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venerdì 26 maggio 2017

Camminare sotto il sole del primo pomeriggio fa bene... o no?

Senza rendermene conto è da lunedì che non scrivo un pezzo sul viario! Beh, a parte un corto...

Il motivo principale è che martedì sono stato alla fiera a Parma chiamata “SPS IPC Drives” (credo!): essenzialmente io c'entravo come il cacio sui gamberi flambé ma ho accompagnato un amico che ci andava per lavoro. Varie osservazioni più o meno interessanti (soprattutto meno) le farò in un pezzo a parte.

Mercoledì e giovedì mi sono ripreso dallo “sforzo” del martedì... No, scherzo! Ho ripreso a pieno ritmo a lavorare sull'epitome: la versione 0.3.0 avrà grandi novità... non è una minaccia... o forse sì?

Anche oggi sono stato tutto il giorno fuori e, nel tentativo di dimagrire, ho fatto una lunga passeggiata: solo che i piedi erano ancora doloranti per martedì e così mi sono venute delle vesciche...

Comunque mentre camminavo ho provato, solo per un attimo, una sensazione stranissima...
Chi ancora NON crede che io sia matto SMETTA subito di leggere questo pezzo!
Chi invece pensa che io sia matto vada pure avanti nella lettura perché ne troverà conferma...

Ero andato a piedi, verso le 14:30, con un sole pazzesco a Fiesole (che si trova su una collina nei dintorni di Firenze) e per tornare indietro sono passato da una stradina secondaria da cui passavo quando facevo questa scarpinata da bambino insieme a mio padre (lo specifico perché potrebbe essere importante).
Mentre io scendevo ho incrociato una ragazza bassa e cicciotella che saliva: aveva il telefonino con le cuffie e saliva a fatica ansimando, faceva due passi, si fermava qualche secondo per parlare in spagnolo col suo interlocutore e poi ripartiva faticosamente (lo specifico ma non credo sia importante).
Ah, per terra fra gli aghi di cipresso c'era anche un preservativo usato: l'avevo visto anche quando ero passato di lì per salire e mi c'è ricaduto l'occhio scendendo (l'ho notato perché non riuscivo a capire se il luogo fosse romantico o semplicemente isolato. E non credo c'entri niente: ma mi pare un particolare buffo da menzionare!).

Comunque qualche passo dopo ho avuto una sensazione stranissima.
Mi è sembrato di “estendermi” nel passato. Cioè non ho avuto la visione di un vecchio ricordo: al contrario ho avuto la sensazione di vivere contemporaneamente nel presente e nel passato: infinite vite per ogni istante della mia esistenza, tutte insieme. La sensazione fortissima che questa vita sia illusoria e che faccia parte di qualcosa di molto più grande.
Niente a che vedere con un déjà vu: non mi è sembrato per nulla di rivivere un ricordo passato. Piuttosto mi è sembrato che la mia anima si estendesse nel tempo e nello spazio.
Non saprei dire neppure per quanto tempo sia durata questa sensazione, probabilmente meno di un secondo ma forse anche quattro o cinque, però è stata vivida e intensa...

Bo, difficile aggiungere altro senza ripetermi: come detto è stata una sensazione stranissima e certo è impossibile descriverla a parole...

Conclusione: sarà stato il caldo?

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