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domenica 29 dicembre 2013

Due piccioni con un De Benedetti

Da svariati giorni campeggia fra gli articoli di testa dell'HuffingtonPost un articolo a firma De Benedetti, Grillo e i nemici della Google-Tax..., che ovviamente non ho perso tempo a leggere.
Da altri articoli (o dal sottotitolo, non ricordo...) ho capito che il nocciolo dell'argomentazione di De Benedetti è “Google-Tax giusta per equità fiscale”.

Perché non l'ho letto? Perché non ho voluto aprire la mente a idee diverse dalla mia? Perché questo sfoggio di bigotta rigidità mentale?

Per motivi molteplici: non era nei miei piani scriverne ma forse è interessante...
  • De Benedetti non mi è mai piaciuto (*3): all'epoca facevo il liceo (o le medie?) e ricordo con disgusto lo scandalo dei calcolatori Olivetti venduti alle Poste con gli impiegati che si lamentavano perché già obsoleti e sostanzialmente inutilizzabili... Da allora squadro con sospetto ogni fatto dove è coinvolto quest'uomo.
  • De Benedetti, probabilmente per i motivi sopraindicati, mi sta antipatico. È un motivo futile, lo so, ma nel calderone della mia testa c'è anche questo...
  • Il titolo “promette” un attacco a Grillo: i media attaccano il M5S di continuo e non mi interesse leggerne di nuovi.
  • La mia opinione sulla rete e su questa tassa è già molto ben definita (v. Già visto vizioso)
  • Quel che ho capito del principale argomento di De Benedetti (“Google-Tax giusta per equità fiscale”) lo trovo infondato.
  • De Benedetti è parte in causa: probabilmente uno dei pochi che avrebbe da guadagnarci qualcosa da questa legge. Per questo suppongo che le sue idee siano speciose.
  • Infine mi infastidisce il risalto con cui, ormai da giorni, l'HuffingtonPost evidenzia il suo intervento. L'HuffingtonPost, come si legge nella sua pagina iniziale, è realizzato in collaborazione con il Gruppo Espresso che appartiene a De Benedetti. Questo mi dà la sensazione (magari errata) che ci sia stata una telefonata dall'alto... In pratica ogni giorno che vedo il collegamento all'articolo di De Benedetti campeggiare subito sotto il titolo principale ho sempre meno voglia di leggerlo...
Nel complesso, mettendo insieme tutte queste motivazioni, non leggo l'articolo di De Benedetti perché sospetto fortemente si tratti di spazzatura...

Ma, dopo questa lunga divagazione, torniamo al titolo del pezzo: chi sono i piccioni?
I piccioni, mi riferisco all'articolo dell'HuffingtonPost “Web-Tax: pressing delle lobby”, sono (tanto per cambiare!) Grillo e Renzi accumunati insieme perché contrari alla web-tax.
Ho riso a crepapelle quando ho letto l'ipotesi ventilata dall'HuffingtonPost secondo cui i parlamentari del M5S sarebbero stati avvicinati dalle lobby americane contrarie a questa legge: il M5S si batte da anni per la libertà della rete e non c'è certo bisogno di pressioni esterne per farli essere contro! Poi, dopo le risate, mi sono rattristato perché mi sono reso conto che parecchi lettori probabilmente ci credono e finiscono per pensare “i grullini sono come gli altri!”...
Dell'atteggiamento ondivago della stessa stampa di sinistra nei confronti di Renzi ho già scritto (v. Renzi 1). Personalmente non sentendomi coinvolto e osservandola da spettatore neutro, trovo divertente questa alternanza di articoli pro e contro Renzi. Considerando però l'atteggiamento prevalentemente ostile nei suoi confronti credo si possa tranquillamente supporre che De Benedetti sia al fianco della vecchia guardia PD (D'Alema & C.)
Chiaramente De Benedetti non si vorrà esporre attaccando Renzi direttamente (ad esempio il titolo del suo articolo fa solo riferimento a Grillo) ma è chiaro che si sente più garantito (*1) da D'Alema (*2) per il quale, per decenni, ha combattuto tramite i suoi media una battaglia contro la persona (non le idee) di Berlusconi.

La conclusione odierna è duplice.
La prima: l'informazione va letta con distacco, bisogna sempre pensare chi scrive cosa e chi ha da guadagnarci facendo passare ai lettori un'idea piuttosto che un'altra. In un paese con la stampa veramente libera questo non sarebbe necessario ma in Italia la situazione è ben diversa: i media sono solo uno dei tanti strumenti per manipolare l'opinione pubblica e per questo, per non farsi menare per il naso, è necessario stare sempre in guardia...
La seconda: al giorno d'oggi il sovraccarico cognitivo è sempre in agguato. Le informazioni disponibili sono così tante che è facile perdersi in esse magari a scapito di una riflessione autonoma. Per questo motivo è indispensabile filtrare le notizie (*4) e soffermarsi solo su quelle che si reputano più utili e interessanti...

Nota (*1): in cosa consiste questa “garanzia”? Io ho fatto le mie ipotesi ma non avendo prove non scrivo niente: consiglio ai miei lettori di ragionarci autonomamente...
Nota (*2): se ne può concludere che Renzi sia veramente un politico nuovo e diverso? Sfortunatamente no: si può solo concludere che sia meglio di D'Alema & C. (che comunque è già qualcosa!)
Nota (*3): anche in questo caso la posizione di Grillo contro De Benedetti non mi ha minimamente influenzato! Sto iniziando a sottolineare sempre più spesso questo concetto perché sono imbarazzato da quanto molte delle mie idee coincidano con quelle del M5S. Per la cronaca anche lo zio non sopportava De Benedetti...
Nota (*4): ad esempio: mio padre periodicamente si scandalizza con me perché non conosco la Santanchè e la Carfagna: so che sono donne di Forza Italia/PDL ma se mi mostrate due foto non ho idea di chi sia l'una e quale l'altra. Il motivo è che le reputo due nominate, esponenti di spicco ma probabilmente impreparate, e per questo non ho mai sprecato tempo a leggere notizie (e guardare foto) che le riguardano. Mio padre non capisce questo mio atteggiamento ma io continuo a essere dell'idea di non essermi perso niente...

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