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mercoledì 18 dicembre 2019

Sardine e tonni

Un collegamento trovato su FB: Le Sardine, ultimo prodotto dell’incultura di massa di Corrado Ocone su CentroMachiavelli.com

Che dire? Mi sembrano concetti abbastanza condivisibili…
Riguardo la buona fede delle sardine farei però un distinguo fra gli organizzatori e la massa: sulla buona fede della seconda non ho dubbi, su quella degli organizzatori invece sì. Ho la sensazione che già dall’inizio avessero l’intento di sfruttare politicamente a vantaggio del PD l’eventuale consenso (*1) ricevuto nelle piazze. Sul riferimento a Gramsci sono d’accordo.

Comunque la parola chiave è “incoltura di massa” ovvero la cultura formata dalla televisione e dalle reti sociali. Intendiamoci: caratteristica di gran parte della società italiana: a sinistra e a destra.

Nota (*1): consenso che credo andato oltre le loro aspettative: è una misura di quante persone, pur odiando a torto o a ragione Salvini, non si riconoscano nella sinistra tradizionale targata PD.

The Witcher - 21/12/2019
The Witcher è un gioco per il calcolatore (ce ne sono almeno tre diverse incarnazioni) che conosco ma che non mi appassiona (bella l’ambientazione ma troppo d’azione per i miei gusti e, soprattutto, riflessi)…
Invece in questi giorni mi sono letteralmente “bevuto” la serie televisiva su Netflix: davvero piacevole, begli effetti speciali e con personaggi ben definiti. Interessante e intelligente, anche la scelta di seguire due storie distanziate nel tempo che solo sul finale si congiungono. Così riescono a dare profondità ai personaggi ma senza annoiare.

Quantità - 21/12/2019
Buffo: lo scorso mese avevo un sacco di idee e ho scritto pezzi con una frequenza che da anni non avevo, adesso invece sono improvvisamente in una fase di stanca…
Ieri avevo scritto anche un pezzo su una vecchia idea sul denaro ma non ho avuto voglia di finirlo: mi sembra senza senso, troppo astratto…

In realtà, come in tutto ciò che faccio, sono molto umorale: lo scorso mese, forse perché stavo finendo la nuova versione dell’Epitome, ero pieno di energia ed entusiasmo. Adesso sono nella fase di rimbalzo: la mia fatica è stata accolta, se possibile, con maggior disinteresse del solito: non mi pare che abbia raccolto nemmeno un “mi piace” su FB dove, come sempre, l’avevo annunciata.

Ma ho deciso che, se non ho voglia di scrivere, non lo farò: semplicemente non avrebbe senso...

Troppa fiducia? - 22/12/2019
Riflessione breve che ho in mente da settimane ma che mi dimentico sempre di scrivere!

Mi chiedevo quanto abbia influito sull’evoluzione dell’UE la diversa mentalità con cui si sono approcciate a essa le popolazione del nord e del sud Europa.
Nel nord, e in particolare in Olanda e Germania, c’era la paura di venire sfruttate come bancomat; al sud invece c’era una fiducia ingenua e totale: sicuramente quello che sarebbe venuto dall’UE non avrebbe potuto essere peggio del presente.
Questo ha poi portato, in fase di gestione politica comune, a una maggiore attenzione alle proprie esigenze le nazioni del nord e a un catastrofico disinteresse quelle del sud.
Col tempo ci hanno preso gusto: del resto “l’UE sbilanciata” funzionava e parecchi stati del sud, l’Italia in primis, si facevano fregare sistematicamente a tutto vantaggio di quelle del nord. E così l’ingiustizia è divenuta prassi e normalità.
In altre parole i politici del nord Europa, al contrario di quelli del sud, hanno sempre anteposto gli interessi della propria nazione a quelli dell’UE: e il risultato si vede.
Ora che, almeno in Italia (ma anche altrove), vi è un partito che vorrebbe lavorare in Europa come da sempre hanno fatto Germania & C., ecco che viene tacciato di “sovranismo” (*1)...

Nota (*1): vabbè, anche di razzismo, nazismo, fascismo e altri -ismi con cui, in mancanza di elementi concreti, si cerca in Italia di combattere l’avversario politico.

Dimenticavo... - 22/12/2019
… ho finito “Scritti politici 1” di Gramsci: l’ho trovato molto interessante anche se il fanatismo che traspare fa paura…
Essendo poi diviso in articoli la sua qualità è variabile: soprattutto quelli che parlano della cronaca politica del tempo sono superati e difficili da seguire, altri invece restano validi e interessanti.
Forse leggerò anche gli altri due volumi ma non a breve: l’idea di Gramsci me la sono già fatta e credo sia giusto dare la priorità ad altri argomenti.

Stamani ho in realtà già iniziato il “Manifesto del partito comunista” di Marx ed Engels: ho letto la premessa all’edizione italiana (pubblicata, mi pare, circa 40 dopo l’originale). Niente di che: si citano le insurrezioni del 1848 e Dante...

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