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lunedì 17 febbraio 2025

Censura XVI: senza parole…

Sarà questa la nuova strategia comunicativa con cui le oligarchie che controllano la “falsa” democrazia europea difenderanno la censura?

Sarebbe divertente ma, in verità, credo che l’affermazione della giornalista del video sia frutto di ignoranza anche se è comunque significativa di una tendenza a pensare ottusa e autoreferenziale che veda nella propria opinione l’unica opinione buona e valida mentre qualsiasi altra deve essere sbagliata e, anzi, malvagia.

Ecco il video in questione: CBS Host Says Holocaust Happened Because of Free Speech

sabato 15 febbraio 2025

Censura XV: Vance insegna la democrazia ai dittatorelli

Non ho voglia di commentare troppo. Su Vance, il vice presidente degli USA, ero e sono un po’ sospettoso: troppo buono per essere vero ma ancora non ho capito dove sta la fregatura.
Comunque qui si ricatta, e si ringrazia, ciò che ha detto.

Non ho voglia riassumere: guardatelo perché di sicuro sui media europei non apparirà NIENTE di ciò che ha detto o ne verranno presentati pochi estratti fuori contesto e di scarso significato.

La versione che presento è quella commentata da Asmongold (che a ogni tempo non faceva che dire “mio Dio!”, “non ci credo!”, “ma non potete votare altri?”) perché oltre al messaggio di Vance fornisce il punto di vista di un americano, molto intelligente, ma senza conoscenze di geopolitica.

Ecco il video: JD Vance's Warning to Europe: You're Turning Totalitarian

Ci sarebbe poi tutto il capitolo sul perché ha fatto questo discorso: chi voleva avvisare, chi voleva avvantaggiare, chi voleva umiliare…
Nel breve termine sicuramente AfD, a cui non era stato permesso di partecipare alla conferenza (molto democratico) ma nel medio lungo termine?

Bella poi la platea che alle pause per gli applausi, che Vance si divertiva comunque a fare, solo pochi mani battevano in una sala piena di alti papaveri e burocrati europei.

Sempre su Vance ci sarebbe un video in cui attacca ancora più direttamente la censura della nostra baronessa tedesca… via faccio uno sforzo e lo ricerco… guardate le faccine della signora… :-D
Ecco qui: Vice President Vance demolishing Ursula Vonderleyen's Mussolini-inspired "EU Digital Services Act"

Infine questi video aiutano a capire il capitolo [E] 15.3, “La decadenza nell’occidente”, ovvero che la situazione politica negli USA determina quella in Europa argomento che ho anche affrontato, da un altro punto di vista, nel pezzo Perché da qualche anno seguo solo la politica statunitense?.
Anche qui non ho voglia di ripetere parole che ho già scritto e mi limito quindi a un breve copia e incolla dalla mia Epitome:
“Questo accade perché anche la democrazia statunitense, paradigma per tutte quelle occidentali, sta attraversando un periodo di forte crisi: lo dimostrano la presidenza Trump, prodotto della particolare risposta populista verificatasi negli USA (v. 13.3), ma ancor di più quella Biden che appare notevolmente asservita agli interessi dei parapoteri economici. Il “cattivo” esempio degli USA, oltre a quelle dirette sugli altri stati occidentali, ha varie ripercussioni: da una parte esso spinge a un’imitazione passiva anche di ciò che evidentemente non funziona; da un’altra si genera una sorta di acquiescenza verso lo status quo nelle democratastenie degli altri paesi.
[…]

Una conseguenza fondamentale di quanto spiegato è che il processo per invertire la tendenza generalizzata dell’occidente alla decadenza deve avvenire negli USA. Qualsiasi cosa accada in qualsivoglia stato occidentale che non siano gli USA è, a livello di tendenze dell’occidente, praticamente irrilevante: oltretutto ogni sforzo significativo per opporsi alla decadenza, riducendo per esempio l’ingerenza dei parapoteri economici nelle decisioni politiche, verrebbe ostacolato proprio dagli USA che, in pratica, imporrebbero il proprio veto a qualsiasi tipo di riforma significativa. Questo significa che la vera battaglia ideologica per la libertà dell’occidente, e probabilmente del mondo, dovrà essere combattuta negli USA dalla popolazione statunitense.”

Adesso negli USA è tornata una forte ventata di libertà (sono certo che i media europei, senza il coraggio di affermarlo esplicitamente, fanno intendere il contrario ai propri lettori/spettatori!) ma gli scarafaggi che infestano l’Europa non si ritireranno a vita privata per questo: c’è però la possibilità di reale cambiamento perché di sicuro governi basati su nuove forze politiche riformatrici otterrebbero l’appoggio politico degli USA senza rimanere isolati, e quindi ininfluenti, in Occidente.

Aggiornamento 16/2/2025: uno dei punti che avevo lasciato in sospeso era questo: “Ci sarebbe poi tutto il capitolo sul perché ha fatto questo discorso: chi voleva avvisare, chi voleva avvantaggiare, chi voleva umiliare…
Nel breve termine sicuramente AfD, a cui non era stato permesso di partecipare alla conferenza (molto democratico) ma nel medio lungo termine?”
Nel frattempo ho sentito anche Christoforou sull’argomento: in realtà lui non si pone esplicitamente la questione ma salta direttamente alla risposta. E probabilmente ha ragione lui, non c’è bisogno di interpretazioni troppo sottili o profonde in questo caso…
Venendo al punto secondo Christoforou il messaggio segreto che io cercavo di scoprire non è in realtà molto segreto ma, anzi, piuttosto evidente. Vance in pratica avrebbe detto ai vari capi politici europei: “con Biden eravate una colonia degli USA e avevate abbracciato la politica dei neo-liberali=neo-democratici=oligarchie economiche, adesso con Trump dovrete adeguarvi alla nostra rimanendo comunque sempre delle colonie”.
In altre parole Vance non avrebbe usato mezzi termini (cosa che mi aveva sorpreso e confuso) perché vuole mettere in chiaro cosa si aspetta dalle colonie europee: la sua è insomma stata una dimostrazione di forza.
Secondo Christoforou gli stati europei faranno come previsto da Putin: ancora per qualche settimana faranno la voce grossa ma presto inizieranno a scodinzolare al nuovo padrone.
Vedremo cosa faranno i nostri politici europei… personalmente ho grande difficoltà a prevedere il comportamento degli imbecilli e incapaci...

domenica 9 febbraio 2025

Teorema banale

In teoria non dovrei pubblicare qui il seguente pezzo ma non ho neppure voglia di aprire un blog dedicato ai miei esercizi matematici. Siccome, più che condividere il seguente teorema, me lo voglio ricordare ho deciso di condividerlo comunque qui.

Ancora non ho dato un nome al mio teorema ma sono sicuro al 99,99% che esista già e che qualche matematico del XVII o XVIII glielo abbia già dato (magari poi chiederò a chatGPT). Solo che il mio nome sarebbe stato molto più fantasioso: magari mi verrà un’idea mentre scrivo questo pezzo.

L’idea originaria mi è venuta qualche giorno fa: come sapete ho ripreso a giocare a scacchi e così adesso mi capita di spulciare le basi dati di scacchi per studiare le aperture.
In particolare, mentre controllavo la variante moderna della difesa Alekhine, avevo notato che a una specifica mossa, il bianco in 100 partite realizzava il 60% dei punti. Alla semimossa successiva il nero poteva replicare con due mosse: la prima, giocata 80 volte, portava il bianco a realizzare il 65% dei punti mentre con la seconda, giocata 20 volte, il bianco scendeva al 52% (tutti numeri a caso, ovviamente, qui).
Da questa osservazione avevo ipotizzato che, a ogni semimossa successiva, la percentuale realizzativa di ciascuna mossa variava da quella precedente di più in quelle giocate meno volte.

Come al solito non mi fermo a riflettere troppo su questi problemi ma vedo di ricordarmeli per quando ho tempo/voglia. Così iniziai a pensarci in macchina ieri l’altro: semplificai il problema togliendo le patte e considerando tutti i risultati come o 0 o 1. Notai che lo sbilanciamento dei risultati (cioè un numero di vittorie superiore alle sconfitte), per esempio +10, si doveva conservare fra i due sottogruppi di mosse: cioè se il b. vince dieci partite in più rispetto a quelle che perde e se nella prima semimossa successiva tale valore scende a +3, allora nella seconda, deve essere +7.
Con questo ragionamento è facile verificare alcuni casi banali, per esempio quando le medie restano uguali…
Ieri invece, sempre in macchina, mi sono reso conto che il problema poteva essere generalizzato con numeri qualsiasi: se la media del primo sottogruppo (meno numeroso) diminuisce allora la media del secondo gruppo dovrà compensare di altrettanto: ma dividendo lo “spostamento” per il numero di elementi quello del gruppo più numeroso sarebbe stato più piccolo di quello meno numeroso.
Probabilmente non sono riuscito a spiegare bene le mie idee ma più che altro erano intuizioni e io stesso non le avevo chiare in mente.

Finalmente ieri sera, verso mezzanotte, mi sono messo con carta e penna a cercare di scrivere una dimostrazione formale della mia intuizione che ripropongo qui di seguito.

Sia P una popolazione di N elementi, p1..pN, con media M (ovvero la (p1+..+pi+...pN)/N=M).
Siano P1 e P2 dei sottoinsiemi di P tali che non abbiano elementi comuni e che la loro unione dia P, e che abbiano rispettivamente N1 e N2 (quindi N1+N2=N) elementi e medie M1 e M2.
Teorema:
Quindi se N1>N2 allora |M-M2|<=|M-M1|

Ma per dimostrare il precedente ho bisogno di un semplice lemma: in realtà nella mia dimostrazione di ieri sera l’ho dato per scontato ma siccome si dimostra facilmente lo aggiungo qui.
Lemma:
M*N=M1*N1+M2*N2

Per dimostrarlo basta ricorrere alla definizione di media: ovvero la somma degli elementi di una popolazione diviso il loro numero cioè M=(p1+..+pi+...pN)/N
Analogamente M1=(pj+..+PN1)/N1 e M2=(pk+..+PN2)/N2 (ovvero i vari singoli elementi sono tutti diversi fra loro ma complessivamente sono l’intera popolazione iniziale).
Andando a sostituire nella formula si ha:
(p1+..+pi+...pN) = (pj+..+PN1) + (pk+..+PN2)
Siccome cambiando l’ordine degli addendi la somma non cambia e visto che gli elementi dei due membri dell’equazione sono gli stessi allora la somma del membro sinistro è uguale a quella del membro destro.

Possiamo così passare alla dimostrazione del teorema vero e proprio.
Dal lemma sappiamo che M*N=M1*N1+M2*N2
Possiamo quindi esprimere M2 usando le altre variabili.
M2*N2 = M*N – M1*N1
M2=(M*N – M1*N1)/N2

Possiamo quindi sostituire M2 nella disequazione che vogliamo dimostrare e quindi:
|M-M2|<=|M-M1|
diventa
|M-(M*N – M1*N1)/N2|<=|M-M1|

Ma per ipotesi iniziale sappiamo che N1+N2=N e quindi N2=N-N1
La disequazione diviene quindi:
|M-(M*N – M1*N1)/(N-N1)|<=|M-M1|
Portando a denominatore comune il primo membro:
|(M*N-M*N1-M*N+M1*N1)/(N-N1)|<=|M-M1|
semplificando:
|(M1*N1-M*N1)/(N-N1)|<=|M-M1|
|N1*(M1-M)/(N-N1)|<=|M-M1|

Ora dobbiamo togliere le parentesi del modulo. Dobbiamo quindi considerare i vari casi possibili per |M-M1|.
Caso 1: M1>M
Se M1>M allora M-M1 è minore di zero mentre M1-M è maggiore. Inoltra sappiamo che N1/(N-N1)=N1/N2 è sempre maggiore di zero ma minore di 1 per ipotesi (N2>N1)
Siccome il primo membro sarà sempre positivo mentre il secondo è negativo possiamo togliere direttamente il modulo al primo membro e invertendo il segno al secondo:
|N1*(M1-M)/(N-N1)|<=|M-M1|
diviene
N1*(M1-M)/(N-N1)<=M1-M
dividendo tutto per M1-M (positivo) si ottiene
N1/(N-N1)<=1
siccome N1+N2=N
N1/N2<=1
e siccome per ipotesi N1<N2 allora la disequazione è vera.
Caso 2: M1<M Se M1<M allora M-M1 è maggiore di zero ma M1-M è minore di zero. Per togliere le parentesi di modulo dobbiamo cambiare segno al primo membro e lasciare invariato il secondo.
|N1*(M1-M)/(N-N1)|<=|M-M1|
diviene
N1*(M-M1)/(N-N1)<=M-M1
Dividendo tutto per M-M1 (positivo) si ottiene
N1/(N-N1)<=1
che analogamente al caso precedente è sempre vero
Caso 3: M1=M
N1*0/(N-N1)<=0
0<=0
Di solito abbastanza vero… :-P
CVD

Un corollario, secondo me controintuitivo, è che se da una popolazione (di almeno 3 individui!) estraiamo un singolo elemento allora la distanza dalla media totale di questo sarà sempre maggiore o uguale della distanza dalla media totale della media degli elementi rimanenti.
Vabbè probabilmente questo corollario sembra buffo solo a me!

Per finire vediamo come si chiama questo teorema “ufficialmente”… no niente: “Il teorema che stai cercando non ha un nome specifico universalmente noto, ma è strettamente legato a concetti di decomposizione della varianza e diseguaglianze sulle medie ponderate.”
Lo chiamerò quindi teorema “banale”.

Conclusione: questa dimostrazione dimostra che sono piuttosto logico: ma allora come mai ho passato la domenica mattina a scrivere un pezzo che a nessuno interessa su un blog morto?