli (distanze) fra le varie note! (*1)
Semplice no?
Conclusione: attenzione! Questa è una mia teoria che non ho ancora verificato e che quindi potrebbe essere completamente errata: maneggiare con cura!
Nota (*1): chiaramente cambiando il punto di partenza cambia anche la nomenclatura dell'accordo corrispondente: ad esempio la tonalità minore parte dalla 6° nota e quindi gli accordi chiamati 6x diventano 1x, 7x → 2x, 1x → 3x, 2x → 4x etc... e quindi gli accordi maggiori divengono il 1M → 3M, 4M → 6M e 5M → 7M (cioè C, F e G); analogamente per gli altri tipi di accordo.
Possibile che non cambi proprio niente? Beh, se consideriamo gli accordi che contengono la tonale e che quindi, presumibilmente, saranno i più usati allora qualcosa cambia: le tonalità maggiori (quelli che nell'esempio partano da DO) hanno come accordi che contengono la tonale: 1M, 4M, 6m, 6maj7, 2min7 e 6min7 cioè, per la tonalità di DO maggiore, C, F, Am, Amaj7, A7 e D7.
Al contrario per la tonalità A minore (la relativa di C maggiore) avremo i seguenti accordi: F, Dm, Am, Amaj7, D7 e A7. La differenza sta nel fatto che un accordo maggiore è sostituito da uno minore (Dm al posto di C)...
Il figlio della Concetta
10 ore fa
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