Oggi voglio scrivere un nuovo pezzo non perché ne abbia voglia ma per “separare” le varie puntate dell'ultimo racconto di Strabuccino.
Tanto per la cronaca forse l'ho pubblicato un po' troppo frettolosamente: rileggendolo noto sempre qualcosa che non mi piace, un verbo che non mi convince, una ripetizione oppure ho un'idea carina che sarebbe stato divertente inserire...
Vabbè, la prossima volta mi imporrò maggiore autodisciplina...
Ieri ho visto su FB un meme che ha attirato il mio interesse: un collegamento che rimandava a un articolo intitolato Dopo aver cacciato il FMI, l'Ungheria emette moneta senza debito.
Siccome il problema del debito pubblico italiano mi sta molto a cuore sono andato a leggere questo articolo per capire cosa significhi “emettere moneta senza debito”.
E qui la mia curiosità è rimasta delusa. L'articolo si basava evidentemente su dei dati reali ma li riportava in un'ottica evidentemente faziosa: l'equivalente di Repubblica.it ma di stampo di ultra destra!
Leggendo l'articolo pare infatti che il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, conduca la sua battaglia contro il FMI non solo per motivi economici e di interesse per il proprio paese ma soprattutto perché “avrebbe capito” che dietro il FMI si nascondano “lo stato terrorista d'Israele” e i “tentacoli dell’impero finanziario dei Rothschild”. Numerosi poi i riferimenti all'illuminata politica economica dei nazisti alla quale Viktor Orbán pare ispirarsi...
Così ieri mi sono deciso a cercare di capire cosa ci fosse di vero nell'articolo o, meglio, tanto per capirci quanto fosse neonazista Orbán...
Principalmente mi sono basato sulla biografia in inglese su Wikipedia di Viktor Orbán, prendendola con tutte le molle del caso, e da là ho seguito vari riferimenti ad argomenti più specifici.
Provo a tracciarne un quadro molto rapido.
Prima di tutto Orbán era già stato primo ministro dal 1998 al 2002 (la legislatura in Ungheria dura quattro anni) e in quel periodo i successi economici sono stati molteplici e incontrovertibili.
Da Wikipedia: «Economic successes included a drop in inflation from 15% in 1998 to 10.0% in 1999, 9.8% in 2000 and 7.8% in 2001. GDP growth rates were fairly steady: 4.4% in 1999, 5.2% in 2000, and 3.8% in 2001. The fiscal deficit fell from 3.9% in 1999, to 3.5% in 2000 and 3.4% in 2001 and the ratio of the national debt was reduced to 54 percent of GDP. Under the Orbán cabinet there were realistic hopes that Hungary would be able to join the Eurozone by 2009. »
E questo nonostante l'embargo imposto dalla NATO alla Jugoslavia (crisi del Kosovo) che era un importante partner commerciale dell'Ungheria.
Nel 2001 ci furono molti scandali che colpirono soprattutto l'FKGP, un partito di governo alleato del fidesz di Orbán. Questo ridette fiato al partito socialista, all'epoca all'opposizione, che nei sondaggi arrivò a un testa a testa (circa ambedue col 30% dei consensi) col fidesz. Non solo, a questi due partiti si aggiunse anche una nuova formazione fortemente nazionalista chiamata MIÉP con la quale il fidesz avrebbe poi dovuto trovare, in caso di vittoria, l'accordo di governo.
Alle elezione del 2002 vinsero però i socialisti che si allearono per governare all'Alleanza dei Democratici Liberi. Il fidesz andò all'opposizione insieme al partito “Assemblea dei Democratici Ungheresi”: nessun altro partito, incluso il MIÉP, riuscì a entrare in parlamento.
Per due legislature, dal 2002 al 2006 e dal 2006 al 2010, il fidesz è rimasto all'opposizione e, nel frattempo, la situazione economica si è lentamente deteriorata (soprattutto il debito pubblico è fortemente cresciuto).
Comunque alle elezione del 2010 il fidesz vinse con il 52% dei voti (che grazie al maggioritario gli garantirono una schiacciante maggioranza) mentre i socialisti si fermarono sotto il 20%. Gli unici altri due partiti con rappresentanza parlamentare furono il “Movimento per una Migliore Ungheria” col 16% e la “Politica può essere differente” col 7% (evidentemente non solo in Italia i partiti cambiano nome per cambiar pelle...)
E con la maggioranza assoluta in parlamento Orbán ha potuto darsi da fare. Alcuni provvedimenti che hanno avuto critiche anche all'estero sono stati:
1) nuova Costituzione. Al riguardo ci sono state numerose accuse internazionali: io ho letto le varie controversie e non mi sembra che ci sia niente di illiberale in tale costituzione. Certo è chiaro che, ad esempio, i norvegesi l'avrebbero scritta diversamente ponendo l'accento su certi aspetti e magari meno su altri: ma le accuse in pratica si riducono a “potrebbe” ipotetici che possono essere veri per qualunque costituzione.
2) nuova legge sui media con un organo di controllo eletto dai 2/3 del parlamento alle cui decisioni è comunque possibile appellarsi a un normale tribunale. Qui la situazione non è chiara e meriterebbe un'ulteriore indagine: in pratica ci sono state critiche internazionali ma l'articolo su Wikipedia parla di “factually non-existent authority” (“nei fatti autorità non esistente”). Sembrerebbe cioè un caso di molto rumore per nulla ma, come ho detto, bisognerebbe indagare ulteriormente.
Interessantissime le critiche mosse dalla UE all'Ungheria per il 2010-2011 (sempre da Wikipedia):
«The European Commission criticized Orbán's second cabinet for its lack of compliance with economic deficit goals in 2010 and 2011, the nationalization of the country's compulsory private pension scheme and the cutting of the salary of state employees to a maximum of 2 million Hungarian forints (6.700 Euro) per month, including the Hungarian National Bank's director, claiming the government potentially undermined the independence of that institution.»
ovvero
«La Commissione Europea ha criticato il secondo governo Orbán perché: non ha rispettato gli obiettivi di deficit per il 2010 e il 2011; per la nazionalizzazione del sistema pensionistico; per il tetto allo stipendio dei dipendenti pubblici a 6.700€ mensili, incluso quello del direttore della Banca Nazionale Ungherese perché, potenzialmente, potrebbe averne minato l'indipendenza»
In pratica la UE protestava perché Orbán non ha fatto ciò che in Italia ha combinato il governo Monti!
Nel complesso mi è parso di capire che il fidesz è un partito di ispirazione nazionalista e cristiana (lo stesso Orbán ha ricevuto dal Papa l'onorificenza dell'ordine di San Gregorio Magno: cosa rara per un non cattolico) che ha la maggioranza assoluta e che cerca di fare il meglio per il proprio paese (*1) con la UE che protesta perché non obbedisce alle sue “sagge” indicazioni (*2).
È chiaro che l'autore dell'articolo da cui sono partito ha visto in Orbán un eroe solitario che lotta da solo contro i potenti internazionali e vi ha proiettato sopra le proprie teorie complottistiche per interpretarne il comportamento.
Ad esempio il governo Orbán non ha preso alcuna decisione in chiave antisemita: delle episodiche dichiarazioni in tal senso ci sono state solo da degli esponenti minori del fidesz (o addirittura di un partito alleato, non ricordo)...
Sfortunatamente l'articolo di Wikipedia termina la propria cronaca all'inizio del 2012 e quindi non c'è nessun accenno alla questione dell'emissione di moneta “senza debito”.
La mia sensazione è che Orbán stia affrontando il problema del debito pubblico in una maniera diretta che va a discapito dei gruppi finanziari internazionali invece che degli ungheresi: esattamente ciò che i governi italiani avrebbero dovuto fare ma non hanno fatto...
Conclusione: l'investigazione non è finita, adesso ho una curiosità troppo grande!
Nota (*1): a differenza di Monti e Letta esplicitamente contro gli italiani.
Nota (*2): indicazioni che hanno portato al fallimento la Grecia e poco lontano l'Italia...
Io vorrei i tre giorni di sonno!
5 ore fa
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