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giovedì 26 dicembre 2024

Censura XIII

Ho deciso di riprendere a pubblicare su questo ghiribizzo pezzi sulla censura dato che l’argomento è importante e non avrebbe posto negli altri due siti che tengo (v. Nuovi ghiribizzi).

Il pezzo odierno in realtà è piuttosto semplice e breve: pochi giorni fa il comandante delle forze militari ucraine, il generale Sirsky, ha cercato di far chiudere il sito (ucraino e pro Ucraina) Deep State che dall’inizio della guerra mantiene una mappa aggiornata dell’attività militare sul fronte e non solo.
Come detto si tratta di una mappa pro Ucraina: questo significa che vi è un ritardo sui progressi russi mentre quelli ucraini vengono mostrati immediatamente. Complessivamente però era abbastanza affidabile e, per esempio, le “mie” fonti la usano regolarmente confrontandola con mappe filo-russe o neutrali.

Cosa significa questa censura e, soprattutto, adesso?

Difficile esserne sicuri: una voce ufficiosa è che i soldati ucraini si basavano su questa mappa per decidere se ritirarsi o no visto che gli ordini da Kiev sono sempre quelli di resistere fino all’ultimo uomo. Non so quanto ci sia di vero: come detto i progressi russi sono mostrati con qualche giorno (a volte molto di più) di ritardo: la conseguenza è che se i soldati ucraini si basassero su questa mappa per sapere se stanno venendo accerchiati allora rischierebbero di scoprirlo troppo tardi!

Io credo che la questione sia più semplice.
La censura la si adopera per cercare di zittire la verità non, come si dice ipocritamente in Occidente, per evitare che si diffonda il falso! Per esempio la guerra alle bufale della UE è in realtà una guerra alle verità sgradite.
Tornando all’Ucraina il problema è che la guerra va sempre peggio: io avevo addirittura ipotizzato che la guerra avesse potuto finire prime delle elezioni USA e adesso mi chiedo invece se Kiev reggerà fino al passaggio di consegne fra Biden e Trump a fine gennaio. Chiaro che Biden (beh, i suoi badanti ovviamente) sta facendo tutto il possibile per prolungare di qualche settimana il conflitto: i rischiosi tentativi di escalation, irrilevanti sul piano militare, lasciano trasparire una certa disperazione.
Ecco la mia ipotesi è che Sirsky preveda a breve nuovi cedimenti significativi nel fronte e, di conseguenza, per evitare effetti valanga, vorrebbe controllare o almeno censurare la fonte più autorevole (ucraina) della situazione sul campo di battaglia.

Ovviamente è un tentativo stupido dato che esistono fonti neutrali e filo-russe come gli stessi autori di Deep State hanno fatto notare: la censura del loro sito porterebbe i soldati ucraini a informarsi su fonti neutrali od ostili a Kiev. Insomma l’effetto sarebbe opposto a quello voluto.

La conseguenza al momento è stata che Deep State non è stata aggiornata per un giorno e mezzo ma adesso sembra aver ripreso regolarmente il proprio lavoro. Vedremo nei prossimi giorni se vi saranno nuove sorprese.

Il punto è che questo mezzo tentativo di censura è indicativo di un deteriorarsi della situazione militare: come al solito resta difficile stabilire quando e se vi sarà un crollo che, comunque, immagino improvviso e decisivo che si determinerà nel giro di 48 ore o poco più. Vedremo...

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