«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
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Qui si straparla di vari argomenti:
1. Il genere dei pezzi è segnalato da varie immagini, vedi Legenda
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3. L'ultimo corto è questo
4. Molti articoli di questo blog fanno riferimento a definizioni e concetti che ho enunciato nella mia Epitome gratuitamente scaricabile QUI. Tali riferimenti sono identificati da una “E” fra parentesi quadre e uno o più capitoli. Per esempio: ([E] 5.1 e 5.4)

sabato 9 novembre 2024

Censura 12

Lo scorso 22 ottobre ricevetti da Blogger la seguente epistola:

Quando andai a controllare mi accorsi che non era uno scherzo. Stavolta ero stato censurato definitivamente.
Il motivo?
Secondo l’epistola: “MISLEADING_INFO”.
Non erano stati capaci neppure di tradurre questa chiave in italiano.

Irritante poi il fatto che non mi fosse stato notificato quale pezzo avesse violato le famigerate “norme della comunità”: era una mia curiosità, tanto per farmi quattro risate.

In realtà presi piuttosto bene la censura definitiva perché l’avevo prevista a luglio proprio per questo autunno. Da un punto di vista psicologico mi ero ormai preventivamente staccato dal ghiribizzo dandolo già da tempo per spacciato.
Pensavo infatti che si trattasse di una censura automatica: che nessuno avesse “segnalato” niente ma che, automaticamente, dopo circa tre mesi dal primo avviso, vedi “Censura 1”, il ghiribizzo venisse chiuso d’ufficio senza prendersi neppure la briga di trovare una giustificazione per quanto speciosa.
Anzi, calcolai che il 5 dicembre (mi sembra) anche il ghiribizzo di Marco Poli (Correndo sull’orlo del boccale), anch’egli attento a temi “caldi” e che aveva già subito una censura analoga alla mia di luglio, sarebbe stato chiuso automaticamente…

Il mio ghiribizzo comunque mi era completamente precluso: non potevo neppure scaricarne una copia (che comunque avevo già di pochi giorni prima) dal pannello di amministrazione. L’unica cosa che potevo fare era chiedere la revisione della decisione premendo un apposito pulsante.
Stavolta lo feci subito senza aspettare: come spiegato ormai me ne importava il giusto e non avevo tutta la prudenza della scorsa volta quando mi consultai con i miei amici avvocati per sapere se era il caso di chiedere o meno la revisione (dato che mi sembrava, così facendo, di ammettere un mio errore).
Per qualche giorno, andando nell’interfaccia di amministrazione del ghiribizzo appariva scritto che il 22 ottobre era stata richiesta la revisione della chiusura. Mi aspettavo una risposta definitiva rapidamente ma quando mi accorsi che la cosa andava per le lunghe smisi di controllare.

Qualche giorno fa comunque ridetti un’occhiata e mi accorsi che la scritta che ricordavo, qualcosa del tipo “Ricorso alla chiusura inviato il 22 ottobre” era sparito e c’era solo scritto che il ghiribizzo sarebbe stato definitivamente cancellato in 74 giorni. Però era di nuovo possibile richiedere la revisione della decisione e così feci.

Ieri sera un amico mi ha scritto informandomi che il mio ghiribizzo era di nuovo visibile e subito dopo mi sono accorto che avevo ricevuto anche una nuova epistola da Blogger:
Adesso non so più come interpretare i fatti. Ci sono molte possibilità. E anzi non starò neppure a elencarle. Dico solo che mi pare di un epsilon più credibile che qualcuno abbia effettivamente segnalato il mio ghiribizzo, automaticamente così censurato da Blogger, ma poi scagionato dato che non vi è niente di fuorviante in ciò che scrivo.
Aiuterà vedere se, intorno al 5 dicembre, accadrà qualcosa al sullodato ghiribizzo di Marco Poli...

Comunque da oggi in poi credo che smetterò del tutto di aggiornarlo in maniera, spero, che rimanga visibile e disponibile per gli utenti: semplicemente perché ho un centinaio di collegamenti che dalla mia Epitome rimandano a esso.
Se ne avrò voglia forse aprirò dei ghiribizzi tematici su altre piattaforme ma ancora non ho deciso…

Passo e chiudo.

lunedì 21 ottobre 2024

Pappone

Sarebbe giunto il momento della presentazione di una nuova puntata di Strabuccinator ma (stranamente) oggi non ho voglia di scriverne.

Scriverò invece di questo e quello: un pappone che, a rigore, non sarebbe ammissibile secondo le regole che mi sono dato per i pezzi da scrivere su questo ghiribizzo ma… se non erro mi ero riservato la possibilità di tutte le eccezioni che volevo, quindi…

Partiamo dalla nuova versione dell’Epitome: ci sto lavorando ma procede più lentamente del previsto, altro che rileggere un capitolo al giorno!
Comunque ho aggiunto i due sottocapitoli di cui avevo accennato la scorsa volta: uno riassuntivo dei protomiti & C. per evitare di leggere nella sua interezza il relativo capitolo; e l’altro che riunisce insieme del materiale sparso su più sottocapitoli. In questa maniera il tutto è molto più chiaro, logico e fruibile.
Come se non bastasse ho riscritto ex novo il sottocapitolo 5.16 che era illeggibile e, a mio parere, l’ho migliorato decisamente.
Al momento sono a correggere il capitolo 7: spero di finirlo oggi.
Nei prossimi giorni non avrò tantissimo tempo anche perché, se sarà bel tempo, avrò da lavorare in giardino.

Oggi, dopo molti mesi, ho sfruttato il secondo giorno di bel tempo per arrampicarmi su un albero e tagliare dei rami con la motosega. Non avete idea di come odio i lavori manuali: e loro odiano me.
Non ho fatto molto ma comunque il grosso di ciò che mi ero ripromesso di fare: è che ho poca resistenza, dovrei lavorare all’aria aperta 2-3 giorni di seguito per ritrovare il ritmo…

Asmongold è stato sospeso da Twitch.com da cui poi passa i video su YouTube.
Non proprio vittima della censura piuttosto si è preso interamente una colpa che aveva solo parzialmente: come tutti gli INTP è estremamente logico e un piccolo errore, che la maggior parte delle persone neppure noterebbero, lo vive come un qualcosa di gravissimo.
Se ho ben capito (ho visto il suo video di scuse ma non quello del “peccato”) ha detto: 1. che non gli importava niente dei palestinesi che muoiono; 2. che i palestinesi erano tutti fanatici religiosi.
In genere, io sono un’eccezione, gli INTP hanno una morale molto debole e Asmongold ha detto semplicemente ciò che pensava. Riguardo il punto due bisognerebbe vedere il contesto di come lo ha detto: conoscendolo era solo una semplificazione per far capire il suo punto di vista ma, ovviamente, è un’affermazione errata e di questo Asmongold si è subito reso conto.
Ammettendo e, anzi, sottolineando la propria colpa ha accettato di buon grado la sospensione.
Il problema è che Twitch perde molto denaro con le dirette di Asmongold perché ormai neppure le monetizza più: suppongo che quindi sia possibile che Twitch prenda l’occasione per toglierselo definitivamente dai piedi.

Trump ha detto che l’Ucraina ha perso la guerra: difficile quindi che, se vincerà le elezioni, vada a buttarci altri soldi. Alcune delle “mie” fonti ipotizzano che la Harris, se diventerà presidente, proseguirà la politica di Biden di sostegno all’Ucraina: io non credo. Penso che, passate le elezioni di novembre, l’omino con la t-shirt verde dovrà prendere alla svelta un aereo per scappare col malloppo accumulato.
Sempre che l’Ucraina non crolli prima: è ormai evidente a tutti che il fronte sta scricchiolando con l’esercito di Kiev che non sembra in grado di difendere neppure le posizioni più fortificate.
Come ho sempre scritto mi aspetto un crollo improvviso, senza chiari preavvisi: per questo scrivo che potrebbe arrivare anche in queste due settimane prima delle elezioni USA.

I miei libri.
Ho terminato di leggere “Viaggi di Gulliver” di Swift (trovandovi 2 o 3 buone epigrafi!); “Una teoria della giustizia” (oltre due anni: però un libro importante); 2 libri di fantasia (massicci) di Patrick Rothfuss (difficile smettere di leggerli ma nel complesso modesti); “Psicologia criminale” di Longo (meno peggio di quanto si potrebbe credere!). Degli altri libri letti mi pare di aver già scritto…
Sto leggendo: “Midnight Tides” di Steven Erikson (un mattone di bassa qualità ma avevo voglia ancora di fantasia); “Don Chisciotte della Mancha” di Cervantes (un classico che ero curioso di leggere: è diviso su due volumi, scritti a una decina di anni di distanza. Si legge bene ma il testo usa caratteri piccolissimi con tutto quello che comporta per la mia vista. Un epigrafe è già finita nell’Epitome); “Racconti fantastici” di Luciano (spero in un’epigrafe ma per il momento non mi pare di aver trovato niente); “The slow regard of silent things” di Patrick Rothfuss (libro strano che non mi piace: fortunatamente è corto ma non mi riesce finirlo!); “Fuga dalla libertà” di Fromm (interessantissimo! Forse ci scriverò un pezzo); “Carlo Magno: il signore dell’Occidente” di Dieter Hägermann (un po’ pesante e lento ma valido: mi piacerebbe confrontarlo con l’omonima opera di Barbero. Magari la prenderò in prestito in biblioteca); “La metamorfosi” di Kafka (speravo in un’epigrafe ma non ne ho trovate di adatte. A proposito: sbaglio o tutta la trasformazione in scarafaggio è solo nella mente del protagonista?); “La peste scarlatta” di Jack London (speravo in un’epigrafe per la pandemia ma non ho trovato niente di utile); “Pensieri” di Pascal (terribile: troppo fissato con la religione); Un libro sui finali di scacchi (in realtà non lo sto leggendo al momento); “Il mio credo, il mio pensiero” di Gandhi (serie di pensieri moderatamente noiosi; comunque Gandhi era un mistico: in un altra epoca avrebbe potuto fondare una religione…); “Tipi psicologici” di Jung (pesante: spero sempre che diventi più scorrevole ma l’attrito resta alto…); “Raja Yoga” di Yogi Ramacharaka (sono fermo: essendo un secondo volume e non avendo letto il primo è particolarmente difficile da seguire. La traduzione poi non aiuta).
Tutto qui.

E ora vado un po’ a correggere l’Epitome… con un bel tè verde di supporto…

giovedì 17 ottobre 2024

Verso la guerra

Che succede nel mondo?
A saperlo!
A parte il problema di fondo dell’informazione tradizionale, in teoria la più attrezzata per indagare e svelare retroscena nascosti, ormai indistinguibile dalla propaganda c’è l’ulteriore problema di non poter comunque conoscere ciò che viene detto e concordato nei vari incontri diplomatici.
Per esempio pochi giorni fa Putin si è incontrato col ministro degli esteri iraniano e vari capi di stati terminanti in “-stan” della regione. Cosa è stato deciso? Non si sa: ovviamente ci sono supposizioni ma impossibile dire quanto siano guidate e/o affidabili.

La sensazione è che Israele, nonostante la dimostrazione di forza iraniana, cerchi comunque di allargare il conflitto per coinvolgere gli USA in esso. Biden è irrilevante e i suoi appelli, più o meno sinceri, vengono tranquillamente ignorati da Israele mentre il resto del mondo, ormai, non si fida più delle assicurazioni di Washington.
L’incapacità diplomatica di Washington è importante: io, già ai tempi del sabotaggio del North Stream, avvisai che questo sarebbe stato il risultato del comportamento statunitense. Diventa difficile fare diplomazia se tradisci i tuoi più stretti alleati. Nessuno crede più alla tua parola: l’unico strumento che ti rimane è il “bastone” ma senza l’ausilio della “carota” non si va lontani. Gli unici che ti ascoltano sono quelli che puoi minacciare: ma devi dimostrarti sempre forte e capace di usare con successo la forza. E anche qui gli USA a guida Biden stanno fallendo: con la fuga dall’Afghanistan, con la guerra in Ucraina e nell’incapacità perfino di fermare gli Houti in Yemen (che non sembravano una grande potenza militare).

A proposito di Ucraina sarei curioso di scoprire cosa stanno raccontando i media italiani al riguardo: da quel che ho capito io gli ucraini non sembrano più in grado di mantenere il fronte e, dove la Russia attacca, l’Ucraina si ritira.
Addirittura ho sentito una “mia” fonte che ipotizzava che l’Ucraina potesse crollare prima delle elezioni americane (mia teoria ipotizzata già a inizio 2024) passate le quali, indipendentemente da chi vinca, gli USA staccheranno la spina a questa operazione fallimentare (e da un annetto ormai fallita). Intendiamoci: questo non significa che Kiev sarà costretta alla resa prima delle elezioni di inizio novembre, né che essa sia probabile: significa però che è una possibilità reale.

Una parola sulla censura già che ci sono.
Mi sembra di aver già scritto che il potere nell’Occidente è sempre più preoccupato che i media tradizionali, con cui ormai da molti decenni plasmava l’opinione pubblica, sono creduti sempre di meno. Nel panico la risposta sembra essere aumentare la censura contro l’informazione non tradizionale: ma in verità questo equivale a gettare la maschera, ad ammettere che le libertà occidentali sono disponibili solo fino a quando non causano problemi al potere. In caso contrario si limita la libertà, di espressione in questo caso ma in generale anche di altri tipi, con scuse speciose.
Io penso che questo comportamento indebolisca il potere invece di rafforzarlo: ma quando abbiamo al comando personaggi dalle capacità ridotte come capitan Babbeo o la Baronessa Tedesca la scelta sbagliata, miope e stupida diviene la più probabile.
Questo probabilmente l’avevo già scritto ma recentemente ho sentito evidenziare un ulteriore fattore: la vera paura del potere in occidente è quella di non riuscire più a proiettare massicciamente e significativamente la propria forza militare all’estero come successe, per esempio, con la prima guerra del Golfo.
Il punto è che per reclutare soldati e mandarli a combattere chissà dove, contro avversari forti e quindi con una discreta possibilità di rimetterci la pelle, bisogna essere in grado di convincere totalmente l’opinione pubblica della bontà e giustizia di tale guerra.
Ciò successe con la prima e seconda guerra mondiale ma adesso non sarebbe più possibile perché l’opposizione alla guerra, anche se minoritaria, sarebbe molto forte già in partenza: sarebbe come iniziare una guerra con il morale basso e disincantato che si sviluppa dopo tre o quattro anni di una guerra che non si riesce a vincere.

Ricordo poi che, soprattutto nella democratica Europa, il potere ha sempre avuto paura a mettere in mano il fucile alla popolazione perché c’è sempre il rischio che lo punti nella direzione non voluta: i poveracci spareranno contro gli altri poveracci con un’uniforme diversa o verso coloro che ridono alle loro spalle e si arricchiscono con la guerra?

Questa è ora la vera paura dei cialtroni che guidano l’Occidente: non avere più il controllo completo della mente della popolazione che, proprio per questo, non potrà essere manipolata come in passato.

Ecco è questo che va capito e su cui si dovrebbe ragionare: io stesso in passato, in momenti di sconforto, mi sono lamentato di quante poche siano le persone che capiscono come funziona il mondo; mi accorgo infatti che siamo una minoranza nella minoranza di chi si accorge che qualcosa non va senza riuscire a capirne le ragioni.
Quando è che la gente comune apre gli occhi e considera realmente un problema? Quando ci sbatte il muso contro: quando cioè il problema, prima astratto e remoto che riguardava solo gli “altri”, ti tocca da vicino.
Quando il signor Rossi inizia a sospettare che il vaccino mRNA, venduto come super sicuro, possa invece avere degli affetti collaterali? Probabilmente quando un famigliare, magari sano e giovane, subisce gravi effetti collaterali o peggio dopo essersi vaccinato. Analogamente si iniziano a nutrire dubbi sulla guerra “giusta” quando i morti rientrano a casa: allora ci si chiede veramente se hanno combattuto per degli ideali validi.
Questo processo è di solito lungo ma se c’è già una minoranza significativa pronta a denunciare la narrativa ufficiale ecco che la comprensione si accelererebbe notevolmente.

A riprova che siamo guidati da babbei sembra comunque che, incapace di resistere agli “interessi” (economici) in gioco, si stia comunque andando verso la guerra. Almeno gli USA con gli alleati europei che, per quanto stupidi e inetti, hanno capito (spero!) dalla guerra in Ucraina che Washington non ha a cuore l’interesse dell’Europa e, anzi, la sacrificherebbe volentieri anche solo per un piccolo vantaggio immediato.

Sembra ormai probabile che gli USA si faranno coinvolgere nell’unica guerra che non avevano intenzione di combattere: quella contro l’Iran. Per evitarla sarebbe bastato che capitan Babbeo, una volta avviato il genocidio dei palestinesi (che era un chiarissimo indicatore della bussola morale della guerra), avesse tagliato le armi a Israele: in un paio di mesi al massimo si sarebbe arrivati al cessate il fuoco. Ma le lobbi hanno avuto facilmente la meglio: repubblicani e democratici sono identici nella loro sudditanza agli interessi di Israele. Indipendentemente dagli interessi dei loro elettori, indipendentemente da qualsiasi morale umana.

E una guerra in Medio Oriente, con le sue ripercussioni come minimo sul prezzo dell’energia (dato che i babbei che ci guidano ci hanno privato dell’energia a basso costo russa), faranno sbattere il muso a tanti contro la realtà.
Vedremo come allora il potere cercherà di mantenere il controllo: io prevedo il pungo duro piuttosto che l’ammissione della propria stupidità, cioè di star completamente sbagliando le scelte politiche da almeno una decina di anni a questa parte. Repressione dura del dissenso invece: senza rendersi conto che così confermeranno proprio ciò che invece avrebbero voluto negare, l’illusione di democrazia e libertà occidentale.

martedì 15 ottobre 2024

Aggiornamento Epitome

Finalmente ho iniziato a lavorare alla nuova versione 1.13.1 dell’Epitome. L’idea, come precedentemente stabilito, era quello di limitarmi a una rilettura e quindi correzione generale.
Odio rileggere tutto ma è un lavoro che ormai da tempo rimandavo mentre invece è necessario e utile. È necessario perché aggiungendovi via via vari pezzetti qua e là, l’opera tende a perdere omogeneità: rileggendo posso smussare gli angoli più evidenti che balzano all’occhio. Ma è anche utile perché mi aiuta a rinforzare il mio orientamento nell’opera e, per esempio, a capire se l’esposizione è chiara o se necessita aggiornamenti: spesso in questa fase mi vengono nuove idee per riempire vuoti che precedentemente non ritenevo tali o che ho solo recentemente approfondito.

Ho iniziato il lavoro a casa e, ovviamente mi trovavo benissimo, adesso sono di nuovo in città ma fortunatamente riesco a lavorare decentemente anche qui: il poter stare con le finestre chiuse, non patire il caldo e con le zanzare più rintontite mi aiuta a dormire: non dorme bene ma almeno decentemente.

Al momento sono più o meno a metà del capitolo 5 e idealmente mi piacerebbe correggere un capitolo al giorno anche se non sempre ci riesco soprattutto se devo fare molte correzioni.
In genere le modifiche sono: frasi rese più chiare e comprensibili, correzioni di piccoli refusi, piccole aggiunte e (più raramente) piccole rimozioni (nell’incertezza preferisco tenere una nota inutile che toglierne una che potrebbe aiutare il lettore a capire meglio). Il rapporto fra note tolte e note aggiunte sarà, non so, a occhio 1 a 4.
Nel capitolo 2 ho comunque fatto un paio di correzioni importanti: delle frasi in cui usavo una parola per un’altra ottenendo frasi di senso opposto a quelle che avevo in mente. Uno di questi casi era proprio all’apertura del secondo capitolo e probabilmente presente dalla prima versione pubblicata dell’opera: alla faccia delle mie N precedenti riletture generali! Poi, intendiamoci, leggendo attentamente si capiva come stavano le cose ma le frasi sbagliate di certo non aiutavano la comprensione di quello che è forse il capitolo più astratto in assoluto.

Come spiegato rileggendo mi vengono molte idee per nuove aggiunte: per esempio ho pensato di aggiungere un nuovo sottocapitolo al capitolo 2 che dia gli elementi minimi sui protomiti per permettere il prosieguo della lettura senza entrare nei dettagli del capitolo ma saltando direttamente al terzo. Io credo potrebbe aiutare a rendere la lettura più accessibile…

Soprattutto però mi è venuta l’idea di aggiungere un nuovo sottocapitolo nel terzo capitolo che raccolga del materiale che ho sparso fra il terzo e il quarto. Oltretutto è roba molto basilare e importante, su cui costruisco altra teoria, e aggiungere il nuovo sottocapitolo dovrebbe rendere più chiaro e accessibile anche il resto dell’opera.
Per questo motivo, proprio perché non è una vera aggiunta ma un rendere il materiale esistente più accessibile e chiaro, ho deciso oggi di aggiungerlo già in questa versione mentre, per esempio, anche se semplicissimo da scrivere, rimanderò alla successiva revisione l’aggiunta del nuovo sottocapitolo nel capitolo 2 perché sarebbe comunque materiale nuovo (anche se, in effetti, anche qui si potrebbe giustificare spiegando che è di chiarimento e che rendo il testo più accessibile: l’obiettivo di questa revisione… Uhm… ci penserò).

Ah! ho risolto un baco che avevo introdotto con una modifica al programma che associa epigrafi ai vari sottocapitoli: cioè in realtà non l’ho risolto ma ho semplicemente annullato la modifica. Il punto è che capire che l’errore stava nelle aggiunte era difficilissimo dato che non c’entrano niente. Non avete idea di quanto tempo ho perso facendomi aiutare da chatGPT a trovare l’errore.
Anche adesso che in teoria so quale codice provoca l’errore non riesco a trovarlo: questo mi ha fatto capire quanto chatGPT sia “stupido” quando si tratta di risolvere problemi nuovi anche per lui.
In pratica in maniera casuale ma dopo un quarto d’ora di esecuzione il codice (rendendo quindi il “debacamento” particolarmente lungo e complesso) deve entrare in un ciclo infinito che porta in un paio di minuti all’esaurimento della memoria. Detto questo sembrerebbe facile individuare il problema ma in realtà il codice nuovo, che evidentemente crea il problema, non dovrebbe averci niente a che fare…
Un mistero che non credo che risolverò…
Vabbè questo c’entrava poco con la nuova versione dell’Epitome che, comunque, conterrà molte nuove epigrafi (che introduco in maniera asincrona rispetto alle modifiche di contenuto dell’Epitome). Se ho voglia/tempo potrei anche aggiungerne di nuove con le novità lette nell’ultimo mese o giù di lì: può darsi che si rifletterebbero 1 o 2 nuove epigrafi nell’Epitome...