Mi sono reso conto che col pezzo Varie ed essenziali non avevo esaurito tutti gli spunti nati durante la mia breve vacanza della scorsa settimana.
Rimedio oggi mettendo insieme quelli che avrebbero potuto essere tre corti...
Dagli zii ho visto un film: in realtà l'ho visto da solo perché gli zii, dalle 21:00 in poi, crollano dal sonno e vanno a letto spiegandomi, tutte le volte, che l'allarme è inserito e che quindi non devo aprire né porte né finestre perché altrimenti si “svegliano tutti i vicini!”...
Comunque il film era spagnolo e io ero molto prevenuto perché provo una radicata antipatia per la cultura spagnola in generale. L'argomento però mi interessava perché la trama era basata su un racconto di Lovecraft ed ero curioso di vedere cosa ne avevano tirato fuori...
Di solito sono molto severo con gli adattamenti cinematografici di libri che ho letto: appena si discostano dal libro, magari per esigenze di tempo o di budget, raramente cambiano in meglio dando un qualcosa in più allo spettatore ma di solito è un qualcosa in meno ottenuto tagliando e semplificando.
Invece, nonostante l'introduzione di una fidanzata e lo spostamento della vicenda ai giorni nostri, il film segue fedelmente la trama ed è nel complesso discreto.
Pure gli attori spagnoli, che di solito hanno un aspetto estremamente comune e spesso bruttino (*1), sono adattissimi a questa pellicola dove devono recitare la parte di orribili uomini-pesce!
Per la cronaca il film si intitola Dagon: non ricordo né il regista né l'anno di produzione...
Per qualche strano motivo gli zii ricevano gratuitamente a casa il quotidiano Avvenire: si mormora di un abbonamento vinto a un concorso parrocchiale ma ormai sono anni che lo ricevano senza pagare niente...
Comunque, in mancanza di meglio e in astinenza da internet, leggo pure questo!
Lo scorso giovedì mi capitò un articolo che catturò subito la mia attenzione perché riguardava la società americana 23andMe che avevo citato nel pezzo Allarme schiavismo.
Non sto a entrare nei dettagli perché sul sito di Avvenire.it ho ritrovato lo stesso articolo della versione cartacea: eccolo qui...
In breve tale società ha brevettato un sistema per selezionare gli embrioni in base ai loro geni rendendo così possibile scegliere le caratteristiche fisiche preferite dei propri figli. In realtà si parla di probabilità di avere determinate caratteristiche perché le interazioni fra i vari geni non sono ancora del tutto chiare: comunque siamo a mezzo passo dall'eugenetica...
Altra notiziuola interessante è che fondatrice di 23andMe è la moglie di uno dei fondatori di Google (Brin)!
Infine, siccome senza il calcolatore tendo ad annoiarmi, mi sono messo a studiare la Bibbia degli zii. Io ho una versione pidocchiosa (carta sottilissima e pochissime note per risparmiare spazio) della CEI mentre quella degli zii era molto più massiccia. Sfogliandola a casaccio mi è sembrata “diversa”: non saprei dire cosa ho notato ma è stata una sensazione netta quanto inaspettata (davo per scontato che le Bibbie fossero tutte uguali). Allora sono andato a cercare il libro di Giona perché essendo corto l'avrei potuto usare per verificare (a memoria perché l'avevo letto qualche mese fa) se ci fossero delle differenze e, con grande soddisfazione, ne ho trovato subito una.
Nella mia Bibbia CEI ho:
«Allora il Signore Dio fece crescere una pianta di ricino al di sopra di Giona per fare ombra alla sua testa e liberarlo dal suo male.» Gio 4, 6
Mi era rimasto impresso che la pianta fosse proprio del ricino perché, grazie all'intervento divino, cresce moltissimo in un solo giorno (e l'indomani è già seccata...) e mi chiedevo quanto cresca rapidamente in natura: nella mia fantasia mi immaginavo la pianta dei fagioli magici delle fiabe...
Ecco, nella Bibbia degli zii (che, poi controllai, non è della CEI ma è da essa approvata) si parla invece genericamente di “pianta” e c'è il richiamo a una nota che spiega che il termine ebraico indica una specie sconosciuta: altro che ricino!
Nota (*1): questo scegliere attori che assomigliano, con pregi e difetti, alle persone normali dovrebbe piacermi perché rispecchia una sorta di verismo. Al contrario, ipocritamente, in Italia gli attori devono essere tutti almeno carini e se devono recitare la parte di una persona dall'aspetto brutto vengono opportunamente truccati per sembrare tali! Insomma per mia natura dovrei preferire la scelta spagnola ma, almeno in questo campo, sono troppo condizionato dai blockbuster americani e gli attori brutti non mi piacciono (tranne quando, come in questo caso, recitano la parte di uomini-pesce!)...
Il ritorno del gladiatore
6 ore fa
Al di là della bibbia prova comunque a crescere qualche pianta di ricino la prossima primavera. Sono davvero piante che crescono a vista d'occhio.
RispondiEliminaSe trovo i semi proverò... ;-)
RispondiElimina