Da mesi HuffingtonPost.it, Repubblica.it e Corriere.it sono nella mia lista nera e non perdo tempo a leggere la loro disinformazione. Inevitabilmente però, magari grazie a un collegamento su FB, di tanto in tanto mi capita comunque di dare uno sguardo a qualche articolo segnalato da amici e conoscenti. E da cosa nasce cosa...
Oggi sono andato a leggere un articolo sul M5S sull'HuffingtonPost (ovviamente completamente fuorviante...) quando sulla barra in alto mi è caduto l'occhio su un articolo leggero: “15 cose che ogni papà con delle figlie dovrebbe sapere” (il collegamento lo do poi...).
Il rapporto padre-figlia mi ha sempre incuriosito, forse perché faccio fatica a immaginarmelo, e così sono andato a leggerlo attentamente.
Dopo una breve introduzione, in cui l'autore afferma di essere un esperto avendo quattro figlie (e un figlio), c'è l'elenco vero e proprio. Numerato e con un breve titolo in neretto che riassume in poche parole l'essenza del punto.
Ho iniziato a leggere con curiosità e attenzione. Dopo aver letto i primi punti ho iniziato a essere sempre più perplesso. Da qualcuno che, da “esperto”, scrive un articolo per un giornale sul rapporto padre-figlia mi aspettavo di rimanere sorpreso da chissà quali curiose e profonde intuizioni. Invece no: ogni paragrafo era infarcito di miele dove, essenzialmente, predominava l'ostentazione dell'amore dell'autore per le proprie figlie. Sembrava che il giornalista si fosse scritto un panegirico che esaltasse le sue virtù paterne spacciando il proprio comportamento per un paradigma educativo studiato a tavolino...
Insomma ero molto scettico sull'affidabilità delle affermazioni dell'autore dell'articolo. Poi però mi dicevo “Beh... se ha quattro figlie saprà quello che dice...” e così proseguivo nella lettura...
Senza rendermene conto, nella mia confusione, devo aver dato una prima lettura rapida ai vari titoli dei 15 punti, leggendo qualche frase qua e là: me ne rendo conto adesso quando, cercando dove fossi arrivato alla prima lettura, mi sono accorto di “riconoscere” tutti i vari punti...
Comunque al punto 5 ho trovato la vera sorpresa: «...la nostra figlia più grande ha quasi undici anni...»!!
Cioè questo tizio ha la presunzione e la faccia tosta di voler insegnare al resto del mondo come educare le proprie figlie accennando anche all'adolescenza e a come lui sarà bravo a parlare di mestruazioni, rasature delle ascelle, di push-up e non ricordo che altro, quando la maggiore non ha ancora undici anni??
Ma come fa a non avere l'intelligenza per rendersi conto di non essere nemmeno a un quarto del “lavoro” (è lui che chiama così l'educazione delle figlie...)? È come se, andando per la prima volta da Milano a Napoli, si iniziasse a voler insegnare agli altri i segreti dell'autostrada perché si è arrivati sani e salvi a Bologna!
Modificato 17/10/2014: altro esempio forse più calzante perché vi predomina l'elemento temporale: è come se una persona di trent'anni scrivesse la propria autobiografia illustrando nel dettaglio cosa farà negli anni futuri (dai 30 in su!) vantandosi pure di essere bravo e dicendo agli altri di fare come lui!
Aspettiamo che la minore compia vent'anni e vediamo com'è andata: potremo riparlarne se nessuna figlia è diventata una tossicodipendente, vive in un camper con tre marmocchi avuti da altrettanti uomini diversi, non è in trattamento psichiatrico per aver tentato il suicidio e non è finita in carcere.
Solo allora, valutando la “riuscita” delle figlie, si potrà tirare le somme del “lavoro” svolto, magari facendo della sana autocritica sugli inevitabili errori. Solo allora questo giornalista avrà qualcosa da scrivere con cognizione di causa.
La conclusione di oggi è quindi una domanda: perché pubblicano gli articoli di idioti?
Ah, il collegamento all'articolo è questo: 15 cose che ogni papà con delle figlie dovrebbe sapere...
Il ritorno del gladiatore
7 ore fa
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