«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
» Pv. 22,17

Qui si straparla di vari argomenti:
1. Il genere dei pezzi è segnalato da varie immagini, vedi Legenda
2. Per contattarmi e istruzioni per i nuovi lettori (occasionali e non) qui
3. L'ultimo corto è questo
4. Molti articoli di questo blog fanno riferimento a definizioni e concetti che ho enunciato nella mia Epitome gratuitamente scaricabile QUI. Tali riferimenti sono identificati da una “E” fra parentesi quadre e uno o più capitoli. Per esempio: ([E] 5.1 e 5.4)

giovedì 17 ottobre 2024

Verso la guerra

Che succede nel mondo?
A saperlo!
A parte il problema di fondo dell’informazione tradizionale, in teoria la più attrezzata per indagare e svelare retroscena nascosti, ormai indistinguibile dalla propaganda c’è l’ulteriore problema di non poter comunque conoscere ciò che viene detto e concordato nei vari incontri diplomatici.
Per esempio pochi giorni fa Putin si è incontrato col ministro degli esteri iraniano e vari capi di stati terminanti in “-stan” della regione. Cosa è stato deciso? Non si sa: ovviamente ci sono supposizioni ma impossibile dire quanto siano guidate e/o affidabili.

La sensazione è che Israele, nonostante la dimostrazione di forza iraniana, cerchi comunque di allargare il conflitto per coinvolgere gli USA in esso. Biden è irrilevante e i suoi appelli, più o meno sinceri, vengono tranquillamente ignorati da Israele mentre il resto del mondo, ormai, non si fida più delle assicurazioni di Washington.
L’incapacità diplomatica di Washington è importante: io, già ai tempi del sabotaggio del North Stream, avvisai che questo sarebbe stato il risultato del comportamento statunitense. Diventa difficile fare diplomazia se tradisci i tuoi più stretti alleati. Nessuno crede più alla tua parola: l’unico strumento che ti rimane è il “bastone” ma senza l’ausilio della “carota” non si va lontani. Gli unici che ti ascoltano sono quelli che puoi minacciare: ma devi dimostrarti sempre forte e capace di usare con successo la forza. E anche qui gli USA a guida Biden stanno fallendo: con la fuga dall’Afghanistan, con la guerra in Ucraina e nell’incapacità perfino di fermare gli Houti in Yemen (che non sembravano una grande potenza militare).

A proposito di Ucraina sarei curioso di scoprire cosa stanno raccontando i media italiani al riguardo: da quel che ho capito io gli ucraini non sembrano più in grado di mantenere il fronte e, dove la Russia attacca, l’Ucraina si ritira.
Addirittura ho sentito una “mia” fonte che ipotizzava che l’Ucraina potesse crollare prima delle elezioni americane (mia teoria ipotizzata già a inizio 2024) passate le quali, indipendentemente da chi vinca, gli USA staccheranno la spina a questa operazione fallimentare (e da un annetto ormai fallita). Intendiamoci: questo non significa che Kiev sarà costretta alla resa prima delle elezioni di inizio novembre, né che essa sia probabile: significa però che è una possibilità reale.

Una parola sulla censura già che ci sono.
Mi sembra di aver già scritto che il potere nell’Occidente è sempre più preoccupato che i media tradizionali, con cui ormai da molti decenni plasmava l’opinione pubblica, sono creduti sempre di meno. Nel panico la risposta sembra essere aumentare la censura contro l’informazione non tradizionale: ma in verità questo equivale a gettare la maschera, ad ammettere che le libertà occidentali sono disponibili solo fino a quando non causano problemi al potere. In caso contrario si limita la libertà, di espressione in questo caso ma in generale anche di altri tipi, con scuse speciose.
Io penso che questo comportamento indebolisca il potere invece di rafforzarlo: ma quando abbiamo al comando personaggi dalle capacità ridotte come capitan Babbeo o la Baronessa Tedesca la scelta sbagliata, miope e stupida diviene la più probabile.
Questo probabilmente l’avevo già scritto ma recentemente ho sentito evidenziare un ulteriore fattore: la vera paura del potere in occidente è quella di non riuscire più a proiettare massicciamente e significativamente la propria forza militare all’estero come successe, per esempio, con la prima guerra del Golfo.
Il punto è che per reclutare soldati e mandarli a combattere chissà dove, contro avversari forti e quindi con una discreta possibilità di rimetterci la pelle, bisogna essere in grado di convincere totalmente l’opinione pubblica della bontà e giustizia di tale guerra.
Ciò successe con la prima e seconda guerra mondiale ma adesso non sarebbe più possibile perché l’opposizione alla guerra, anche se minoritaria, sarebbe molto forte già in partenza: sarebbe come iniziare una guerra con il morale basso e disincantato che si sviluppa dopo tre o quattro anni di una guerra che non si riesce a vincere.

Ricordo poi che, soprattutto nella democratica Europa, il potere ha sempre avuto paura a mettere in mano il fucile alla popolazione perché c’è sempre il rischio che lo punti nella direzione non voluta: i poveracci spareranno contro gli altri poveracci con un’uniforme diversa o verso coloro che ridono alle loro spalle e si arricchiscono con la guerra?

Questa è ora la vera paura dei cialtroni che guidano l’Occidente: non avere più il controllo completo della mente della popolazione che, proprio per questo, non potrà essere manipolata come in passato.

Ecco è questo che va capito e su cui si dovrebbe ragionare: io stesso in passato, in momenti di sconforto, mi sono lamentato di quante poche siano le persone che capiscono come funziona il mondo; mi accorgo infatti che siamo una minoranza nella minoranza di chi si accorge che qualcosa non va senza riuscire a capirne le ragioni.
Quando è che la gente comune apre gli occhi e considera realmente un problema? Quando ci sbatte il muso contro: quando cioè il problema, prima astratto e remoto che riguardava solo gli “altri”, ti tocca da vicino.
Quando il signor Rossi inizia a sospettare che il vaccino mRNA, venduto come super sicuro, possa invece avere degli affetti collaterali? Probabilmente quando un famigliare, magari sano e giovane, subisce gravi effetti collaterali o peggio dopo essersi vaccinato. Analogamente si iniziano a nutrire dubbi sulla guerra “giusta” quando i morti rientrano a casa: allora ci si chiede veramente se hanno combattuto per degli ideali validi.
Questo processo è di solito lungo ma se c’è già una minoranza significativa pronta a denunciare la narrativa ufficiale ecco che la comprensione si accelererebbe notevolmente.

A riprova che siamo guidati da babbei sembra comunque che, incapace di resistere agli “interessi” (economici) in gioco, si stia comunque andando verso la guerra. Almeno gli USA con gli alleati europei che, per quanto stupidi e inetti, hanno capito (spero!) dalla guerra in Ucraina che Washington non ha a cuore l’interesse dell’Europa e, anzi, la sacrificherebbe volentieri anche solo per un piccolo vantaggio immediato.

Sembra ormai probabile che gli USA si faranno coinvolgere nell’unica guerra che non avevano intenzione di combattere: quella contro l’Iran. Per evitarla sarebbe bastato che capitan Babbeo, una volta avviato il genocidio dei palestinesi (che era un chiarissimo indicatore della bussola morale della guerra), avesse tagliato le armi a Israele: in un paio di mesi al massimo si sarebbe arrivati al cessate il fuoco. Ma le lobbi hanno avuto facilmente la meglio: repubblicani e democratici sono identici nella loro sudditanza agli interessi di Israele. Indipendentemente dagli interessi dei loro elettori, indipendentemente da qualsiasi morale umana.

E una guerra in Medio Oriente, con le sue ripercussioni come minimo sul prezzo dell’energia (dato che i babbei che ci guidano ci hanno privato dell’energia a basso costo russa), faranno sbattere il muso a tanti contro la realtà.
Vedremo come allora il potere cercherà di mantenere il controllo: io prevedo il pungo duro piuttosto che l’ammissione della propria stupidità, cioè di star completamente sbagliando le scelte politiche da almeno una decina di anni a questa parte. Repressione dura del dissenso invece: senza rendersi conto che così confermeranno proprio ciò che invece avrebbero voluto negare, l’illusione di democrazia e libertà occidentale.

martedì 15 ottobre 2024

Aggiornamento Epitome

Finalmente ho iniziato a lavorare alla nuova versione 1.13.1 dell’Epitome. L’idea, come precedentemente stabilito, era quello di limitarmi a una rilettura e quindi correzione generale.
Odio rileggere tutto ma è un lavoro che ormai da tempo rimandavo mentre invece è necessario e utile. È necessario perché aggiungendovi via via vari pezzetti qua e là, l’opera tende a perdere omogeneità: rileggendo posso smussare gli angoli più evidenti che balzano all’occhio. Ma è anche utile perché mi aiuta a rinforzare il mio orientamento nell’opera e, per esempio, a capire se l’esposizione è chiara o se necessita aggiornamenti: spesso in questa fase mi vengono nuove idee per riempire vuoti che precedentemente non ritenevo tali o che ho solo recentemente approfondito.

Ho iniziato il lavoro a casa e, ovviamente mi trovavo benissimo, adesso sono di nuovo in città ma fortunatamente riesco a lavorare decentemente anche qui: il poter stare con le finestre chiuse, non patire il caldo e con le zanzare più rintontite mi aiuta a dormire: non dorme bene ma almeno decentemente.

Al momento sono più o meno a metà del capitolo 5 e idealmente mi piacerebbe correggere un capitolo al giorno anche se non sempre ci riesco soprattutto se devo fare molte correzioni.
In genere le modifiche sono: frasi rese più chiare e comprensibili, correzioni di piccoli refusi, piccole aggiunte e (più raramente) piccole rimozioni (nell’incertezza preferisco tenere una nota inutile che toglierne una che potrebbe aiutare il lettore a capire meglio). Il rapporto fra note tolte e note aggiunte sarà, non so, a occhio 1 a 4.
Nel capitolo 2 ho comunque fatto un paio di correzioni importanti: delle frasi in cui usavo una parola per un’altra ottenendo frasi di senso opposto a quelle che avevo in mente. Uno di questi casi era proprio all’apertura del secondo capitolo e probabilmente presente dalla prima versione pubblicata dell’opera: alla faccia delle mie N precedenti riletture generali! Poi, intendiamoci, leggendo attentamente si capiva come stavano le cose ma le frasi sbagliate di certo non aiutavano la comprensione di quello che è forse il capitolo più astratto in assoluto.

Come spiegato rileggendo mi vengono molte idee per nuove aggiunte: per esempio ho pensato di aggiungere un nuovo sottocapitolo al capitolo 2 che dia gli elementi minimi sui protomiti per permettere il prosieguo della lettura senza entrare nei dettagli del capitolo ma saltando direttamente al terzo. Io credo potrebbe aiutare a rendere la lettura più accessibile…

Soprattutto però mi è venuta l’idea di aggiungere un nuovo sottocapitolo nel terzo capitolo che raccolga del materiale che ho sparso fra il terzo e il quarto. Oltretutto è roba molto basilare e importante, su cui costruisco altra teoria, e aggiungere il nuovo sottocapitolo dovrebbe rendere più chiaro e accessibile anche il resto dell’opera.
Per questo motivo, proprio perché non è una vera aggiunta ma un rendere il materiale esistente più accessibile e chiaro, ho deciso oggi di aggiungerlo già in questa versione mentre, per esempio, anche se semplicissimo da scrivere, rimanderò alla successiva revisione l’aggiunta del nuovo sottocapitolo nel capitolo 2 perché sarebbe comunque materiale nuovo (anche se, in effetti, anche qui si potrebbe giustificare spiegando che è di chiarimento e che rendo il testo più accessibile: l’obiettivo di questa revisione… Uhm… ci penserò).

Ah! ho risolto un baco che avevo introdotto con una modifica al programma che associa epigrafi ai vari sottocapitoli: cioè in realtà non l’ho risolto ma ho semplicemente annullato la modifica. Il punto è che capire che l’errore stava nelle aggiunte era difficilissimo dato che non c’entrano niente. Non avete idea di quanto tempo ho perso facendomi aiutare da chatGPT a trovare l’errore.
Anche adesso che in teoria so quale codice provoca l’errore non riesco a trovarlo: questo mi ha fatto capire quanto chatGPT sia “stupido” quando si tratta di risolvere problemi nuovi anche per lui.
In pratica in maniera casuale ma dopo un quarto d’ora di esecuzione il codice (rendendo quindi il “debacamento” particolarmente lungo e complesso) deve entrare in un ciclo infinito che porta in un paio di minuti all’esaurimento della memoria. Detto questo sembrerebbe facile individuare il problema ma in realtà il codice nuovo, che evidentemente crea il problema, non dovrebbe averci niente a che fare…
Un mistero che non credo che risolverò…
Vabbè questo c’entrava poco con la nuova versione dell’Epitome che, comunque, conterrà molte nuove epigrafi (che introduco in maniera asincrona rispetto alle modifiche di contenuto dell’Epitome). Se ho voglia/tempo potrei anche aggiungerne di nuove con le novità lette nell’ultimo mese o giù di lì: può darsi che si rifletterebbero 1 o 2 nuove epigrafi nell’Epitome...

48. Zozzapanna morde la mela

Nuova puntata di Strabuccinator & C.!

La precedente si era chiusa con la dottoressa Ruth von Krausslofter Raden molto fiera di sé perché aveva escogitato un piano i cui dettagli erano rimasti ignoti. Sappiamo solo che l’idea di fondo è quella di sancire in qualche modo la proprietà di Strabuccinator sul suo “Easter egg”, ovvero Zozzapanna.
Ma il vero problema principale che la dottoressa deve risolvere è quello di risvegliare l’ardore di Strabuccinator; contemporaneamente, dovrebbe ormai essere chiaro a tutti, non disdegnerebbe vendicarsi di Zozzapanna verso la quale ha sviluppato una sana rivalità femminile.
Sempre nella precedente puntata la dottoressa Lily aveva convinto Strabuccino/Strabuccinator che Zozzapanna era pericolosa e che doveva essere addestrata. Zozzapanna era stata equiparata a un animale domestico, una via di mezzo fra un cane e un gatto, e l’ingenuo Strabuccino vi aveva creduto: dopotutto crede di essere in un gioco e Zozzapanna ha orecchie e codino da conigliola!

La puntata attuale ha un inizio “filosofico” in cui la dottoressa convincerà Strabuccinator sia della necessità di “addestrare” Zozzapanna e che, per giunta, la ragazza è d’accordo a sottoporsi al procedimento. Senza anticipare niente posso dire che, alcuni indizi, suggeriscono che l’addestramento sarà piuttosto duro e intenso.
In realtà in questa puntata non succede niente di cruento: soprattutto vi è la dottoressa che manipola con i suoi discorsi Strabuccino. Personalmente trovo questa parte molto divertente. C’è anche un riferimento alla serie “Cobra Kai” che non so se tutti afferreranno. Volendo vi si può trovare anche del sociale nei riferimenti al corso di “Immoralità 1” cui fa cenno la dottoressa.
Il fattore FE è basso: tutti i discorsi della Saltenberger, benché divertenti, attenuano la tensione erotica. Diciamo 2 su 10...

sabato 12 ottobre 2024

Censura 11

Sarò breve perché sono stato inaspettatamente richiamato in città e devo decidermi a prepararmi e partire…

La censura dilaga da tutte le parti. Come da tempo avevo previsto (vedi Epitome) con varie scuse speciose, in primis la lotta alle bufale, si colpiscono i canali di informazione alternativa (per esempio dal ghiribizzo “Correndo sull’orlo del boccale”: YouTube sta boicottando progressivamente la controinformazione). Perfino questo ghiribizzo che nessuno legge è stato colpito (v. Censurato su Blogger e successivi).

Chiaramente il mandante della censura è politico: non è il privato che di sua iniziativa stabilisce delle linee guida su cosa sia o non sia possibile pubblicare come i più ingenui forse ancora credono. Al privato interessa solo il profitto mentre alla politica non interessa tutelare la popolazione più debole ma, al contrario, fuorviarla.

La riprova ce la dà la “costola” di YouTube dedicata ai bambini: YouTube Kids

I bambini non votano e alla politica quindi non interessano: in questa situazione di indifferenza politica i siti che forniscono contenuti per bambini possono concentrarsi sul massimizzare i propri profitti.
Questo è quanto fa YouTube Kids: non si censura ciò che porta profitto perfino se si tratta di materiale a sfondo sessuale destinato a bambini anche giovanissimi.
Ovviamente non mi credete: beh, nemmeno io mi crederei ma provate a guardare questo video ripreso e commentato da Asmongold: Kids Content Is INSANE

In pratica se avessi fatto generare a un’IA dei brevi video sulle puntate del mio romanzo su Strabuccinator le avrei potute pubblicare tranquillamente su YouTube Kids!!
Ripeto, guardate il video di Asmongold se (giustamente) non mi credete…

Ecco: la politica “protegge” i cittadini dalle bufale (da cui nessuno ha bisogno di essere protetto) mentre i bambini, che effettivamente andrebbero tutelati, sono abbandonati alla cupidigia del profitto ed esposti a contenuti osceni e squallidi (da Strabuccinator insomma).

Di positivo in questa corsa alla censura vi è che anche la gente comune inizia a rendersi conto che i media ufficiali non sono affidabili: il potere ricorre alla censura perché non riesce più a proiettare con l’usuale efficacia la propria narrativa ma proprio questa strategia dimostra alla popolazione che si vuole nascondere la verità, non combattere il falso.
Ormai solo i più ingenui chiamano la censura “lotta alle bufale”: alla fine se qualcosa è marrone, puzza e galleggia in un vaso WC allora si capisce che è me### anche se i media ci raccontano che è un sottomarino di cioccolata.

Pochi giorni fa Orban (Marco Poli è sul pezzo e proprio ora ha pubblicato Il discorso di Viktor Orban al Parlamento Europeo, versione italiana #1) ha denunciato la vera essenza della UE chiamandola “dittatura benevola (nella migliore delle ipotesi)”.

Aggiornamento (14/10/2024): Non sono più sicuro dell'esattezza della frase di Orban sopra riportata!
Io mi basavo su un video in ungherese sottotitolato in inglese ma non ne ho trovato traccia nel verbale del sito del Parlamento Europeo né sulla pagina Twitter di Orban.
Mi vengono quindi in mente due possibilità:
1. Orban ha effettivamente pronunciato tali parole ma il video si riferiva a un suo intervento in altra data.
2. I sottotitoli sono stati aggiunti a casaccio dato che lui parla in ungherese e nessuno ha segnalato l'errore (in genere Twitter scopre facilmente questo tipo di falsificazioni).
Considerando che il suo intervento terminava con un applauso convinto del parlamento sospetto l'ipotesi 2: comunque, per curiosità, continuerò a monitorare la situazione per saperne di più...
...
Ho riguardato meglio il video in questione: la frase che attribuivo a Orban è in realtà una sintesi, abbastanza forzata, del suo intervento: non è che dice espressamente quelle parole.

Per molti questa visione di Orban è ancora prematura: anche se le persone sanno che bisogna fidarsi sempre meno dei media comunque si è talmente diffamato il personaggio che qualsiasi cosa dica e/o faccia rimane sospetta. Eppure ha ragione e col tempo, temo, anche i più fessi ingenui lo capiranno.