«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
» Pv. 22,17

Qui si straparla di vari argomenti:
1. Il genere dei pezzi è segnalato da varie immagini, vedi Legenda
2. Per contattarmi e istruzioni per i nuovi lettori (occasionali e non) qui
3. L'ultimo corto è questo
4. Molti articoli di questo blog fanno riferimento a definizioni e concetti che ho enunciato nella mia Epitome gratuitamente scaricabile QUI. Tali riferimenti sono identificati da una “E” fra parentesi quadre e uno o più capitoli. Per esempio: ([E] 5.1 e 5.4)

lunedì 17 novembre 2025

Pornoid

Da qualche giorno è entrato in vigore l’Internet Safety Act e la novità più visibile è che per accedere ai siti pornografici è necessario l’identificazione quotidiana tramite SPID (o roba analoga nel resto della UE).

Ora sì che ci sentiamo più sicuri! L’UE è passata alla riscossa: non impegnandosi per migliorare la qualità di vita, per aumentare la ricerca, sostenere il lavoro, combattere l’inflazione, mantenere una sanità alla portata di tutti, pensioni dignitose, maggiore assistenza per tutti, lotta alla criminalità o contrasto all’immigrazione incontrollata.
No! queste sono cazzate! E poi servirebbero soldi per realizzarle e tutti i soldi devono essere mandati nel pozzo/fogna dell’Ucraina e del Goblin Verde/Zelensky…

Ecco, adesso che ho già esaurito la poca ironia che mi restava dico subito le cose come stanno: della sicurezza dei “bambini” su Internet all’UE non importa niente, anzi meno di niente.
In realtà questo “pornoid” deve solo servire ad abituare i sudditi europei a usare il riconoscimento digitale per accedere a Internet e, di conseguenza, essere ancora più controllati e spiati di quanto già non lo siamo.
La libertà è l’ultima cosa che questa UE vuole: al contrario ricerca il controllo sempre più pertinace dell’informazione per poter costruire a piacimento le proprie narrative bugiarde. Per riuscirci, siccome le bugie sono come castelli di carta che più crescono e più divengono fragili, deve controllare il pubblico e censurare chi contrasta con i fatti, ma ormai basta la logica quando non addirittura il semplice buon senso, il mendacio di Bruxelles (& C.).

L’essere partiti dai siti pornografici secondo me è stato un azzardo calcolato: il calcolo consiste nel fatto che, per pudore, le voci a difesa della libertà di accedere in totale anonimato ai siti pornografici siano deboli e sporadiche. La difesa degli “innocenti” è un argomento facilmente difendibile mentre quello della libertà di masturbazione solleva qualche sopracciglio.

In realtà ancora non mi è chiaro se questa scommessa sia stata azzeccata dalla UE: sì, sicuramente, le voci a difesa della libertà di, cazzo (ci sta bene), svagarsi come ci pare, saranno poche... però è anche vero che questa iniziativa ha già lanciato la corsa ai VPN per aggirarla.
Il succo è che la popolazione, invece di piegarsi e di rinunciare passivamente alla propria riservatezza, ha scelto di provare strade alternative e proprio questo tentativo di aggirare il “pornoid” ne mette in risalto la sua ipocrita irragionevolezza liberticida.
Se, per esempio, il 95% delle visite originarie dalla UE cessassero allora si evidenzierebbe come la popolazione NON voglia questa norma e l'imbarazzo dei politicastri che ci guidano diverrebbe palese...

Non so, come detto ancora non sono sicuro, ma c’è la ragionevole possibilità che i geni di Bruxelles si siano dati la proverbiale zappa sui piedi. Vedremo...

E KGB allora come fa adesso?
Io ho scaricato talmente tanti video nel corso degli anni che per rivederli mi occorrerebbe molto più tempo di quanto non abbia! Poi ormai ho una certa età e quindi lascio questa specifica lotta a chi è più giovane e duro di me...

martedì 26 agosto 2025

Erone non era un cogl###

Sono le 2:56 di notte ma non ho sonno: colpa della matematica!

Partiamo dagli incunaboli.
Qualche settimana fa YouTube, che conosce i miei gusti, mi ha presentato un video con un titolo del tipo “Se risolvi questo quiz vieni subito assunto dai servizi segreti britannici!”. Non ho guardato i dettagli ma mi sono fermato all’immagine “thumbnail” del video: c’erano una serie di quadrati dalle dimensioni più o meno note e poi, costruito su questi, un triangolo sbilenco. Il quiz chiedeva di calcolare l’area di detto triangolo.
In realtà con un po’ di banali somme e sottrazioni si poteva applicare ripetutamente il teorema di Pitagora e calcolare così i tre lati del triangolo: una banalità.
Come tutti sanno l’area di un triangolo si calcola moltiplicando la base * l’altezza diviso 2.
Ma con tre lati non si ha l’altezza, quindi?
Quindi ricordavo che c’era una formula alternativa (il teorema di Erone) che dati i tre lati calcola l’area. Siccome non me lo ricordavo ed ero curioso ho chiesto a chatGPT.
Ecco la formula di Erone:
Area Triangolo = Radice[s(s-a)(s-b)(s-c)]
dove a, b e c sono i tre lati ed s è il semi perimetro [ovvero (a+b+c)/2]
E qui ho lasciato perdere non avendo più interesse per il quiz evidentemente banale...

Qualche giorno dopo ho però iniziato a chiedermi “certo che è strana questa formula di Erone: chissà come l’ha calcolata… quasi quasi mi diverto e mi faccio anch’io per mio conto la dimostrazione”.
Tenete presente che nel frattempo mi ero già dimenticato la formula di Erone: ricordavo solo che c’era una radice quadrata e il semiperimetro…

Beh, per farla breve ho riempito ben 9 pagine di quadernino (e 1 di calcoli prima di metterli su un foglio Calc visto che continuavo a confondermi e sbagliarli!).

Provo a ripercorrere i miei ragionamenti, che sfortunatamente non sono lineari come mi piacerebbe fossero, sfogliando le pagine di detto quadernino.

Giorno 1, pagina 1
Inizialmente mi sono subito reso conto che se prendevo il punto centrale di un triangolo, per costruzione equidistante dai tre lati e da esso tracciavo la distanza h dai tre lati, allora l’area era banalmente: (a*h+b*h+c*h)/2
Il problema era calcolare h…

pagina 2
Ognuno dei tre “triangolini” ha la base divisa in due parti dall’altezza h. Ecco queste singole parti si possono calcolare con la formula:
(a+b-c)/2
(b+c-a)/2
(a+c-b)/2
Siccome sono uguali a coppie con queste tre equazioni potevo calcolarli tutti.
Come detto non mi ricordavo più la formula di Erone però questi conti mi ricordavano abbastanza il semiperimetro. E per la radice pensavo che ci fosse da applicare un teorema di Pitagora…

pagina 3
Vari scarabocchi di triangoli in cui cerco di evidenziare, malamente perché odio disegnare, i vari angoli, bisettrici e triangolini che si formano disegnando le altezze etc.
Iniziavo a sospettare che ci fossero triangoli simili da scoprire per arrivare poi a ottenere un secondo lato di triangolo rettangolo su cui applicare il teorema di Pitagora….

Giorno 2, pagina 4
Per prima cosa mi appunto due lemmi che avevo pensato mi potessero servire nella mia dimostrazione e che avevo dimostrato a mente (qualche ora prima mentre guidavo). Li ricopio tali e quali.
Lemma 1: Bisettrice = luogo dei punti equidistanti dai lati dell’angolo diviso.
Lemma 2: L’intersezione di due bisettrici identifica punto equidistante da tre lati del triangolo.
Nel resto della pagina disegno tre grossi triangoli con la squadra (segno di disperazione!) e di vari colori, idem per gli angoli.

pagina 5
Mi sembra di notare che il punto identificato dalle bisettrici (da cui poi partono le tre altezze h sui tre lati del triangolo) è più vicino ai lati più grandi e distante da quelli più piccoli. Ipotizzo quindi che si possa trovare una relazione basandosi sui reciproci rapporti dei lati fra di loro.
Il problema è che poi mi rifaccio sempre all’area e quindi finisco per riscrivere le solite formule in maniera leggermente diversa

pagina 6
Piuttosto incomprensibile. La dovrei scansionare. Ci infilo anche una derivata ma non arrivo a niente

Giorno 3, pagina 7
Decido di semplificare il problema e calcolare la misura dei segmenti di lato tagliati dalla bisettrice dell’angolo opposto del triangolo. Pensavo che se risolvevo questo caso “facile” poi, in qualche modo, avrei potuto applicarlo anche al caso particolare che interessava a me.
Riempio la pagina 7 e metà della 8 di angoli per cercare di identificare triangoli simili che però non riesco a trovare…

Giorno 4, pagina 7
Siamo arrivati a ieri (non ricordo quando erano gli altri giorni ma, sono sfalsati l’uno dall’altro di due o tre giorni ciascuno: che poi con “un giorno” intendo circa 1 ora a sera tardi, probabilmente due ore il primo giorno). Cambio approccio: penso che se trovo una maniera con cui si costruiscono geometricamente i triangoli e, soprattutto, le bisettrici potrei poi applicare la versione matematica del procedimento per calcolare ciò che mi serve.
Nella seconda parte della pagina disegno quindi vari cerchi con cui costruisco un triangolo dai lati generici a, b e c e un secondo triangolo in cui il cerchio iscritto ha il raggio che equivale al famigerato h che non riesco a calcolare…
Poi però abbandono il tutto anche perché non sapevo bene come tradurre i procedimenti geometrici in formule matematiche.

Giorno 5, pagina 8 (e 9)
Stasera ho poi fatto quello che dovevo fare dall’inizio: sdraiarmi a occhi chiusi per concentrarmi bene sul problema. In realtà non mi sono sdraiato a letto (ultimamente ho problemi di ossigenazione del cervello se mi sdraio quindi indosso un saturimetro che mi avverte se il livello di ossigeno scende troppo ma così diviene tutto troppo stressante) ma mi sono messo a pedalare alla cyclette a occhi chiusi (per dimagrire per il problema di ossigenazione sullodato).
Ovviamente sono ripartito dalle idee geometrica del giorno precedente e questa volta ho avuto una buona intuizione: “ma se io mi immagino in un piano cartesiano un angolo del triangolo sull’origine degli assi e un lato adagiato sull’asse delle ascisse (quindi avrei già le coordinate di due angoli del triangolo) poi potrei calcolare le coordinate del terzo punto semplicemente risolvendo il sistema di equazioni dei cerchi con centri nell’origine e sull’ascissa e raggi della lunghezza degli altri due lati.
A questo punto con le coordinate dei tre punti posso scrivere le equazioni delle rette che passano per questi punti (su cui giacciono i lati del triangolo), poi posso scrivere le equazioni di due bisettrici e trovare il maledetto punto nel mezzo del triangolo. Già ma le bisettrici come le calcolo? Bo… male male scrivo le equazioni delle rette perpendicolari a due lati, identifico il loro punto di intersezione e poi scrivo l’equazione della rette che passa dall’origine e da quel punto, e questa è una bisettrice, poi applico lo stesso procedimento a un altro angolo, calcolo l’intersezione di queste due bisettrici e ho trovato il punto centrale che mi interessa.”
Insomma un procedimento un po’ lungo ma semplice.
Così sono andato a letto contento (alle 1:30) dopo aver scritto al mio amico matematico (gli avevo accennato della mia idea in macchina giovedì scorso e lui mi aveva detto che la dimostrazione non era facile) che pensavo di aver risolto il problema.
A letto se ho in mente un problema matematico non riesco a dormire e così, inevitabilmente, ho finito per pensare alle “mie” bisettrici quando, improvvisamente, mi sono reso conto di essere un cretino!
Se riesco a calcolare le coordinate del terzo punto del triangolo ho già finito: la sua coordinata y sarà infatti pari all’altezza del triangolo relativa al lato che giace sull’asse delle ascisse!
Siccome non ce la facevo ad aspettare fino all’indomani ho ripreso il mio quadernino e ho scritto i seguenti passaggi:
“Lati a, b, c
Cerchio X² +Y² =r ²

[Disegnino di un triangolo con base su asse ascisse e angolo 1 di coordinate (0,0) e angolo 2 (a,0). Poi due circonferenze che si intersecano nel terzo punto mancante]

[Scrivo il sistema di due equazioni]
X ² + Y ² = c ²
(X-a)²+Y²

[e a fianco]
ci interessa solo Y,
comunque solo X>0, Y>0

[risolvo il sistema]
Y ²=c ²-X ²
X ²+a ²-2aX+c ²-X ²=b ²
2aX = a ²+c ²-b ²
X=(a ²+c ²-b ²)/2a

Y=Radice(c ²-((a ²+c ²-b ²)/2a)²)

Area=(a*Radice(c ²-((a ²+c ²-b ²)/2a)²))/2

CVD”


Vabbè, ho riscritto la mia formula finale con l'editor di formule così è più leggibile...
e ho scansionato la pagina con la mia "dimostrazione":
Nella pagina seguente ho sostituito i valori di lati a, b e c con 5, 4 e 3 (un triangolo rettangolo di area=6) e mi è venuto 6,5…
Vabbè, un errore di calcolo: ho inserito quindi le formule in un foglio Calc e…
Non tornava niente!
Però, con un po’ di pazienza, mi sono accorto che avevo invertito in una formula la casella corrispondente al lato b con quella del c. Corretto il problema ho ottenuto il risultato corretto di 6!!
“Ma come?” direte voi “la tua formula non è bellina e simmetrica come quella di Erone se cambi l’ordine dei lati verrà un risultato diverso no? (sottintendendo che l’area dovrebbe invece rimanere sempre uguale)”
E invece torna: evidentemente nelle potenze alla quarta e nei quadrati c’è una qualche simmetria, non so…
Comunque ho cambiato l’ordine dei lati, ovviamente cambiano i risultati intermedi, ma alla fine il risultato è sempre 6!

Buffo però come la mia formula sia così più complicata di quella di Erone: ho la sensazione che sia arrivato al risultato attraverso una strada molto diversa dalla mia. Credo che solo i miei disegnini pidocchiosi mi abbiano impedito di vedere qualche triangolo simile con cui risolvere molto più semplicemente il tutto invece di sprecarci tutto questo tempo (un sei ore?)…

Per scrupolo ho aggiunto al mio foglio Excel anche la formula di Erone per verificare che i risultati siano uguali qualunque misura inserisca per i lati a, b e c. E infatti:
La mia formula è scomposta in più passaggi per individuare eventuali errori più facilmente...

sabato 9 agosto 2025

Cervello e apprendimento

Avrei da scrivere anche un pezzo su GeoGatti8 ma, non letto per non letto, do la preferenza a questo…

Qualche settimana fa sono stato ospite di un mio amico per la notte dato che la mattina sarei dovuto andare a un torneo di scacchi a circa 30Km di distanza. La sera gli chiedo di spiegarmi la strada guardandola su GoogleMaps. La guardiamo e lui mi mostra un paio di possibili alternative.
Ciò che però mi stupì e mi divertì fu la sua preoccupazione per il fatto che non avessi un navigatore con me: avevo il mio tablet ma funziona solo se si collega a un Wi-Fi, non avevo mappe cartacee e non avevo praticamente preso appunti (un numero di telefono di un organizzatore e l’indirizzo finale mi pare). Io ero tranquillissimo dato che il percorso era semplice e senza punti critici che se si sbagliano non si arriva a destinazione: invece lui cercava di farsi venire qualche idea in maniera che avessi almeno la mappa sul tablet, tipo collegarsi a Internet prima di partire e mettere il percorso su Google Maps etc.
Ovviamente non ebbi problemi ad arrivare a destinazione e, anzi, ancora oggi ricordo benissimo le indicazioni ricevute compresa la strada alternativa più “difficile”…

Ma qual è il senso di questo breve aneddoto?
Beh, a me pare, una dimostrazione pratica di una mia teoria su cui scrissi un pezzo qualche anno fa (e che non mi va di andare a cercare!).
All’epoca spiegavo che quando devo affrontare un problema molto difficile do il mio meglio se ho a disposizione carta a quadretti (4mm) e penna. Contemporaneamente ricordavo che gli antichi non avevano problemi ad affrontare problemi anche molti complicati a mente e, in generale, avevano una memoria molto migliore della nostra.
Mi chiedevo quindi se fossero nettamente più intelligenti. La mia risposta era “no”.
La mia teoria per spiegare questa differenza è che il nostro cervello cerca la maniera più facile, meno dispendiosa, per risolvere i problemi con cui ha a che fare. Nell’antichità non vi era la carta e, in generale, i mezzi per scrivere erano meno numerosi e precisi e/o più costosi: ho in mente tavolette di argilla o di cera, tracciare immagini nella polvere e simili. Niente di paragonabile a quaderni a quadretti da 4mm!
Quando poi il cervello si abitua, per una vita poi, a operare senza supporti di questo tipo allora vi riesce senza troppa difficoltà.

L’episodio del mio aneddoto mi fa supporre che il mio amico fosse ormai abituato a usare sempre il navigatore del proprio telefonino e quindi avesse un po’ perso l’abitudine a memorizzare un percorso mentalmente.
Incidentalmente aggiungerei un’importante ipotesi/teoria: il cervello fatica ad acquisire nuove abilità ma fa alla svelta a perderle. Venticinque anni fa non c’erano navigatori e cellulari intelligenti e tutti sapevamo arrangiarsi per arrivare a destinazione; oppure una decina di anni prima i numeri telefonici non si memorizzavano nel telefonino ma si imparavano a memoria…

Tutte queste mie considerazioni non sono solo curiosità ma, al contrario, evidenziano l’aspetto fondamentale di una nuovissima problematica che sta emergendo in questi ultimi anni.
Apparentemente tutti gli studenti di ogni ordine e grado usano massicciamente le IA come chatGPT per fare gli esercizi assegnati loro dagli insegnanti.
E, sembrerebbe, che il testo sputato fuori dalle IA non venga ricontrollato criticamente ma, spesso, copiato tale e quale e poi presentato a scuola/università.
La logica del comportamento è evidente: il cervello degli studenti in questa maniera fa pochissima fatica a svolgere i compiti assegnati. Il rovescio della medaglia è che lo studente in questa maniera impara poco o nulla.
Ma vi è un altro problema più sottile: la perdita della capacità di pensare criticamente. Quello che propone l’IA è preso per buono, cioè corretto. Non solo non ci si accorge dei suoi errori ma neppure li si cercano. Di nuovo abbiamo i cervelli degli studenti impegnati a salvare energia.
Parlo di “salvare energia” e non di pigrizia perché questo è il naturale risultato della nostra evoluzione come razza umana: seguire la strada più facile e meno faticosa per risolvere tutti i nostri problemi. La pigrizia invece è caratteristica di qualcuno (magari molti) ma non di tutti.

Vedremo come il potere affronterà questa problematica: innanzi tutto servirà ancora qualche hanno prima che venga registrata, che ci accorga cioè della sua presenza. Poi si dovrà vedere cosa verrà preferito: dei lavoratori complessivamente incompetenti oppure una popolazione conformista e acquiescente? Io credo che dal punto di vista del potere questi due fattori più o meno si annullino fra loro e che quindi la risposta più probabile sarà non affrontare il problema.
Del resto i figli dei privilegiati potranno andare alle scuole private migliori dove saranno i professori, seguendo molto attentamente i propri studenti, che si ingegneranno per evitare che abusino delle IA.

sabato 19 aprile 2025

Mezza verità

Finalmente la verità sul COVID-19 e la gestione scellerata della pandemia inizia a emergere.
Senza (mia) troppa sorpresa tutto ciò che nel corso degli anni avevo ipotizzato (ma in realtà IO mi ero basato su informazioni certe: ricerche scientifiche e dati ufficiali) si è rivelato vero.

Non ho voglia di ripetere ciò che ho scritto da anni e vi rimando direttamente al sito (spero che non mi venga censurato visto che siamo nella “libera” UE): COVID.org (è una pagina della Casa Bianca… quella di Washington DC e non del famoso mulino).

Perché mezza verità?

Perché, sfortunatamente, non si parla assolutamente della sicurezza ed efficacia dei vaccini mRNA: ci si limita ad addossare le colpe politiche alla precedente presidenza, che pure ci sono e sono gravissime. Vabbè elenco ciò che compare sul sito:
1. L’origine del virus è probabilmente non naturale ma artificiale. Quasi certamente dal laboratorio di Wuhan.
2. Interferenze a tutto campo di Fauci per zittire ogni voce in contrasto con la “sua” narrativa dominante. Censura massiccia sui media e sulle reti sociali con la scusa della “disinformazione”.
3. Inutili e senza basi scientifiche: distanziamento sociale, le mascherine e le quarantene (il “lockdown” per capirci). Queste ultime dannose non solo per l’economia ma anche per la salute fisica e mentale dei più giovani.

Del primo punto scrissi una sola volta nel mio zilione di pezzi sull’argomento: feci presente l’esistenza della diatriba che però, dal mio punto di vista, era piuttosto irrilevante almeno al momento. Il problema non era infatti la nascita del virus ma la gestione della pandemia: poi, è vero, per evitare che riaccada qualcosa di simile, magari con un virus veramente pericoloso, è utile capire l’origine del SARS-CoV2…
Del punto 2, soprattutto della censura (in Europa il Fauci è stato sicuramente IMITATO ma non ha responsabilità dirette), e del 3 ho scritto in abbondanza e non amo ripetermi: neppure per il classico “ve l’avevo detto”.

Ma la verità che per il momento non emerge, ma inizio a essere ottimista che prima o poi venga fuori anch’essa, è quella sui vaccini sicuri ed efficaci – non.
Ricordo che in uno degli ultimi comizi prima delle elezioni Trump era in uno stato del sud in una grande aula gremita di persone. Alla fine iniziò a ringraziare varie persone chiamandole per nome: fra queste c’era anche il presidente della Pfizer… al suo nome il pubblico mugugnò rumorosamente ma Trump fece finta di niente e, appunto, lo ringraziò.

Insomma la “democrazia” americana, come spiego nella mia Epitome in 16.3, “Le problematiche degli USA di oggi”, è viziata dai finanziamenti delle multinazionali col risultato che la classe politica (repubblicani e democratici) non andrà direttamente contro chi ha contribuito a farla eleggere.

Come dicevo in questo caso sono ottimista dato che non si può accusare la gestione della pandemia della precedente presidenza senza confrontarsi sul tema dell’efficacia e sicurezza dei vaccini mRNA: in pratica sono due facce della stessa medaglia.
Comunque vedremo...

lunedì 17 febbraio 2025

Censura XVI: senza parole…

Sarà questa la nuova strategia comunicativa con cui le oligarchie che controllano la “falsa” democrazia europea difenderanno la censura?

Sarebbe divertente ma, in verità, credo che l’affermazione della giornalista del video sia frutto di ignoranza anche se è comunque significativa di una tendenza a pensare ottusa e autoreferenziale che veda nella propria opinione l’unica opinione buona e valida mentre qualsiasi altra deve essere sbagliata e, anzi, malvagia.

Ecco il video in questione: CBS Host Says Holocaust Happened Because of Free Speech

sabato 15 febbraio 2025

Censura XV: Vance insegna la democrazia ai dittatorelli

Non ho voglia di commentare troppo. Su Vance, il vice presidente degli USA, ero e sono un po’ sospettoso: troppo buono per essere vero ma ancora non ho capito dove sta la fregatura.
Comunque qui si ricatta, e si ringrazia, ciò che ha detto.

Non ho voglia riassumere: guardatelo perché di sicuro sui media europei non apparirà NIENTE di ciò che ha detto o ne verranno presentati pochi estratti fuori contesto e di scarso significato.

La versione che presento è quella commentata da Asmongold (che a ogni tempo non faceva che dire “mio Dio!”, “non ci credo!”, “ma non potete votare altri?”) perché oltre al messaggio di Vance fornisce il punto di vista di un americano, molto intelligente, ma senza conoscenze di geopolitica.

Ecco il video: JD Vance's Warning to Europe: You're Turning Totalitarian

Ci sarebbe poi tutto il capitolo sul perché ha fatto questo discorso: chi voleva avvisare, chi voleva avvantaggiare, chi voleva umiliare…
Nel breve termine sicuramente AfD, a cui non era stato permesso di partecipare alla conferenza (molto democratico) ma nel medio lungo termine?

Bella poi la platea che alle pause per gli applausi, che Vance si divertiva comunque a fare, solo pochi mani battevano in una sala piena di alti papaveri e burocrati europei.

Sempre su Vance ci sarebbe un video in cui attacca ancora più direttamente la censura della nostra baronessa tedesca… via faccio uno sforzo e lo ricerco… guardate le faccine della signora… :-D
Ecco qui: Vice President Vance demolishing Ursula Vonderleyen's Mussolini-inspired "EU Digital Services Act"

Infine questi video aiutano a capire il capitolo [E] 15.3, “La decadenza nell’occidente”, ovvero che la situazione politica negli USA determina quella in Europa argomento che ho anche affrontato, da un altro punto di vista, nel pezzo Perché da qualche anno seguo solo la politica statunitense?.
Anche qui non ho voglia di ripetere parole che ho già scritto e mi limito quindi a un breve copia e incolla dalla mia Epitome:
“Questo accade perché anche la democrazia statunitense, paradigma per tutte quelle occidentali, sta attraversando un periodo di forte crisi: lo dimostrano la presidenza Trump, prodotto della particolare risposta populista verificatasi negli USA (v. 13.3), ma ancor di più quella Biden che appare notevolmente asservita agli interessi dei parapoteri economici. Il “cattivo” esempio degli USA, oltre a quelle dirette sugli altri stati occidentali, ha varie ripercussioni: da una parte esso spinge a un’imitazione passiva anche di ciò che evidentemente non funziona; da un’altra si genera una sorta di acquiescenza verso lo status quo nelle democratastenie degli altri paesi.
[…]

Una conseguenza fondamentale di quanto spiegato è che il processo per invertire la tendenza generalizzata dell’occidente alla decadenza deve avvenire negli USA. Qualsiasi cosa accada in qualsivoglia stato occidentale che non siano gli USA è, a livello di tendenze dell’occidente, praticamente irrilevante: oltretutto ogni sforzo significativo per opporsi alla decadenza, riducendo per esempio l’ingerenza dei parapoteri economici nelle decisioni politiche, verrebbe ostacolato proprio dagli USA che, in pratica, imporrebbero il proprio veto a qualsiasi tipo di riforma significativa. Questo significa che la vera battaglia ideologica per la libertà dell’occidente, e probabilmente del mondo, dovrà essere combattuta negli USA dalla popolazione statunitense.”

Adesso negli USA è tornata una forte ventata di libertà (sono certo che i media europei, senza il coraggio di affermarlo esplicitamente, fanno intendere il contrario ai propri lettori/spettatori!) ma gli scarafaggi che infestano l’Europa non si ritireranno a vita privata per questo: c’è però la possibilità di reale cambiamento perché di sicuro governi basati su nuove forze politiche riformatrici otterrebbero l’appoggio politico degli USA senza rimanere isolati, e quindi ininfluenti, in Occidente.

Aggiornamento 16/2/2025: uno dei punti che avevo lasciato in sospeso era questo: “Ci sarebbe poi tutto il capitolo sul perché ha fatto questo discorso: chi voleva avvisare, chi voleva avvantaggiare, chi voleva umiliare…
Nel breve termine sicuramente AfD, a cui non era stato permesso di partecipare alla conferenza (molto democratico) ma nel medio lungo termine?”
Nel frattempo ho sentito anche Christoforou sull’argomento: in realtà lui non si pone esplicitamente la questione ma salta direttamente alla risposta. E probabilmente ha ragione lui, non c’è bisogno di interpretazioni troppo sottili o profonde in questo caso…
Venendo al punto secondo Christoforou il messaggio segreto che io cercavo di scoprire non è in realtà molto segreto ma, anzi, piuttosto evidente. Vance in pratica avrebbe detto ai vari capi politici europei: “con Biden eravate una colonia degli USA e avevate abbracciato la politica dei neo-liberali=neo-democratici=oligarchie economiche, adesso con Trump dovrete adeguarvi alla nostra rimanendo comunque sempre delle colonie”.
In altre parole Vance non avrebbe usato mezzi termini (cosa che mi aveva sorpreso e confuso) perché vuole mettere in chiaro cosa si aspetta dalle colonie europee: la sua è insomma stata una dimostrazione di forza.
Secondo Christoforou gli stati europei faranno come previsto da Putin: ancora per qualche settimana faranno la voce grossa ma presto inizieranno a scodinzolare al nuovo padrone.
Vedremo cosa faranno i nostri politici europei… personalmente ho grande difficoltà a prevedere il comportamento degli imbecilli e incapaci...

domenica 9 febbraio 2025

Teorema banale

In teoria non dovrei pubblicare qui il seguente pezzo ma non ho neppure voglia di aprire un blog dedicato ai miei esercizi matematici. Siccome, più che condividere il seguente teorema, me lo voglio ricordare ho deciso di condividerlo comunque qui.

Ancora non ho dato un nome al mio teorema ma sono sicuro al 99,99% che esista già e che qualche matematico del XVII o XVIII glielo abbia già dato (magari poi chiederò a chatGPT). Solo che il mio nome sarebbe stato molto più fantasioso: magari mi verrà un’idea mentre scrivo questo pezzo.

L’idea originaria mi è venuta qualche giorno fa: come sapete ho ripreso a giocare a scacchi e così adesso mi capita di spulciare le basi dati di scacchi per studiare le aperture.
In particolare, mentre controllavo la variante moderna della difesa Alekhine, avevo notato che a una specifica mossa, il bianco in 100 partite realizzava il 60% dei punti. Alla semimossa successiva il nero poteva replicare con due mosse: la prima, giocata 80 volte, portava il bianco a realizzare il 65% dei punti mentre con la seconda, giocata 20 volte, il bianco scendeva al 52% (tutti numeri a caso, ovviamente, qui).
Da questa osservazione avevo ipotizzato che, a ogni semimossa successiva, la percentuale realizzativa di ciascuna mossa variava da quella precedente di più in quelle giocate meno volte.

Come al solito non mi fermo a riflettere troppo su questi problemi ma vedo di ricordarmeli per quando ho tempo/voglia. Così iniziai a pensarci in macchina ieri l’altro: semplificai il problema togliendo le patte e considerando tutti i risultati come o 0 o 1. Notai che lo sbilanciamento dei risultati (cioè un numero di vittorie superiore alle sconfitte), per esempio +10, si doveva conservare fra i due sottogruppi di mosse: cioè se il b. vince dieci partite in più rispetto a quelle che perde e se nella prima semimossa successiva tale valore scende a +3, allora nella seconda, deve essere +7.
Con questo ragionamento è facile verificare alcuni casi banali, per esempio quando le medie restano uguali…
Ieri invece, sempre in macchina, mi sono reso conto che il problema poteva essere generalizzato con numeri qualsiasi: se la media del primo sottogruppo (meno numeroso) diminuisce allora la media del secondo gruppo dovrà compensare di altrettanto: ma dividendo lo “spostamento” per il numero di elementi quello del gruppo più numeroso sarebbe stato più piccolo di quello meno numeroso.
Probabilmente non sono riuscito a spiegare bene le mie idee ma più che altro erano intuizioni e io stesso non le avevo chiare in mente.

Finalmente ieri sera, verso mezzanotte, mi sono messo con carta e penna a cercare di scrivere una dimostrazione formale della mia intuizione che ripropongo qui di seguito.

Sia P una popolazione di N elementi, p1..pN, con media M (ovvero la (p1+..+pi+...pN)/N=M).
Siano P1 e P2 dei sottoinsiemi di P tali che non abbiano elementi comuni e che la loro unione dia P, e che abbiano rispettivamente N1 e N2 (quindi N1+N2=N) elementi e medie M1 e M2.
Teorema:
Quindi se N1>N2 allora |M-M2|<=|M-M1|

Ma per dimostrare il precedente ho bisogno di un semplice lemma: in realtà nella mia dimostrazione di ieri sera l’ho dato per scontato ma siccome si dimostra facilmente lo aggiungo qui.
Lemma:
M*N=M1*N1+M2*N2

Per dimostrarlo basta ricorrere alla definizione di media: ovvero la somma degli elementi di una popolazione diviso il loro numero cioè M=(p1+..+pi+...pN)/N
Analogamente M1=(pj+..+PN1)/N1 e M2=(pk+..+PN2)/N2 (ovvero i vari singoli elementi sono tutti diversi fra loro ma complessivamente sono l’intera popolazione iniziale).
Andando a sostituire nella formula si ha:
(p1+..+pi+...pN) = (pj+..+PN1) + (pk+..+PN2)
Siccome cambiando l’ordine degli addendi la somma non cambia e visto che gli elementi dei due membri dell’equazione sono gli stessi allora la somma del membro sinistro è uguale a quella del membro destro.

Possiamo così passare alla dimostrazione del teorema vero e proprio.
Dal lemma sappiamo che M*N=M1*N1+M2*N2
Possiamo quindi esprimere M2 usando le altre variabili.
M2*N2 = M*N – M1*N1
M2=(M*N – M1*N1)/N2

Possiamo quindi sostituire M2 nella disequazione che vogliamo dimostrare e quindi:
|M-M2|<=|M-M1|
diventa
|M-(M*N – M1*N1)/N2|<=|M-M1|

Ma per ipotesi iniziale sappiamo che N1+N2=N e quindi N2=N-N1
La disequazione diviene quindi:
|M-(M*N – M1*N1)/(N-N1)|<=|M-M1|
Portando a denominatore comune il primo membro:
|(M*N-M*N1-M*N+M1*N1)/(N-N1)|<=|M-M1|
semplificando:
|(M1*N1-M*N1)/(N-N1)|<=|M-M1|
|N1*(M1-M)/(N-N1)|<=|M-M1|

Ora dobbiamo togliere le parentesi del modulo. Dobbiamo quindi considerare i vari casi possibili per |M-M1|.
Caso 1: M1>M
Se M1>M allora M-M1 è minore di zero mentre M1-M è maggiore. Inoltra sappiamo che N1/(N-N1)=N1/N2 è sempre maggiore di zero ma minore di 1 per ipotesi (N2>N1)
Siccome il primo membro sarà sempre positivo mentre il secondo è negativo possiamo togliere direttamente il modulo al primo membro e invertendo il segno al secondo:
|N1*(M1-M)/(N-N1)|<=|M-M1|
diviene
N1*(M1-M)/(N-N1)<=M1-M
dividendo tutto per M1-M (positivo) si ottiene
N1/(N-N1)<=1
siccome N1+N2=N
N1/N2<=1
e siccome per ipotesi N1<N2 allora la disequazione è vera.
Caso 2: M1<M Se M1<M allora M-M1 è maggiore di zero ma M1-M è minore di zero. Per togliere le parentesi di modulo dobbiamo cambiare segno al primo membro e lasciare invariato il secondo.
|N1*(M1-M)/(N-N1)|<=|M-M1|
diviene
N1*(M-M1)/(N-N1)<=M-M1
Dividendo tutto per M-M1 (positivo) si ottiene
N1/(N-N1)<=1
che analogamente al caso precedente è sempre vero
Caso 3: M1=M
N1*0/(N-N1)<=0
0<=0
Di solito abbastanza vero… :-P
CVD

Un corollario, secondo me controintuitivo, è che se da una popolazione (di almeno 3 individui!) estraiamo un singolo elemento allora la distanza dalla media totale di questo sarà sempre maggiore o uguale della distanza dalla media totale della media degli elementi rimanenti.
Vabbè probabilmente questo corollario sembra buffo solo a me!

Per finire vediamo come si chiama questo teorema “ufficialmente”… no niente: “Il teorema che stai cercando non ha un nome specifico universalmente noto, ma è strettamente legato a concetti di decomposizione della varianza e diseguaglianze sulle medie ponderate.”
Lo chiamerò quindi teorema “banale”.

Conclusione: questa dimostrazione dimostra che sono piuttosto logico: ma allora come mai ho passato la domenica mattina a scrivere un pezzo che a nessuno interessa su un blog morto?

mercoledì 8 gennaio 2025

Censura XIV: Zuccadura si pente

Chi è Zuccadura?
Semplicemente Mark Zuckerberg, il padrone di FB e Instagram: lo so, non è forse il soprannome più azzeccato ma personalmente lo trovo divertente, con una leggera assonanza al nome reale e questo mi basta…

Ebbene ho guardato la seguente reazione di Asmongold a un suo video in cui afferma che su FB e Instagram ci sarà un passo indietro sulla censura. Ecco il video: Zuckerberg Brings Back Free Speech

Qui i miei commenti via via che seguo il video:
- Perlomeno nel primo minuto o giù di lì Zuccadura non dice di aver sbagliato ma che ora ha capito che sulle sue piattaforme si è censurato troppo: come fa notare Asmongold, sembra che la censura sia nata da sola, tutta colpa delle pressioni politiche e che lui, poverino non abbia potuto farci niente. Sarebbe stato più apprezzabile se si fosse assunto le proprie responsabilità: questo suo esordio in cui ammette che vi era censura e che questa era eccessiva ma che lui non ne ha colpa mi pare da furbetto che cerchi di fare lo scaricabarile verso le circostanze esterne.
- La “decensurizzazione” partirà prima negli USA poi in Europa. Evidentemente vuole aspettare che le “circostanze esterne” cambino anche in UE. Questo dimostra quanto gli sia in realtà indifferente la libertà d’espressione: cambia subito negli USA perché ha adesso paura di subire delle ripercussioni (già tempo fa accennai a un suo “mezzo pentimento” che rese pubblico motivato, a mio parere, più dall’interesse personale di proteggersi che da reale convinzione di aver errato). O magari ci sono reali motivi organizzativi… ma io credo piuttosto che voglia aspettare che la UE faccia un passo indietro politico sulla censura: come sappiamo infatti nella “libera” UE le sue reti sociali collaborano attivamente con le autorità politiche locali nella soppressione del dissenso attiva o passiva delle opinioni dissenzienti.
- Verranno eliminati i “controllori dei fatti” sostituendoli con il giudizio degli utenti sul modello di Twitter. Anche qui non c’è l’ammissione che l’idea stessa dei “controllori dei fatti” era una follia ipocrita come io scrissi a mio tempo: semplicemente dice che spariranno.
- I filtri automatici per la censura, per esempio dire “i vaccini mRNA fanno XXX e YYY”, non funzionano: bloccano più messaggi del dovuto. Questi filtri diverranno meno rigidi: bloccheranno meno messaggi “illegali” ma, contemporaneamente, non bloccheranno molti meno messaggi legittimi.
A me pare una str###: vuoi eliminare la censura sì o no? Qui mi pare si stia legittimando l’idea di semplicemente dosarla a un determinato limite.
Secondo me già solo queste poche affermazioni fanno pensare che sia semplicemente un’operazione di facciata e che, nella sostanza, cambierà poco o niente.
- “Gli algoritmi suggeriranno più messaggi di politica”. Poi spiega che, in passato, gli utenti sembravano volere meno messaggi politici (Asmongold interviene e mette subito meglio a fuoco il problema “volevano meno messaggi politici su cui non erano d’accordo") ma ora siamo in una “nuova era” e questo cambierà.
In verità quanto detto da Zuccadura si traduceva in passato nel censurare principalmente i contenuti pro-repubblicani e a promuovere quelli democratici.
Continua a non piacermi questo suo ammettere parziale e tardivo, non assumersi le proprie responsabilità e continuare a giustificare con motivazioni speciose la passata censura. Non ammette cioè che si voleva censurare Trump e i suoi elettori ma che gli utenti volevano “meno politica”…
- Verranno spostate le sedi operative di censura dalla California al Texas: l’operazione viene spiegata col fatto che Zuccadura ipotizza che sarà utile lavorare in un ambiente dove c’è meno pressione psicologica verso certe “tendenze”. In altre parole in California la pressione dell’ipnobatismo è troppo forte…
Asmongold fa notare che un’altra ragione potrebbe essere la diversa politica fiscale dato che il governatore del Texas sta cercando di attrarre aziende informatiche proprio dalla California: in altre parole, Zuccadura ovviamente non lo dice, ma in Texas pagheranno meno tasse…
- Lavorerà con Trump per confrontarsi con quei paesi esteri che invece fanno pressioni politiche per avere più censura. Gli USA hanno le leggi che garantiscano la massima libertà d’espressione ma lo stesso non è vero in Europa. E qui lo voglio citare letteralmente perché mi pare interessante quello che sta andando a dire: “L’Europa ha un numero sempre crescente di leggi che istituzionalizzano la censura e rendono difficile costruire qualsiasi cosa di innovativo là.
Infatti: ma come al solito non la racconta tutta. Fino alle elezioni la censura negli USA era la stessa che in Europa, anzi si è potuto realizzare la censura in Europa perché era già stata così organizzata negli USA.
Battuta di Asmongold molto carina e profonda ma a descriverla qui la sciuperei togliendole tutta la sua immediatezza…
- Finalmente qualcosa su cui sono completamente d’accordo con Zuccadura: il fatto che gli stessi USA (leggi “democratici” e, soprattutto, Capitan Demente e i suoi badanti) abbiano fatto pressioni per avere più censura ha spinto altri paesi all’estero (vedi la UE e quanto scrivo in [E] 15.3, “La decadenza nell’Occidente”) a fare altrettanto e di più.
Che è ciò che da tempo dico: proprio ieri, prima di vedere questo video, ho pubblicato un pezzo sul mio blog GeoGatti8, in cui spiego che non seguo la politica italiana perché le cose importanti che ci riguardano vengono stabilite negli USA mentre al governo italiano resta mano libera, forse, solo sul codice della strada. La gestione della censura ne è l’esempio perfetto: in Europa/Italia si nega perfino l’esistenza del problema e si parla di “lotta alle bufale”. A Bruxelles non si pensa nemmeno a limitarla ma, invece, a incrementarla di nascosto. In Italia, qualunque partito si voti, non avrebbe fatto niente al riguardo (la censura è una questione troppo importante per lasciarla gestire al governo legittimamente scelto dagli italiani) ma adesso il nuovo presidente statunitense, non eletto dagli italiani, indirettamente provocherà un cambiamento significativo in ciò che gli italiani possono o non possono dire…
Chi è interessato al mio articolo può trovarlo qui: Perché da qualche anno seguo solo la politica statunitense?

Ok, come riassumere il tutto?
Zuccadura non è improvvisamente divenuto un paladino della libertà d’espressione e FB & C. avranno sempre attaccato un rubinetto con cui regolare, in qualsiasi momento, il livello di censura (vedi il punto sui “filtri”). Semplicemente si mette al servizio di Trump per evitare, probabilmente, possibili conseguenze legali per ciò che ha combinato in passato: poi, nell’ultimo punto, conferma di mettersi a disposizione del governo USA per stabilire quanta censura permettere all’estero. In altre parole quale sarà la narrativa promossa dalle sue aziende (all’estero libertà d’espressione per modo di dire o, meglio, libertà di dire ciò che vuole Washington).

Ho scritto abbastanza e non voglio annoiare ulteriormente i lettori con le manciate di sassolini che potrei levarmi dalle scarpe: chi ha un po’ di cervello capisce da solo e per chi non lo ha è inutile che io aggiunga altro.

Conclusione: la verità a metà è una mezza bugia. E Zuccadura ha infarcito il suo video di tante verità incomplete...