[E] Per la comprensione completa di questo pezzo è utile la lettura della mia Epitome (V. 0.2.1). In particolare i capitoli: 11 e l'introduzione.
Oggi volevo scrivere un pezzo del tutto diverso (su alcune cosette interessanti che sto imparando nel corso di microeconomia) ma mi sono imbattuto nell'ultimo articolo di Goofynomics, Euro e politica, che mi ha fatto cambiare idea.
L'articolo non è di Bagnai ma di un suo “ospite”, lo scrittore Roberto Buffagni, che commentando un altro articolo fa un elenco di considerazioni molto interessanti. Bagnai se ne è accorto e gli ha giustamente dato il meritato rilievo elevando il commento al “rango” di articolo ufficiale.
Si tratta di 9 punti (una risposta ben articolata a un altro commentatore) di cui quelli che mi hanno più colpito sono i seguenti.
Punto 2A: il concetto dell'autorità (v. Auctoritates, auctoritas e bifidus actiregularis) applicato alla politica.
La credibilità di un governo, indipendentemente da quello che dice, è moltiplicata dalla sua autorità (*1). E oltretutto il potere ha il controllo pressoché totale dei media.
Punto 2B: affinché una vera opposizione riesca a vincere bisogna che 1. le condizioni di vita della maggior parte della popolazione crollino (concetto analogo in [E] 11.2); 2. l'opposizione riesca a essere 10 volte più credibile su un tema in cui la consapevolezza della popolazione è già matura.
Punto 3: la popolazione, anche quella scontenta, è divisa.
Punto 5: anche se una forza populista arriva al potere ha poi il problema di dover governare: la buona volontà non basta, servono persone competenti (analogie con [E] 11.3).
Punto 7: esprime un forte scetticismo nella possibilità di un mutamento di cultura generale che porti alla riforma della politica, dell'economia, etc...
Chi mi segue sa che su tutti questi punti sono sostanzialmente molto d'accordo.
Ma l'argomento che più mi ha colpito è l'ultimo, l'ottavo punto, che riporto tale e quale: «8) E concludo accennando al vero problema di fondo delle opposizioni alla UE e al mondialismo, vale a dire all’assenza di una teoria complessiva della società di livello paragonabile al marxismo. Oggi le opposizioni al mondialismo sono nella situazione delle opposizioni socialiste nel 1830, senza “socialismo scientifico”, e quindi annaspano, come annaspavano gli anarchici, i blanquisti, i socialisti alla Victor Hugo coi suoi Misérables, etc.» (*2)
Inutile dire che, con la mia usuale modestia, vi rivedo il mio pensiero e in particolare [E] 11.6 della mia epitome che, nel suo complesso, considero proprio come “una teoria complessiva della società di livello paragonabile al marxismo” (v. [E] Introduzione) (*3).
E quindi? Quindi niente: nessuno legge (né probabilmente leggerà mai) la mia epitome, eppure io ne sono comunque fiero e sono convinto che il suo contenuto è valido e sarebbe molto utile per la comprensione della situazione globale.
Conclusione: questo pezzo mi ha fatto tornare in mente Percolato di conoscenza (che consiglio di (ri)leggere) dove, circa 6 mesi prima di decidermi a iniziare la stesura della mia epitome, scrivevo: «In questi ultimi anni grazie a riflessioni, letture e corsi ho maturato numerose idee, più o meno innovative, e questo viario ne è la testimonianza tangibile.
L'insieme di tutte queste conoscenze e idee mi hanno portato a elaborare una grande teoria che riordina e mette insieme tutte queste tessere per comporne un mosaico: avevo avuto la tentazione di mettere il tutto nero su bianco per farne un libro, un pdf scaricabile, che unisse i vari puntini mostrandone chiaramente il disegno complessivo.
Ma l'intuizione di Page mi ha fatto comprendere che il mio sforzo sarebbe inutile: non solo perché io sarei il solo a leggere e a capire pienamente ciò che scriverei ma soprattutto perché inevitabilmente altre persone staranno arrivando alle mie stesse conclusioni. Magari fra qualche anno un giornalista o uno scrittore famoso scriverà, più o meno, ciò che io ho adesso in mente: e probabilmente egli, a differenza di me, riuscirà a far conoscere o almeno dibattere queste idee anche al grande pubblico...»
Non so... dovrei sentirmi fiero di me o massimamente stupido? Sicuramente mi sentirò fesso quando qualcuno mi plagerà senza vergogna...
Nota (*1): non ci crederete ma nella mia revisione del primo capitolo dell'epitome (v. il corto Versione 0.3.0) avevo già previsto di inserire il problema del rapporto fra uomo e autorità ricollegandomi al corso di psicosociologia e in particolare a Mezza delusione...
Nota (*2): questo frammento, tratto dall'articolo Euro e politica di Goofynomics, è publicato con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License.
Nota (*3): anzi, la mia epitome è pure un po' meglio!
Io vorrei i tre giorni di sonno!
10 ore fa
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